Quando si affronta una diagnosi di Alzheimer o di altre forme di demenza, le sfide possono sembrare insormontabili, sia per il paziente che per i suoi familiari. Tuttavia, un approccio terapeutico integrato e personalizzato può fare la differenza, offrendo una qualità di vita migliore anche nelle fasi più avanzate della malattia.
Abbiamo chiesto a Raffaella Giuglar, Coordinatrice infermieristica del Nucleo Alzheimer del Presidio di San Maurizio Canavese, di portarci dentro a questa realtà, unica nel suo genere in Piemonte, per scoprire come il loro impegno quotidiano stia trasformando la vita dei pazienti e delle loro famiglie.
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Raffaella Giuglar, Coordinatrice infermieristica del Nucleo Alzheimer del Presidio, spiega: “Il nostro centro è l’unico in Piemonte a disporre di 40 posti letto esclusivamente dedicati alla riabilitazione cognitiva e motoria di pazienti con Alzheimer e altre demenze. Inoltre, offriamo 20 posti per lungodegenza geriatrica, spesso utilizzati per pazienti molto anziani con problematiche psicogeriatriche.”
Tra le altre risorse offerte, spiccano:
“Il nostro obiettivo,” continua Giuglar, “è garantire un percorso di cura completo e integrato, che
risponda alle esigenze di ogni paziente e dei suoi familiari, in ogni fase della malattia.”
Trattare una malattia complessa come l’Alzheimer richiede il coinvolgimento di un’intera equipe multidisciplinare. Al Presidio di San Maurizio Canavese, medici geriatri, infermieri, fisioterapisti, logopedisti, psicologi ed educatori lavorano insieme per costruire percorsi personalizzati di cura.
“La nostra tipologia assistenziale, è adeguata a pazienti con demenza avanzata, spesso accompagnata da disturbi comportamentali e comorbilità come scompensi cardiaci, infezioni o fratture. Il controllo di queste problematiche è essenziale per migliorare le condizioni cognitive e consentire il reinserimento del paziente nella famiglia o in una struttura assistenziale adeguata.”
Un altro aspetto fondamentale è la riabilitazione, che combina esercizi cognitivi e motori per preservare le abilità residue dei pazienti e promuovere il loro benessere. “I risultati più evidenti sono il miglioramento del tono dell’umore e una maggiore integrazione sociale. Lavoriamo per ridurre il senso di isolamento, perché la relazione con gli altri ha un potere terapeutico enorme.”
Affrontare la diagnosi di Alzheimer di un familiare è un percorso difficile, spesso segnato da emozioni contrastanti come rabbia, ansia e sensi di colpa. Per questo, il Presidio offre percorsi di sostegno specifici per i caregiver.
“Il familiare,” osserva Giuglar, “spesso non sa come affrontare la malattia o gestire i cambiamenti che essa comporta nella vita quotidiana. Abbiamo creato gruppi di supporto e percorsi di formazione per aiutarli a comprendere la malattia e a trovare strategie efficaci per convivere con essa.”
La fatica emotiva ed economica dei caregiver, però, è evidente. “In molti casi le famiglie sopravvivono grazie all’assegno di accompagnamento del paziente, ma i costi dell’assistenza sono elevati. Questo spesso spinge a scegliere strutture meno costose ma non sempre adeguate, creando un circolo vizioso che porta a un nuovo ricovero ospedaliero.”
Stai accudendo un anziano o un familiare affetto dal morbo di Alzheimer? Di seguito troverai alcuni articoli che potrebbero aiutarti in questa nuova fase della vostra vita:
Uno degli elementi distintivi del modello di cura del Presidio è l’attenzione alla persona, non solo al paziente. “Al di là delle terapie mediche, il nostro compito è migliorare la qualità della vita di ogni paziente. Anche chi ha una diagnosi di Alzheimer può avere momenti di benessere e realizzazione personale. Promuovere una cultura della prevenzione e della relazione è il primo passo per offrire dignità e speranza a queste persone e alle loro famiglie.”
Il lavoro svolto al Presidio Ospedaliero di San Maurizio Canavese è la dimostrazione concreta che migliorare la qualità di vita dei pazienti con Alzheimer e delle loro famiglie è possibile. Grazie a un approccio multidisciplinare, a percorsi riabilitativi personalizzati e a un forte supporto ai caregiver, questa struttura rappresenta un punto di riferimento per l’assistenza alle demenze in Piemonte.
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