Dietro la pandemia esiste un’emergenza sommersa, di cui parlano in pochi ma che travolge tanti: il Coronavirus ha avuto un impatto senza precedenti sulla nostra società, in tutte le sue dimensioni ed ambiti, anche quello spirituale.
È la storia di Angelo, che in questo momento complesso avuto la fermezza e lucidità di chiedere un supporto, tramite i consulti spirituali attivati dal nostro Progetto Ricominciare, che mira a dare un sostegno professionale e umano a chi ha riscoperto con la pandemia nuove fragilità e debolezze.
Continua a leggere.
In questo ultimo anno, segnato dall'emergenza da Covid-19, sono stati numerosi i fattori che hanno generato in tutti noi, senza esclusione, sentimenti di angoscia, turbamento e forte stress. Anche se queste emozioni “negative” nei confronti di contesti di crisi e improvvise situazioni di totale lockdown sono alquanto comuni, il bilancio della pandemia sembra avere degli effetti ancora più profondi e significativi.
Ad essere intaccata non è solo la sfera psicologica, ma anche quella spirituale: dubbi, paure e incertezze hanno colpito le nostre sicurezze più profonde, lasciando molti di noi in una situazione di smarrimento e confusione.
Noi, in quanto Famiglia Religiosa e Ospedaliera, non potevamo che rispondere a questo crescente bisogno di assistenza e cura, in tutte le sue dimensioni: la nostra speranza sta da sempre nella persona umana e nella sua capacità di superare questa tempesta. Fondamentale in questo processo di accompagnamento spirituale, umano e pastorale è il Centro Pastorale Provinciale del nostro Ente: il contributo della Pastorale è stato essenziale non solo in questo particolare momento storico, ma soprattutto per l'erogazione dei consulti spirituali del nostro progetto di assistenza.
Il Progetto Ricominciare, che offre infatti consulti spirituali e psicologici a chi è nel bisogno, ha proprio questo obiettivo: ripartire dallo sviluppo integrale dell’Uomo, affinché possa ritrovare assieme alla salute nuovi cammini di gioia, di sapienza, di amore.
Ecco la testimonianza di Angelo, che essendo un cattolico impegnato conosceva già da tempo la Provincia Lombardo Veneta Fatebenefratelli, con cui poi è entrato in contatto personalmente per richiedere un supporto spirituale e umano.
Il Covid mi ha colto nel momento in cui avevo iniziato le mie attività di volontariato, che ho sospeso solo nei momenti di massime restrizioni e di lockdown. Per il resto, ho affrontato con calma questa complessa situazione. Quello che più mi è mancato è stata la possibilità di vedere mia figlia, che lavorando lontano dalla famiglia non ho potuto incontrare per un anno intero.
Ho sofferto principalmente l'isolamento di mia figlia: è stato proprio questo il momento più arduo da affrontare, ovvero capire e sapere che per lei le limitazioni e le ristrettezze dettate dalla pandemia erano pesanti da sopportare. Non potevamo sostenerla appieno via telefono e percepivamo con chiarezza tutta la sua difficoltà.
Superato il momento di massima chiusura, la situazione più difficile è stata alla ripresa delle attività. In più, mia figlia ha ripreso il lavoro solo parzialmente e questa condizione mi ha messo particolarmente turbato: mi ritrovavo del tutto impotente verso le difficolta di mia figlia, peraltro lontana dagli affetti familiari.
Ricordo che durante la pandemia, era stato condiviso su LinkedIn un post che parlava del Progetto Ricominciare: ho subito pensato che fosse un'iniziativa assistenziale più che appropriata, sia per la situazione generale che ciascuno stava vivendo sia per la mia personale esperienza. In quel momento un confronto spirituale mi sembrava utile.
Ed ho subito capito che avevo fatto bene: la figura con cui ho avuto un colloquio iniziale ed uno di verifica successiva è stata di vero aiuto e supporto. La mia volontà iniziale, per cui avevo richiesto un consulto spirituale, era quella di affrontare a 360° questa situazione di emergenza e così è stato, trovando un interlocutore capace e preparato.
Occorre essere onesti con se stessi e capire quando chiedere aiuto. E per me quella situazione è stata davvero pesante, perché avevo superato con tranquillità e fermezza la mia condizione, ma non riuscivo a gestire allo stesso modo il disagio di mia figlia lontana.
Ho imparato che di fronte ad eventi che non possiamo controllare, e specialmente se coinvolgono i nostri cari e se siamo in difficoltà, occorre guardarci intorno perché talvolta è possibile affrontare questi momenti facendoci aiutare e chiedendo supporto.
Se hai bisogno di aiuto e desideri avere il supporto di uno specialista, richiedi subito un consulto spirituale cliccando il bottone in basso.