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Obesità grave: come si misura, cause, rischi e cura

Definita dall'OMS una delle principali emergenze sanitarie al mondo, l'obesità è una malattia complessa, con cause molto diverse e non legate solo dalla semplice combinazione di dieta scorretta e inattività fisica.

Malattie cardiovascolari, diabete mellito di tipo 2 e malattie respiratorie croniche: questi sono alcuni dei rischi derivati da questa condizione, che merita maggiore attenzione e consapevolezza. 

Come si diagnostica l'obesità? Quali sono i principali sintomi e complicanze? Quali invece gli approcci di cura?

Continua a leggere per scoprirlo. 

 

 

Obesità: cos’è, incidenza in Italia e sintomi

Accumulo eccessivo di grasso corporeo è ciò che caratterizza l’obesità, una condizione causata da diversi fattori – genetici, alimentari, metabolici e molti altri – e sempre più in aumento a livello globale. Le conseguenze dell’obesità possono con il tempo essere molto gravi e avere un impatto importante sullo stato di benessere e salute della persona.

In Italia oltre un milione di persone soffre di obesità grave, con una prevalenza maggiore per il sesso maschile: il quadro risulta peggiore nel Sud dove il valore si attesta al 12,4%, superiore rispetto alle altre regioni italiane. Altrettanto preoccupante è l’incremento dell’obesità infantile, per cui nel nostro Paese si registrano i tassi più alti rispetto all’intero territorio europeo.

Quali sono i sintomi dell’obesità, soprattutto se definita “grave”? Il peso eccessivo inficia sulla quotidianità e può comportare:

  • respirazione affannata
  • disturbi del sonno
  • sudorazione eccessiva
  • dolori alle ossa, tra cui schiena, anche e ginocchia
  • difficoltà nei movimenti.

In che cosa l’obesità è diversa dal sovrappeso? La differenza sta nella misurazione del “Body Mass Index” (BMI), anche conosciuto come “Indice di Massa Corporea” (IMC): nella condizione di sovrappeso questo valore è uguale o superiore a 25 fino a 29,99, nell’obesità è invece uguale o superiore a 30.

Vediamo insieme come si misura il peso corporeo nel paragrafo successivo. 



Obesità, come si misura e come si diagnostica

Nella maggior parte dei casi l’obesità è dovuta ad un disequilibrio: una combinazione tra uno stile di vita scorretto, inattività fisica e un regime alimentare non sano, ricco di grassi insaturi, zuccheri e cibi poco nutrienti.

Obesità grave, misurazione
Come si procede ad una diagnosi e quali livelli di obesità esistono?
Un parametro importante che viene utilizzato per diagnosticare l’obesità è l’Indice di Massa Corporea (IMC). La misurazione di questo indicatore consente di avere dei valori di riferimento:

  • Sottopeso: l’IMC è inferiore a 18,5
  • Normopeso: l’IMC è tra 18,5 e 24,9
  • Sovrappeso: l’IMC è tra 25 e 29,9
  • Obesità lieve: l’IMC è tra 30 e 34,9
  • Obesità moderata: l’IMC è tra 35 e 39,9
  • Obesità grave: l’IMC è superiore a 40

L’Indice di Massa Corporea non è l’unico elemento che viene tenuto in considerazione nella diagnosi: si tratta di un dato incompleto. È bene ricordare infatti che l’IMC non fa distinzione tra massa grassa e massa magra e non tiene conto di sesso, etnia ed età: tutti elementi chiave per determinare una condizione di obesità.

È essenziale valutare la storia clinica e lo stato psico-fisico del paziente, la circonferenza addominale, la composizione corporea. Per questo è fondamentale rivolgersi ad uno specialista – dietologo, dietista, nutrizionista – e sostenere anche un colloquio psicologico, così da approfondire il rapporto della persona con l’alimentazione e la presenza o meno di disturbi alimentari.

 

Cause e fattori dell’obesità

Sedentarietà e alimentazione ipercalorica sono generalmente le principali cause di obesità. Non sono però da escludere altri fattori, spesso correlati tra loro, che possono portare ad un aumento eccessivo del peso corporeo. Scopriamo insieme i più frequenti:

1. Fattori genetici

La genetica può influire sull’eccesso di grasso corporeo: chi ha una predisposizione all’obesità tende a produrre in numero minore particolari proteine e ormoni – tra cui la leptina che regola il senso di sazietà – comportando una riduzione il metabolismo e influenzando l’accumulo del peso.

