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Brain Awareness Week

Brain Awareness Week

I seminari e le attività sperimentali
dell'IRCCS Istituto Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli

Seminari

In questa sezione i ricercatori di diverse Unità Operative dell'IRCCS Centro San Giovanni di Dio presentano dei brevi seminari sulle patologie psichiatriche e dementigene, oggetto dei loro studi.

Gli argomenti spaziano dal disturbo borderline di personalità agli effetti della depressione materna, dai metodi diagnostici più avanzati nell'ambito delle demenze alle attuali possibilità di trattamento.

Alterazioni delle vescicole extracellulari e del sistema del complemento nella demenza frontotemporale sporadica e familiare

DI DOTT.SSE SONIA BELLINI E CLAUDIA SARACENO

La demenza frontotemporale è tra le più comuni forme di demenza pre-senile. Un recente studio finanziato dal Ministero della Salute ci ha permesso di indagare i meccanismi molecolari sottesi alla demenza frontotemporale sia di tipo genetico, caratterizzata dalla progressiva perdita di progranulina e di C9orf72, che di tipo sporadico, consentendoci di identificare un alterato meccanismo di comunicazione intercellulare mediato dalle vescicole extracellulari comune ad entrambe le forme di demenza, e per la prima volta di identificare un’alterazione del sistema del complemento nelle vescicole stesse dei pazienti affetti.

Approccio multimodale nel trattamento dell’afasia primaria progressiva

DI UO NEUROPSICOLOGIA

Un recente studio finanziato dal Ministero della Salute permette di valutare il possibile uso terapeutico della stimolazione transcranica elettrica (tDCS) abbinata a riabilitazione individualizzata del linguaggio in pazienti affetti dalla forma agrammatica dell’afasia primaria progressiva (avPPA).

Teleriabilitazione cognitiva e stimolazione cerebrale non invasiva

DI UO NEUROPSICOLOGIA

La comunità scientifica ha riconosciuto l’importanza degli interventi cognitivi volti a preservare l’autonomia, l’indipendenza e la qualità della vita delle persone anziane. Gli interventi proposti possono prevedere l’applicazione di tecniche di stimolazione cerebrale non invasiva e la somministrazione, anche a distanza, di programmi di potenziamento cognitivo.

Stimolazione cognitiva e mindfulness

DI DOTT.SSA SAMANTHA GALLUZZI

Nel panorama degli interventi non-farmacologici mirati a stimolare la funzione cognitiva e, possibilmente, rallentare il declino cognitivo nell’anziano, gli interventi basati sulla mindfulness stanno dimostrando risultati promettenti. In questo video verranno presentati i fondamenti degli interventi basati sulla mindfulness, gli effetti sulla funzione cognitiva e sui sistemi biologici legati allo stress, nonché le possibili applicazioni cliniche.

Che stress!

DI DOTT.SSA ANNAMARIA CATTANEO

L’intervento sarà finalizzato a spiegare l’effetto dello stress (positivo e negativo) sul nostro corpo e cervello, e come il nostro cervello può subire alterazioni morfologiche e funzionali a lungo termine.

Riserva cognitiva, riserva cerebrale e malattia di Alzheimer

DI DOTT. MATTEO DE MATOLA

La riserva cognitiva è l’insieme delle esperienze e delle abilità che modulano le manifestazioni cliniche delle cerebrolesioni acquisite: un fattore protettivo nei confronti del decadimento cognitivo e della perdita di indipendenza. Il senso comune riconosce l’importanza del “tenersi attivi” per prevenire il decadimento cognitivo, ma è poco noto che la riserva cognitiva è un costrutto scientificamente definito, misurabile, i cui determinanti sono in gran parte noti.

