Ci sono storie che nascono dal dolore, ma fioriscono nella speranza. Quella di Elisa, una giovane donna di Afagnan, in Togo, è una di queste.
Dopo aver subito una violenza, Elisa ha scelto di tenere il bambino.
Un gesto di forza e amore immenso, in un contesto dove ogni scelta pesa doppio.
Quando il piccolo è nato, pesava appena 900 grammi.
Tutti temevano per la sua vita. Ma in quel momento fragile, è arrivata Angela Sosa Gonzalez, un’infermiera dal cuore grande, insieme all’équipe di Neonatologia dell’ospedale “St. Jean de Dieu”.
Con la marsupio-terapia, una tecnica semplice ma straordinaria, hanno trasformato il contatto pelle a pelle in una cura capace di salvare una vita.
Angela non ha mai smesso di accompagnare Elisa, anche a distanza, aiutandola a non sentirsi sola.
Oggi il bambino cresce sano, sorride, gattona, scopre il mondo.
E Elisa ha un sogno: diventare sarta. Vuole costruire un futuro dignitoso per sé e per suo figlio.
Grazie al sostegno di UTA Onlus, riceverà un contributo per frequentare un corso di sartoria e raggiungere l’autonomia economica. Una rinascita che profuma di coraggio e di futuro.
Ma Elisa non deve restare un’eccezione.
Ogni giorno, ad Afagnan, ci sono madri e bambini che non ce la fanno, perché mancano strutture, strumenti e assistenza specializzata.