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Quattro container, un anno di lavoro condiviso.

Scritto da Uta Onlus | 12 settembre 2025

Un anno di collaborazione che migliora la vita delle persone

Nel 2025 l’Ospedale Saint Jean de Dieu di Tanguiéta ha vissuto un anno di trasformazione concreta.
Una trasformazione fatta di gesti semplici e potenti: letti che ritrovano stabilità, reparti che riacquistano dignità, personale sanitario che può lavorare in condizioni più sicure.

Tutto questo è stato possibile grazie al sostegno dell’associazione Uniti per Tanguieta e Afagnan (UTA), dei volontari, delle parrocchie, delle aziende e dei tanti donatori che hanno reso possibile l’invio di quattro container di materiale medico e arredi ospedalieri tra gennaio e ottobre.

Un’azione che non parla di emergenza, ma di presa in carico responsabile, di costruzione, di futuro.

 

Perché questi container erano fondamentali

Da anni l’ospedale affrontava un’urgenza silenziosa: oltre il 50% dei letti era ormai usurato, alcuni risalenti a più di trent’anni fa.
Non semplici “attrezzature”: sono strumenti che determinano il comfort dei pazienti, la sicurezza delle cure, il lavoro quotidiano delle équipe.

UTA, con una campagna di raccolta mirata, ha risposto a questa necessità con una generosità concreta: non promesse, ma soluzioni.

Cosa è arrivato a Tanguiéta

(Quattro container – gennaio / ottobre 2025)

  • 151 letti ospedalieri meccanici a doppia articolazione
  • 124 materassi impermeabilizzati
  • 20 comodini
  • Materiale per il laboratorio di fitoterapia: flaconi, contenitori, capsule, oli essenziali
  • Strumentazione chirurgica dentale e ortopedica
  • Guanti, carrelli, tavoli per medicazione
  • Abbigliamento per bambini e adulti

Ogni oggetto è diventato un tassello di cura. Una storia nuova da raccontare.

 

Come sono stati distribuiti i letti nei reparti

L’arrivo dei materiali ha permesso di rinnovare 9 servizi ospedalieri, migliorando la qualità dell’accoglienza:

  • Chirurgia generale: 36 letti e 25 materassi installati + 11 letti e 8 materassi in attesa
  • Medicina generale: 36 letti e 20 materassi
  • Pediatria: 10 letti e 10 materassi
  • Chirurgia pediatrica: 27 letti e 27 materassi
  • Ginecologia–ostetricia: 2 letti e 15 materassi
  • Sala Marsupio terapia (SMK): 6 letti e 6 materassi
  • Campement (ambulatoriale): 18 letti e 8 materassi
  • Postulato: 5 letti e 5 materassi

Un lavoro logistico complesso, portato avanti con cura dal personale locale e dai Fratelli dell’Ospedale.

 

Cosa resta da completare

Per sostituire l’intero parco letti obsoleti servirebbero ancora:

  • Circa 50 letti aggiuntivi, con relativi materassi
  • Comodini per tutte le camere
  • Almeno 500 lenzuola, per garantire una copertura adeguata ad ogni letto dell’ospedale

Sono obiettivi realistici, che UTA si impegna a raggiungere insieme ai suoi sostenitori.

Un aiuto anche alla medicina integrativa

Il primo container ha rafforzato il laboratorio di fitoterapia, dove vengono sviluppati trattamenti basati su piante locali.
Un approccio che unisce tradizione e medicina moderna, rispettando il contesto e ampliando le possibilità di cura per le persone più vulnerabili.

Un impatto che si vede, si tocca, si vive

Questi invii si inseriscono nel più ampio progetto di rinnovamento supportato dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI).
Il risultato? Migliori condizioni per i pazienti, maggiore sicurezza per gli operatori, un ospedale più efficiente e accogliente.

Le immagini dello scarico, del montaggio, dei reparti rinnovati raccontano la stessa emozione:
la cura è un lavoro collettivo.

Ogni letto installato è un ponte tra Italia e Benin.
Ogni materasso aperto è una promessa di accoglienza.
Ogni donazione è una scelta di fraternità.

🙏🏼 Grazie a chi rende possibile tutto questo

UTA desidera ringraziare:

❤️ I volontari
💜 I donatori privati
💛 Le parrocchie

💚 Le aziende partner
💙 I trasportatori

🤗 Tutti coloro che hanno creduto nella missione

Grazie a voi, oggi Tanguiéta è un luogo in cui la cura può essere più dignitosa, più sicura, più umana.

 

UTA sostiene Tanguiéta perché crede in questo: unire, non dividere

Sostenere l’ospedale significa sostenere una visione:
quella di un luogo dove cristiani e musulmani lavorano insieme, ogni giorno, per restituire dignità e salute a chi ha meno di tutti.

Se vuoi essere parte di questa storia — reale, concreta, necessaria — puoi farlo anche tu.

👉 Vuoi contribuire anche tu?
Basta un gesto: ogni donazione si trasforma in uno strumento di cura.