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Chirurgia bariatrica: cos'è, criteri di accesso e approcci chirurgici

Le opzioni terapeutiche per la cura dell'obesità sono diverse, ma la chirurgia bariatrica è sicuramente tra le più efficaci: conosciuta anche come la "chirurgia dell'obesità" permette di ridurre il peso corporeo e di apportare un sostanziale cambiamento nello stile di vita e nello stato di salute del paziente. 

Di cosa si tratta esattamente? Chi può sottoporsi a questo tipo di interventi? Quali sono gli approcci chirurgici più utilizzati?

Continua a leggere per scoprirlo.

 

Chirurgia bariatrica: che cos’è e di cosa si occupa

La chirurgia bariatrica opera all’interno dell’Unità Operativa di Chirurgia Generale e si occupa del trattamento dell’obesità grave e delle sue comorbilità: rappresenta al momento attuale la terapia di maggiore efficacia, comprendendo tutte quelle operazioni chirurgiche che mirano alla riduzione del peso e alla gestione delle malattie correlate.

Chirurgia Bariatrica e obesità grave

Spesso difficile da trattare, l'obesità è una condizione cronica e in costante crescita: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), è il 50% degli adulti e il 30% dei bambini e adolescenti in sovrappeso e obesità a livello globale. Non migliorano i dati relativi all’Italia, che registra un peggioramento a seguito alla pandemia: sono 18 milioni gli Italiani adulti in sovrappeso e 5 milioni quelli obesi, ovvero 1 persona su 10.

In risposta a queste crescenti sfide sanitarie, la Chirurgia Bariatrica rappresenta un'opzione terapeutica valida, in particolare per quei pazienti che soffrono di gravi problemi di salute, aggravati dall'eccesso ponderale.

 

I criteri di accesso alla chirurgia bariatrica: per chi è indicato l’intervento?

Chi può sottoporsi ad un intervento di chirurgia bariatrica? Ecco i principali criteri da considerare per l’idoneità:

  • Presenza di una grave obesità: per definire la classe di obesità si utilizza l’indice di massa corporea (BMI). Questo indice deve essere superiore a 40, oppure in caso di patologie connesse tra 35 e 40.

  • Non sussistono altre problematiche a livello medico e/o psicologico, al di fuori delle comorbilità legate all’obesità.

  • Il soggetto non riesce a mantenere un livello salutare di peso, anche se ha già seguito soluzioni non chirurgiche, ed è motivato a migliorare le proprie condizioni di fisiche.

    Ciò significa che per essere idoneo all’operazione chirurgica il paziente deve avere nella propria storia clinica almeno un fallimento di un corretto trattamento medico, come ad esempio un mancato o insufficiente calo ponderale.

Tassello essenziale prima di optare per la chirurgia è quindi avviare la prevenzione, che nel migliore dei casi prevede interventi terapeutici mirati: è per questo che l’Ospedale Sacra Famiglia di Erba ha attivato un percorso per la cura del sovrappeso e dell’obesità che comprende esami ematici, consulti medico-chirurgici e consulenza dietistica.

 

Interventi chirurgici restrittivi, malassorbitivi e misti: una classificazione

Esiste un’ampia gamma di tecniche d’intervento che condividono un obiettivo comune: la perdita di peso e il suo mantenimento nel lungo periodo.

Ecco una classificazione delle operazioni in chirurgia bariatrica:

  1. Interventi restrittivi, che riducono il volume dello stomaco, causando di conseguenza un precoce senso di sazietà. Fanno parte di questo primo gruppo il bendaggio gastrico e la sleeve gastrectomy o anche gastrectomia.
  2. Interventi malassorbitivi che limitano l’assorbimento di calorie. In questa categoria rientra: diversione biliopancreatica e il by-pass digiuno-ileale.
  3. Interventi misti che combinano i due approcci.

Sono due gli approcci chirurgici principalmente applicati: laparotomia e laparoscopia. In cosa si differenziano?

1. Approccio laparotomico

Questo comprende tutte le operazioni che prevendono un’incisione lungo tutta la parte addominale.

2. Approccio laparoscopico

La laparoscopia è invece una tecnica chirurgica mininvasiva che permette di esaminare e agire su organi e tessuti tramite delle piccole incisioni.

Ad oggi, l’approccio più utilizzato è il secondo: la laparoscopia, unita a una gestione del periodo preoperatorio moderna ed efficace, consente al paziente di beneficiare di una ripresa più veloce, una breve degenza in ospedale e una riduzione del dolore post-operatorio. È bene ricordare che la scelta dipende da diversi fattori, tra cui la storia clinica e le condizioni del paziente.

 

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Guida pratica per il percorso bariatrico

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