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Paolo Favari è il Direttore del Presidio Ospedaliero Riabilitativo Beata Vergine della Consolata

27 ottobre 2022

Favari_FBFIl Dottor Paolo Favari da ottobre ha assunto il ruolo di Direttore del Presidio Ospedaliero Riabilitativo Beata Vergine Della Consolata. Qual è il suo background professionale e quali sono i Progetti previsti per il futuro

Leggi l'intervista per saperne di più sulla Struttura.

 

 

Il percorso professionale: dalle iniziative passate al nuovo incarico

Il Direttore Favari opera da anni nel settore sanitario, arricchendo la propria carriera professionale di diverse esperienze. Quali sono stati gli ambiti principali in cui si è specializzato?

"Sono ormai oltre venti anni che mi occupo di gestione di strutture sanitarie, socio-sanitarie e assistenziali. Posso dire di essere una persona molto fortunata, ho avuto molte opportunità professionali e ho sempre cercato di coglierle con entusiasmo. Tutto ciò mi ha permesso di costruire una professionalità completa in continua crescita acquisendo costantemente esperienza e competenza" racconta il Dottor Favari. 

Iniziare un nuovo percorso lavorativo rappresenta sempre sfida da accogliere. Cosa aspettarsi allora dal ruolo Direttivo della Struttura?

"Sembrerà strano ma mi aspetto di accrescere ancora la mia professionalità ed acquisire ulteriore completezza; io credo davvero che si debba sempre imparare, quindi affronto ogni giornata con la fame di vivere nuove esperienze".

"Mi sento bene: la maggior parte della mia formazione professionale si è svolta all’interno di Opere Religiose. Coniugare la gestione con il carisma e quindi lavorare oltre che per obiettivi industriali anche per soddisfare i bisogni di chi è in difficoltà aggiunge valore alla mia voglia di lavorare oltre a farmi sentire a casa" spiega il Direttore.

Le progettualità future: collaborazione e assistenza integrale alla Persona

Il Presidio Ospedaliero Riabilitativo Beata Vergine Della Consolata è composto da un team di Professionisti che cooperano per garantire Cura e Ospitalità ai propri Ospiti. Condivisione e collaborazione sono quindi due valori chiave dell'agire quotidiano. Cosa ne pensa il nuovo Direttore?

"Ho in mente alcune idee progettuali, sempre volte al rispondere ai bisogni degli Ammalati e dei poveri, ma prima di renderle pubbliche attendo di conoscere i Colleghi, i Collaboratori, verificarne la fattibilità e oltre ai vantaggi economici anche l’aderenza al Carismaracconta il Direttore.

"Posso dire con certezza che ogni Progetto e ogni idea per mantenere alla Struttura l’attuale livello di eccellenza, sarà sempre frutto di ampia condivisione con i Collaboratori e con la Comunità dei Religiosi al fine di dare vita ad iniziative efficaci, efficienti e carismatiche", aggiunge. 

Ma come realizzare l'assistenza integrale alla Persona nei processi di assistenza ospedaliera e di riabilitazione?

"Non ci dobbiamo inventare nulla. San Giovanni di Dio, nel 1550, era già alla testa dei tempi e lo è tutt’ora. Ci invita a «fare bene il bene che possiamo fare» e soprattutto ci chiede di farlo Sempre, ci sprona a non perderci.

Ecco solo seguire questo insegnamento fa di noi degli Operatori sanitari di altissima qualità. Spesso, presi da una burocrazia che ci fa anche da alibi, ci dimentichiamo della nostra identità e rischiamo di abbassare un po’ troppo l’asticella appiattendoci a svolgere un’assistenza ordinaria: noi non siamo ordinari, siamo di più" conclude il Direttore.

 

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