Leggi la nostra rassegna stampa, risultato dell'attività di comunicazione della Provincia Lombardo Veneta
AVVENIRE
Nonostante tutti gli orrori e le malvagità che gli esseri umani sono capaci di compiere, il mondo continua a non sprofondare perché ogni giorno c’è chi, con lieta passione e invincibile tenacia, vive secondo la logica della generazione e mette al mondo felicità per altri.
CUORE AMICO
Fra Fiorenzo fa parte dell'Ordine Ospedaliero San Giovanni di Dio - Fatebenefratelli e da oltre 30 dirige l'ospedale di Tanguiéta, nel Benin, fondato nel 1970 nel nord del Paese. Ha ricevuto il Premio Cuore Amico nel 2004 per la sua attività missionaria come medico al servizio dei più poveri e disagiati, curando in situazioni difficilissime malattie da noi scomparse da tempo.
AGENSIR
Sui giornali lo chiamano “il missionario in camice bianco”, il “frate-chirurgo” o anche “l’uomo dalle mani d’oro” per la sua abilità nelle operazioni chirurgiche: è padre Fiorenzo Priuli, missionario dei Fatebenefratelli e medico chirurgo, epatologo, internista, che da 50 anni opera in Benin e Togo. Nel pomeriggio, alle 16, a Roma (Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani – via della Dogana Vecchia, 29), sarà insignito del Premio Franco Cuomo 2019.
CEINEWS
Tra i vincitori del premio Franco Cuomo 2019 c’è un missionario, fra Fiorenzo Priuli, originario della Valcamonica, impegnato da anni tra i poveri e i malati in Africa. Medico chirurgo e religioso dei Fatebenefratelli, fra Fiorenzo si è dedicato anche a formare gli operatori sanitari locali.
LA PROVINCIA
Un ospedale nel povero Benin. Un altro ad Afagnan nel Togo. Eppure nella sperduta Africa si sperimentano e si realizzano progetti che poi vengono ripresi dall’Organizzazione mondiale della Sanità e diffusi negli altri ospedali delle zone povere del mondo.
LA VOCE DEL POPOLO
In ascolto del medico missionario dei Fatebenefratelli, il bresciano Fra Fiorenzo Priuli, 47 anni di Africa, luminare stimato nel mondo medico, insignito della Legion D’onore a Lomé nel 2002 e del premio Cuore Amico a Brescia nel 2004, attualmente Direttore dell’Ospedale “St. Jean de Dieu” di Tanguiéta (Benin).
LA CITTÀ
Cosa significa avere l'«Africa nel cuore, sempre»? Significa sapersi mettere in gioco, in ogni momento della vita, per accogliere. Un termine che potrebbe sembrare desueto. No lo è. La conferma nel tardo pomeriggio di ieri, in un gremito salone Vanvitelliano di palazzo Loggia, per la presentazione del libro che racconta vent'anni dell'Associazione UTA, Uniti per Tanguiéta e Afagnan, i due ospedali dei Fatebenefratelli in Benin e in Togo, con testi di fra Luca Beato e foto di Matteo Battia.
AVVENIRE
Basta il nome: frère Florent. E tutti sanno cosa significa. Tutti in una vasta regione che copre il Benin e il vicino Togo, che passa dal Burkina Faso per arrivare in Niger e dal Mali arriva sino alla Nigeria. Frère Florent - al secolo fra Fiorenzo Priuli, medico missionario dei Fatebenefratelli - lo conoscono davvero tutti.
FAMIGLIA CRISTIANA
"È la solitudine la malattia più terribile. Quella fisica si affronta e magari si supera, la solitudine invece è insuperabile senza l'altro". Don Luigi Corciulo, 41 anni, ex cappellano siciliano, ha accompagnato molti sofferenti in questi anni.
GIORNALE DI BRESCIA
In mezzo secolo i letti sono passati da ottanta a cinquecento. Ma non bastano, perché l'ospedale nella foresta africana cura non solo i malati che vivono nella zona sanitaria di riferimento - circa 200mila abitanti di tre grossi comuni del Benin - ma anche i pazienti che giungono da Burkina, Togo, Mali, Nigeria e persino dalla Costa d'Avorio.
CUORE AMICO
Emergenza tifo: una nuova crisi ha investito l'ospedale di Tanguiéta, in Benin, diretto da fra Fiorenzo Priuli, medico e chirurgo, missionario seguace di San Giovanni di Dio, in Africa da 49 anni. Dopo aver efficacemente curato i casi di meningite e morbillo ( quest'anno su 150 casi di bambini ammalati non ci è stato alcun decesso, ma negli anni '70 i morti furono 5mila in un bacino di 120mila abitanti), ora è la recrudescenza del tifo a richiedere tutto l'impegno e le risorse possibili.
CORRIERE DELLA SERA
Per tutti è Florent. E per tutti si intende una vasta popolazione a cavallo tra Benin, Togo, Burkina Faso, Niger e Nigeria. Florent significa per migliaia di persone cure e vita. Anche se lui si schernisce, con la semplicità e la dolcezza di chi fa cose grandi, sentendosi piccolo: "L'uomo è fatto per la vita e la salute, per la gioia e la felicità".
FAMIGLIA CRISTIANA
"Quand'ero un bambino la mia vocazione era di diventare meccanico-carrozziere. Guardavo affascinato un vecchio camion, sopravvissuto alla guerra. Pensavo che quella sarebbe stata la mia prima opera di restauro". Bresciano, 64 anni, fratel Fiorenzo Pruili dei Fatebenefratelli quel sogno infantile se lo ricorda ancora oggi, dopo quarant'anni di Africa.
IL GIORNALE
C'è un Italiano di cui il nostro Paese dovrebbe essere orgoglioso e che invece non conosce. Si chiama Fiorenzo, fratel Fiorenzo, e vive a Tanguiéta, nel nord del Benin, a 650 chilometri dalla costa. Africa profonda, Africa poverissima: un posto dove un occidentale mai si sognerebbe di andare a vivere.
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