2. Fattori ambientali

Il contesto socioeconomico ha un impatto indiscusso sull’insorgenza dell’obesità attraverso la diffusione di regimi alimentari scorretti – fortemente basati sul consumo di grassi, di cibi preconfezionati e di zuccheri raffinati – e su stili di vita sedentari.

3. Disfunzioni ormonali

Seppure in numero minore, anche i fattori endocrini possono portare ad un consistente aumento di peso: ma cosa sono con esattezza? Le obesità endocrine sono dovute a particolari malattie del sistema ormonale, come ad esempio l’ipertiroidismo e la sindrome di Cushing.

4. Uso di farmaci

L’obesità può essere dovuta all’assunzione di particolari farmaci, come quelli usati per trattare alterazioni dell’umore e altre malattie psichiatriche.



Le complicanze dell’obesità: le principali malattie

L’obesità non è da sottovalutare: sono molti i problemi di salute causati da questa condizione che può comportare malattie anche di grave entità. L’obesità riduce notevolmente l’aspettativa di vita, aumentando quindi il tasso di mortalità.

Ecco un elenco delle principali complicanze dell’obesità:

Diabete di tipo 2

È una malattia cronica caratterizzata da un eccesso dei livelli di glicemia e una ridotta sensibilità all’insulina da parte del fegato e/o una insufficiente produzione di questo ormone da parte del pancreas. Uno dei più importanti fattori di rischio nell’insorgenza di questa patologia è non a caso uno stile di vita sedentario e un’alimentazione scorretta.

Se vuoi sapere di più sul diabete, leggi “Diabete e Ospedale Sacra Famiglia: linee guida e percorsi di cura”.

Malattie cardiache e ipertensione

L’obesità influisce in modo importante sulla salute del cuore, che tende ad affaticarsi a causa della maggiore quantità di tessuti e del restringimento dei vasi sanguigni.

Si è così più predisposti a sviluppare cardiopatie, tra cui attacco cardiaco, aritmia grave, insufficienza cardiaca, angina pectoris e ischemie, e ipertensione, condizione in cui la pressione arteriosa a riposo risulta in modo costante più alta rispetto agli standard normali.

Aumento dei trigliceridi e colesterolo

La dislipidemia è caratterizzata da livelli di trigliceridi e colesterolo maggiori alla norma: il sintomo principale è la predisposizione a sviluppare placche aterosclerotiche, a causa del grande quantitativo di lipidi che possono depositarsi sulle pareti arteriose.

Sindrome delle apnee ostruttive del sonno

Dovute a patologie respiratorie, queste sindromi comportano ripetuti episodi di completa o parziale ostruzione delle vie aeree superiori durante il sonno: ciò è generalmente legato a una riduzione della saturazione di ossigeno nel sangue o all’eccesso di grasso, che contribuisce a impedire il corretto funzionamento dei muscoli della faringe durante il sonno, impedendo la respirazione.

Tumori

Gli ormoni, che agevolano lo sviluppo dei tessuti nelle persone obese, possono allo stesso tempo favorire l’insorgenza di neoplasie. I principali associati all’aumento di peso sono: tumore alla mammella, tumore ai reni e alla cistifellea, tumore al fegato, tumore al colon e al retto, tumore all'endometrio.



La terapia dell’obesità: come si cura

Curare l’obesità spesso si traduce in una semplice perdita di peso, ma non è sufficiente. È importante per cambiare il proprio stile di vita e ottenere così un calo ponderale consultare uno specialista e iniziare un percorso consapevole: l’obiettivo deve essere non solo perdere il grasso in eccesso, ma mantenere nel corso del tempo uno stato di salute e benessere.

Obesità grave e alimentazione sana

Ma quali sono gli approcci per prevenire o trattare l’obesità? Vediamo insieme:

  • consumare alimenti ricchi di fibre e poveri di grassi, seguendo un regime alimentare sano;
  • svolgere attività fisica quotidianamente;
  • uso di farmaci;
  • riabilitazione multidisciplinare dell’obesità, grazie al supporto di un’équipe multi-specialistica per ricostruire corrette abitudini alimentari, recuperare la mobilità articolare, migliorare il sistema cardiocircolatorio e respiratorio. Questo approccio terapeutico è usato in particolare per chi è affetto da obesità grave o presenta serie patologie correlate;
  • rivolgersi alla Chirurgia Bariatrica, che vanta negli ultimi anni tecniche sempre più evolute. Quest’opzione è proposta a pazienti che non hanno ottenuto una risposta in termini di riduzione di peso con i trattamenti medici.

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