 

Fattori di rischio e interventi non farmacologici per la prevenzione della demenza

DI DOTT.SSA SAMANTHA GALLUZZI

La demenza è caratterizzata dalla perdita progressiva delle capacità cognitive e funzionali e non esiste un trattamento che ne rallenti o interrompa l'inesorabile decorso. Risulta, così, di fondamentale importanza concentrarsi sugli interventi che è possibile mettere in atto a livello preventivo, prima che si sviluppino i sintomi. Il 40% dei casi di demenza si può prevenire intervenendo sui fattori di rischio legati allo stile di vita. In questa presentazione viene illustrato come è possibile intervenire su questi fattori, per ridurre il rischio di sviluppare demenza.

 

Impiego dei campi magnetici nella riabilitazione dei disturbi psichiatrici e neurologici: verso un approccio individualizzato

DI DOTT.SSA DEBORA BRIGNANI

La stimolazione magnetica transcranica (TMS) è una metodica non invasiva che può essere utilizzata con finalità terapeutiche. Si ritiene che la sua applicazione ripetuta nel tempo possa rinforzare i processi di recupero spontanei del cervello, facendo leva sui meccanismi di plasticità corticale. Tuttavia la sua efficacia è variabile tra gli individui trattati: per questo è importante studiare cosa succede nel cervello prima e dopo il trattamento, sia per personalizzare l’intervento riabilitativo e adattarlo alle caratteristiche individuali, sia per identificare indici predittivi di efficacia.

Tecniche di neuroimmagine per lo studio della demenza di Alzheimer

DI DOTT.SSA MICHELA PIEVANI
La malattia di Alzheimer è una condizione neurodegenerativa, caratterizzata da deficit cognitivi e dalla compromissione delle attività quotidiane. Le tecniche di neuroimmagine permettono di studiare dal vivo le alterazioni subite dal cervello a causa della malattia. Questo video presenta le principali metodiche radiologiche e di medicina nucleare utilizzate in ambito clinico e di ricerca.

Teleriabilitazione cognitiva e stimolazione cerebrale non invasiva

DI DOTT.SSA MARIA COTELLI
La comunità scientifica ha riconosciuto l’importanza degli interventi cognitivi volti a preservare l’autonomia, l’indipendenza e la qualità della vita delle persone anziane. Gli interventi proposti possono prevedere l’applicazione di tecniche di stimolazione cerebrale non invasiva e la somministrazione, anche a distanza, di programmi di potenziamento cognitivo.

L’Intelligenza Artificiale per identificare i sottotipi di demenza di Alzheimer

DI DOTT. ALBERTO REDOLFI
L’Intelligenza Artificiale (AI) è tra le venti tecnologie emergenti della quarta rivoluzione industriale ed è destinata a trasformare la sanità nei prossimi anni. Il nostro obiettivo è identificare precocemente i segnali del declino cognitivo per una diagnosi precisa sulle demenze e suoi sottotipi, sfruttando differenti approcci AI. Tutto ciò è oggi possibile impiegando grandi quantità di biomarcatori di malattia (test clinici, neuropsicologici, MRI/PET ecc.) per consentire un’accurata stratificazione della popolazione a rischio e per identificare trattamenti farmacologici e non farmacologici idonei per soggetti prodromici o con declino soggettivo di memoria.

Disturbo Borderline di Personalità: miti e fatti

DI DOTT.SSA ROBERTA ROSSI
Il tema di questa presentazione è il Disturbo Borderline di Personalità, in particolare verranno discussi alcuni aspetti legati alla sua diagnosi e al suo trattamento. Infatti, pur essendo una delle emergenze nell’ambito della psichiatria attuale, ancora oggi esistono dei paradossi legati a questo disturbo che lo rendono spesso diagnosticato tardivamente e trattato non conformemente a quanto indicato dalle Linee Guida internazionali. Verranno inoltre presentate le principale iniziative cliniche e di ricerca attive presso l’IRCCS Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli di Brescia.

