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5 per mille: cos’è, come funziona e come si calcola


9 aprile 2021

Sentiamo spesso parlare del 5 per mille, ma pochi sanno esattamente di cosa si tratta e cosa significa destinarlo ad una giusta causa. Cerchiamo di fare chiarezza sulle principali domande che riguardano il 5 per mille, scoprendo nel dettaglio che cos’è, come funziona e come si calcola.

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5 per mille: che cos’è?

Il 5 per mille, comunemente riportato in forma numerica come “5x1000”, non è altro che una quota dell’imposta IRPEF – conosciuta anche come “imposta sul reddito” – che lo Stato ripartisce tra enti del terzo settore che svolgono attività di interesse sociale.

Istituito in forma sperimentale con la Legge Finanziaria del 2006, il 5 per mille ha riscontrato fin dai suoi esordi un successo inaspettato: sono stati ben 16 milioni i contribuenti italiani ad aderire alla prima edizione, rappresentando così un’indispensabile forma di supporto per gli enti non profit.

Al momento della dichiarazione dei redditi, si può scegliere di devolvere o meno questa quota: il contributo è quindi del tutto spontaneo da parte del cittadino. Destinare il 5 per mille, inoltre, non comporta oneri aggiuntivi, dato che il contribuente che compila la dichiarazione è in ogni caso tenuto a pagare l’IRPEF.

È bene ricordare infatti che questa quota viene trattenuta dallo Stato ugualmente, ma devolvendo consapevolmente il 5 per mille, il cittadino compie una donazione senza alcun costo o aggravio fiscale.

 

La quota dell’imposta IRPEF: come funziona il 5 per mille?

5 per mille: cos'è, come funziona e come si calcola

La procedura per destinare il 5 per mille è legata alla dichiarazione dei redditi o alla Certificazione Unica. In tutti i moduli (730, Unico, CU) è presente una sezione dedicata, intitolata “Scelta per la destinazione del cinque per mille dell’IRPEF”.

In questa sezione bisogna inserire il codice fiscale dell’Ente per il quale si è deciso di devolvere la propria quota e la propria firma. In caso di mancata indicazione della destinazione del proprio 5 per mille, la quota sarà divisa tra gli enti che fanno parte della categoria indicata. Se invece non viene apposta alcuna firma, il contributo rimarrà allo Stato.

È possibile esprimere una sola preferenza: lo spazio per apporre il codice fiscale dell’ente prescelto è unico e le categorie sono tra loro alternative.

 

Come si calcola il 5 per mille?

Il 5 per mille è una somma di denaro calcolata sulla base dell’imposta del reddito: di conseguenza, il valore di questa quota non è altro che lo 0.5% della propria IRPEF. Per calcolare il proprio 5 per mille, basta dividere la quantità della propria imposta del reddito per 1000 e moltiplicare il risultato per 5.

Per sapere invece il valore del 5 per mille assegnato ad ogni ente è possibile consultare gli elenchi pubblicati annualmente dall’Agenzia delle Entrate. Gli elenchi riportano tutti i beneficiari abilitati a ricevere il contributo: oltre che dall’importo proporzionale ripartito dallo Stato in base alle firme dei contribuenti, sono inoltre corredati da importo ottenuto e numero di scelte espresse.

Devolvere il 5 per mille non costa nulla, ma ha un significativo valore per gli enti che lo ricevono: la quota rappresenta una fonte di supporto importante per molte istituzioni che svolgono attività di rilevanza sociale e di ricerca sanitaria e scientifica.

Il 5 per mille è uno strumento di cui il cittadino può fare uso in modo autonomo e consapevole per dare il proprio sostegno a cause rilevanti per se stesso e per l’intera comunità.

 

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