In presenza di una coxartrosi grave è la terapia chirurgica ad offrire una soluzione definitiva, capace di eliminare la sintomatologia dolorosa e restituire autonomia e benessere al paziente.
Essere consapevoli delle diverse fasi che compongono il decorso post-operatorio permette di gestire con serenità i momenti successivi all’operazione chirurgica.
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L’intervento di artroprotesi d’anca prevede un decorso post-operatorio che si compone di diverse fasi, necessarie per assicurare la completa guarigione del paziente e il ritorno ad una normale routine quotidiana.
Al contrario di quanto si potrebbe pensare il ricovero ospedaliero non è lungo: il tempo di degenza è infatti intorno ai 3 o 5 giorni. È il dolore post-operatorio ad intimorire di più i pazienti: si tratta tuttavia di un disturbo del tutto normale, in particolare dopo un intervento chirurgico significativo, come la sostituzione dell’anca.
Il dolore è solitamente avvertito nell’immediato post-operatorio e nei giorni di degenza successivi: anche se variabile e relativo alla soggettività del paziente, la durata dei disturbi si esaurisce nel breve periodo. In generale, la presenza di dolore nell’area dell’anca operata viene gestita dalla somministrazione di farmaci antalgici o dall’uso di anestesia locale.
Dopo l’operazione di artroprotesi d’anca, inizia il decorso post-operatorio, che può essere suddiviso in diverse tappe. Vediamole insieme:
Terminato l’intervento ed assistito dal personale infermieristico, il paziente è sottoposto ad una fase di monitoraggio e successivamente riportato in reparto. In questa fase viene utilizzato un distanziatore tra le gambe, fondamentale per mantenere la posizione eretta dell’articolazione, ed un bendaggio compressivo per prevenire un possibile rischio di ematoma.
È fondamentale che il paziente inizi a muoversi precocemente: è infatti possibile camminare, con il supporto delle stampelle, il giorno stesso dell’intervento o quello immediatamente successivo. È il movimento a ridurre il dolore all’articolazione e a minimizzare possibili conseguenze secondarie date dall’operazione chirurgica.
Con il supporto di un fisioterapista, si inizia già dal primo giorno il programma di riabilitazione. Rimettere in piedi il paziente, rieducarlo alla deambulazione, eseguire esercizi per recuperare l’articolarità: sono questi i principali passi che vengono svolti in questa fase iniziale di decorso post-operatorio.
Il secondo giorno post-operatorio la terapia medica viene proseguita e nelle fasi successive viene lentamente ridotta la terapia antalgica, secondo gli specifici bisogni del paziente, ed eseguita la medicazione, quando necessario.
Essenziale per recuperare a pieno la mobilità articolare è la riabilitazione, che comincia già durante la degenza e procede anche dopo la dimissione dall’ospedale. Il percorso riabilitativo, che comprende una serie di esercizi fisioterapici, è fondamentale per assicurare il successo dell’operazione di artroprotesi.
La costanza e l’impegno del paziente nel seguire la riabilitazione e le indicazioni del fisioterapista e del medico ortopedico sono elementi chiave per la sua completa guarigione e per un ritorno alla normalità e all’autonomia.
I controlli periodici rappresentano un altro aspetto fondamentale, in quanto determinanti per valutare la buona riuscita dell’intervento di artroprotesi d’anca e l’eventuale proroga del programma riabilitativo. Il primo controllo viene effettuato dopo un mese dell’intervento: il chirurgo ortopedico esaminerà clinicamente l’anca, valutando l’articolarità ed il tono muscolare.
Viene, inoltre, eseguita una radiografia dell’articolazione, che permetterà di verificare se la protesi è posizionata e fissata correttamente. Il secondo controllo è svolto dopo un anno esatto dal primo e successivamente eseguiti dopo 5 anni per constatare il grado di usura della protesi d’anca.
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