Alterazioni del neurosviluppo e del comportamento in bambini esposti a depressione nella mamma durante la gravidanza

DI DOTT.SSA ANNAMARIA CATTANEO
Il periodo prenatale, secondo quella che è l'ipotesi del "programming fetale", rappresenta un momento di massima vulnerabilità per lo sviluppo del cervello del nascituro: si è visto che l'esposizione ad eventi avversi, come la depressione nella mamma, in questo periodo sono associate ad alterazioni nel neurosviluppo del bambino. Ad esempio, sono state osservate alterazioni in aree cerebrali deputate alla regolazione delle emozioni o in aree coinvolte nelle funzioni cognitive. Inoltre, sia in mamme depresse durante la gravidanza e nei loro bambini sono state riportate alterazioni nel sistema di risposta allo stress, suggerendo che tale processo biologico possa essere coinvolto nella trasmissione di vulnerabilità dalla mamma al bambino. È importante dunque agire prontamente durante la gravidanza per alleviare la sintomatologia depressiva della donna, non solo per migliorare il suo stato di salute mentale, ma anche quello in un futuro del suo bambino.

Attività sperimentali

Quattro filmati per aprire una finestra sulle attività che si svolgono all'IRCCS Fatebenefratelli di Brescia: il Laboratorio di Neurofisiologia vi mostra come avviene la raccolta dati nelle ricerche neurofisiologiche volte a sviluppare nuovi marcatori diagnostici e nuovi trattamenti non farmacologici nell’ambito delle demenze.

Come registrare le risposte fisiologiche del cervello alla stimolazione magnetica

DI DOTT. GIACOMO BERTAZZOLI

Il Dott. Giacomo Bertazzoli mostrerà una tecnica neurofisiologica altamente avanzata che permette di misurare la capacità del cervello di rispondere agli stimoli, e che combina la stimolazione magnetica transcranica con l’elettroencefalogramma (TMS-EEG). Tale tecnica, sebbene sia ancora sperimentale, fornisce indicatori sensibili su come avviene la comunicazione tra aree cerebrali e può essere utilizzata per studiare le alterazioni del funzionamento cerebrale nelle demenze.

La valutazione delle funzioni cognitive nell’adulto

DI DOTT.SSA CHIARA BAGATTINI
In questo video vogliamo mostrarvi una delle attività che vengono svolte presso il Laboratorio di Neurofisiologia del Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli: le valutazioni neuropsicologiche. La Dott.ssa Chiara Bagattini spiegherà in cosa consiste e in quali casi si rende necessaria una valutazione neuropsicologica, fornendovi una breve panoramica dei diversi ambiti di applicazione. Infine, vi mostreremo come effettivamente avviene la somministrazione di alcuni test neuropsicologici.

I trattamenti con stimolazione magnetica transcranica (TMS)

DI DOTT. GIACOMO GUIDALI

Il Dott. Giacomo Guidali illustrerà come avviene una seduta di trattamento di stimolazione magnetica transcranica (TMS) ripetitiva nel Laboratorio di Neurofisiologia.

La TMS ripetitiva è una tecnica di stimolazione cerebrale non-invasiva e indolore già utilizzata per il trattamento della depressione maggiore e sotto studio come potenziale trattamento non farmacologico dell’Alzheimer.

Stimolazione magnetica transcranica (TMS) della corteccia motoria

DI DOTT. GUIDO BARCHIESI

Il Dott. Guido Barchiesi descriverà l’utilizzo della stimolazione magnetica transcranica come strumento per misurare lo stato di attivazione della corteccia cerebrale. Quando viene stimolata l’area della corteccia che controlla il movimento, è possibile produrre una breve contrazione di un gruppo di fibre muscolari, tipicamente nella mano, che viene registrata tramite elettrodi di superficie. Il segnale corrispondente a questa contrazione si chiama "potenziale evocato motorio". Le caratteristiche di questo potenziale vengono utilizzate sia in ambito clinico per misurare lo stato del sistema motorio, sia nell'ambito della ricerca neuroscientifica.

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