Negli ultimi due anni è stato più che mai fondamentale l'aiuto reciproco: sostenersi a vicenda durante le difficoltà, porgere la mano a chi ne ha avuto bisogno, esprimere una parola di conforto verso chi si è sentito scoraggiato. «Fate bene, il Bene che potete fare» così San Giovanni di Dio, Fondatore dell’Ordine Fatebenefratelli e i suoi primi Collaboratori erano soliti accompagnare la loro opera di misericordia.
Ma come fare a contribuire in modo attivo alla chiamata di carità che ogni giorno portiamo avanti nei confronti dei bisognosi? Abbiamo intervistato Manuela Longoni Responsabile delle Relazioni Esterne all'interno del Dipartimento Comunicazione, Marketing e Fundraising dell'Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio Fatebenefratelli, per saperne di più sulle attività di fundraising promosse e su ciò che è stato possibile creare grazie alle donazioni.
Tra i vari progetti promossi negli ultimi due anni, il Progetto Ricominciare è un progetto nato in piena pandemia Covid-19.
«Lavorando in una Struttura Sanitaria abbiamo vissuto da vicino e toccato con mano non solo le difficoltà dei nostri operatori e medici ma anche quelle dei nostri Pazienti psichiatrici.
Abbiamo fortemente sentito la necessità di dare supporto, insieme a loro, anche a tutti coloro che ne avessero avuto bisogno in un momento in cui con la nostra esperienza e le nostre competenze in ambito psichiatrico avrebbero davvero potuto fare la differenza. Così, abbiamo progettato un Servizio di supporto psicologico gratuito, aperto alla popolazione e costruito una campagna di raccolta fondi destinata alla sua realizzazione» spiega Manuela Longoni.
Importante la risposta sia dal punto di vista dei nostri donatori, che hanno accolto con grande partecipazione il nostro invito a sostenere il Progetto, sia dal punto di vista degli utenti che, numerosi, hanno richiesto questo Servizio e usufruito pienamente della possibilità offerta.
Il successivo Progetto promosso dal Poliambulatorio Zero-17 è "l'evoluzione" di Ricominciare.
Progettato esattamente un anno dopo, nasce dall'idea di sostenere principalmente bambini e ragazzi che, complice la pandemia ma non solo, si sono trovati ad affrontare mille difficoltà e nuove sfide.
«Unendo le forze del Centro Sant'Ambrogio di Cernusco Sul Naviglio e dell'Ospedale Sacra Famiglia di Erba abbiamo voluto creare un servizio in grado di accompagnare il bambino dalla nascita fino alle fasi più delicate dello sviluppo, grazie ad un supporto specialistico, che va dall’assistenza sanitaria alla neuropsichiatria infantile.
Consulenze specialistiche nel reparto di Pediatria e nel Pronto Soccorso Pediatrico del nostro Ospedale, interventi sullo sviluppo psicofisico del bambino fin dai primi giorni di vita e la realizzazione di un Poliambulatorio dedicato all'assistenza di bambini, adolescenti e delle loro famiglie sono i punti cardine del Progetto Zero-17» continua Manuela Longoni.
Con l'obiettivo di tutelare il benessere del minore e dei suoi cari abbracciando tutti gli aspetti della cura, dalla sfera psicofisica a quella sociale e famigliare anche questo Progetto ha visto la partecipazione attiva ed entusiasta della popolazione tramite una campagna di raccolta fondi che ne ha permesso l'attivazione.
La Carità nelle azioni di fundraising: come concretizzare il valore dell'Ospitalità
Fare fundraising significa partecipare e dare la possibilità di partecipare. Significa esserci, condividere e aprirsi agli altri.
Da sempre l'Ordine Ospedaliero Fatebenefratelli ha nella propria vision il Carisma dell'apertura verso il mondo al fine di diffondere i valori di Ospitalità.
Ecco perché fare fundraising per la Provincia Lombardo Veneta del nostro Ordine vuol dire coltivare la cultura della Condivisione e ritrovare, ogni giorno, il senso profondo di quell'Ospitalità vera e assoluta tramandata dal nostro Fondatore San Giovanni di Dio.
Donare è un atto d'amore e partecipazione. Nessuno è costretto a farlo, dunque, donare è anche un atto libero. Libertà, amore e partecipazione sono alla base di ogni donazione, di qualsiasi entità e proveniente da qualsiasi donatore.
Ecco perché il valore di una donazione è il donatore stesso, con il suo essere libero, pieno d'amore e di voglia di condividere e partecipare.
«Chi dona si sente più ricco, più utile, più vivo perché quel suo atto, apparentemente semplice, segna in realtà un fil rouge che lo collega all'utente finale, a chi, davvero poi, trova beneficio dalla sua donazione.
Donare è porgere la mano e sentire che, dall'altra parte, qualcuno l'afferra» conclude così Manuela Longoni.
Ci dedichiamo per missione ai malati e ai bisognosi coniugando l’attenzione al corpo e allo spirito nel rispetto della persona e della sua individualità.
Attraverso la promozione delle opere portiamo il Vangelo nel mondo della sofferenza e del dolore affiancando il paziente come professionisti della salute.
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