Secondo l’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM) e l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), il tumore alla mammella è la neoplasia più frequente in Italia. Rappresenta, infatti, il 30,3% di tutti i tumori che colpiscono le donne ed il 14,6% di tutti i tumori diagnosticati in Italia.
La consapevolezza e la prevenzione sono fondamentali nella lotta contro il cancro al seno. Ecco perché è essenziale che le donne siano informate e agiscano in modo proattivo per tutelare la loro salute.
In occasione della Giornata Mondiale contro il cancro al seno, abbiamo avuto il privilegio di intervistare due esperte radiologhe del nostro Ospedale Sacra Famiglia di Erba, la Dott.ssa Pellizzoni e la Dott.ssa Trattenero, al fine di approfondire alcuni aspetti della malattia e promuovere una consapevolezza più ampia in merito alla sua prevenzione.
Il cancro al seno è una patologia caratterizzata dalla crescita incontrollata di cellule anomale all'interno del tessuto mammario. È una delle forme più comuni di cancro nelle donne, ma può colpire anche gli uomini, sebbene in misura molto meno frequente.
Le Dott.ssa Pellizzoni e Trattenero sottolineano l'entità del problema: "Ogni anno in Italia vengono diagnosticati circa 55.500 nuovi casi (55.000 donne e 500 uomini) di tumore del seno. Con questi numeri, la neoplasia si presenta come la più frequente nel genere femminile in tutte le fasce di età. Nonostante questo continuo aumento dell'incidenza di tumore del seno contemporaneamente la mortalità è in riduzione, grazie alla maggiore efficacia della diagnosi precoce e al miglioramento delle terapie."
"Il tumore del seno ha una genesi multifattoriale, ma i principali fattori di rischio che consideriamo sono familiarità (più casi in famiglia) e densità mammaria. Esistono contemporaneamente alcuni tipi di mutazioni genetiche che predispongono al tumore al seno." concludono.
L'obiettivo principale della prevenzione è individuare i tumori in donne asintomatiche, mediante l'utilizzo di strumenti di screening oppure con la mammografia e l’ecografia clinica periodica, perché minori sono le dimensioni migliore è la prognosi. L’autopalpazione regolare può essere utile abbinata ai controlli diagnostici.
Nel caso una donna dovesse riscontrare i seguenti sintomi deve recarsi con urgenza ad eseguire un controllo diagnostico senologico:
La prevenzione con controlli periodici è l’arma più importante per ridurre la mortalità del cancro al seno.
"Ogni donna, dovrebbe cominciare già in giovane età con l’autopalpazione e controlli periodici del seno. È sempre importante abbinare uno stile di vita sano." introducono le dottoresse Pellizzoni e Trattenero.
Si raccomanda di iniziare l'ecografia mammaria sotto i 40 anni, poiché essa risulta particolarmente utile nell'analisi dei seni densi con alta densità ghiandolare. Nel caso di familiarità o ereditarietà del tumore al seno, è essenziale aumentare la frequenza dei controlli, e spetta al medico specialista stabilire l'intervallo e il tipo di esami appropriati.
Dai 40 anni è necessario eseguire periodicamente la mammografia, meglio se integrata dalla tomosintesi mammaria, associata all’ecografia mammaria nei seni più densi.
"Lo screening della regione Lombardia con la sola mammografia è previsto dai 45 ai 74 anni, ma ancora prima di iniziare questo tipo di percorso è importante che tutte le donne si rivolgano a professionisti esperti in senologia per avere una chiara indicazione sul percorso di prevenzione da seguire e sulle tempistiche dello stesso. In base a densità ghiandolare e familiarità verranno fornite indicazioni personalizzate, che saranno ritagliate sul profilo della paziente." aggiungono le esperte.
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