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Alzheimer e depressione: quali correlazioni?

Alzheimer e depressione hanno spesso un esordio con sintomi simili che riguardano la mancata memoria, la diffusa apatia, l'isolamento e la difficoltà a prendere decisioni. Vi è infatti una comorbilità tra le malattie di Alzheimer e la depressione, o più in generale le demenze.

In questo articolo parleremo di:

- La depressione come campanello d'allarme per l'Alzheimer
- Alzheimer e depressione, alcuni consigli utili per affrontarle

Essere un caregiver è un compito molto difficile, che richiede tempo ed energia. Il nostro Ordine Ospedaliero è al tuo fianco e al fianco di chi soffre di Alzheimer e depressione per offrire tutto l'aiuto necessario al fine di garantire un'assistenza integrale alla persona.

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Guida all'Alzheimer

 

 La depressione come campanello d'allarme per l'Alzheimer 

Alzheimer e depressioni sono accomunate per essere entrambe delle malattie psichiatriche comuni nelle persone anziane, le quali causano problemi alla memoria e problemi cognitivi. Come riportato dall'Associazione svizzera sull'Alzheimer proprio in virtù della similarità di alcuni sintomi è difficile in fase di insorgenza distinguere quale patologia sia.

Secondo diversi studi riportati anche da Rivista Psichiatria, nell'articolo dedicato dal titolo "L’origine della depressione nella malattia di Alzheimer: una revisione della letteratura", la depressione può essere una patologia che influisce in modo indipendente o come amplificatore dei sintomi dell’Alzheimer.

Alcuni studi hanno infatti fatto emergere come i cambiamenti a livello cerebrale correlati a episodi depressivi pregressi, nonché la predisposizione genetica, possano aumentare la possibilità di sviluppare una degenerazione neuronale che causa Alzheimer.

La depressione grave è quindi uno dei sintomi e dei campanelli predittori della possibilità di sviluppare nel tempo una demenza, come quella di Alzheimer.

Allo stesso tempo, circa il 40/50% di chi soffre di demenza tende a sviluppare nel decorso della malattia anche sintomi depressivi. Questi episodi si palesano tendenzialmente nelle fasi iniziali o intermedie della malattia.

Cosa fare dunque per aiutare chi soffre di Alzheimer e depressione? Ne parleremo nel prossimo paragrafo!

Alzheimer e depressione, alcuni consigli utili per affrontarle

Un malato di Alzheimer e depressione necessita con il tempo sempre di maggiore supporto da parte di terze persone. Come può un famigliare essere di aiuto a chi soffre di una patologia psichiatrica? Riportiamo di seguito alcune indicazioni utili.

  • Prestare attenzioni ai segnali e ai cambiamenti. Situazioni che implicano cali di energia, disinteresse per attività che sono sempre state gradite possono essere segnale di depressione nell'anziano con Alzheimer.
  • Adottare un atteggiamento positivo. L'apprezzamento e il rinforzo positivo è utile per supportare emotivamente l'anziano, per questo è fondamentale continuare a mostrare un ascolto attivo anche a fronte di storie già raccontate innumerevoli volte; congratularsi per piccoli traguardi quotidiani e mantenere una vicinanza fisico-emotiva.
  • Organizzare la giornata e la routine quotidiana. Con il decorso della malattia è possibile che l'anziano perda interesse e non ricordi più di svolgere alcune azioni prima tanto automatiche. Per favorire l'umore e le energie è consigliabile programmare delle attività nella mattina, dopo la cura personale. Passeggiate, svolgimento di hobby sono tutte azioni che possono stimolare la persone. Va comunque mantenuta una certa flessibilità per far fronte a eventuali imprevisti.
  • Esercitare la pratica. Le capacità manuali sono da stimolare quotidianamente per mantenere viva la gestualità. Piegare i panni, pulire casa, giocare a giochi da tavolo conosciuti. L'importante è ricordarsi di prediligere la sicurezza: se si lascia libero l'anziano di svolgere alcune attività potenzialmente pericolose, come tagliare le verdure, è essenziale essergli vicino e sorvegliarlo con cura ma senza apprensione.
  • Avere del tempo per sé. La cura di una persona cara è fondamentale, ma è allo stesso tempo necessario che il caregiver riesca ad avere una propria vita personale curando anche la propria salute mentale. Scopri il supporto che il nostro Ordine Ospedaliero destina ai famigliari di chi soffre di Alzheimer e depressione: La ricerca affianco di chi si prende cura: l'evento dell'IRCCS di Brescia.

Il nostro IRCCS Istituto Centro San Giovanni di Dio è in prima linea per cercare delle cure alle malattie psichiatriche e neuro degenerative. Destina il tuo 5x1000 alla nostra ricerca scientifica: insieme cercheremo di dare sollievo a chi ne ha bisogno.

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Ci dedichiamo per missione ai malati e ai bisognosi coniugando l’attenzione al corpo e allo spirito nel rispetto della persona e della sua individualità.
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