Menu

Cucine aperte: l'Ospitalità di Fatebenefratelli e CIRFOOD per un'alimentazione su misura a Solbiate

Con l'avanzare dell'età, il corpo umano subisce una serie di cambiamenti fisiologici che rendono essenziale l'adozione di una dieta specifica per mantenere un buono stato di salute. L'alimentazione nell'anziano non è solo una questione di nutrizione, ma un pilastro fondamentale per il benessere generale, la prevenzione di malattie e il miglioramento della qualità della vita.

In questo contesto, La Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) San Carlo Borromeo di Solbiate con Cagno ha avviato una nuova iniziativa chiamata "Cucine Aperte". Questo progetto, in collaborazione con CIRFOOD, è volto a migliorare l’esperienza culinaria degli ospiti attraverso una serie di incontri mensili in cui si discute del menu e delle pietanze offerte. L'obiettivo è rendere il pasto non solo un momento di nutrizione, ma anche un'occasione di gioia e benessere, rafforzando il senso di comunità e partecipazione.

Continua a leggere per saperne di più.

 

L'alimentazione nell'anziano e l'importanza di una dieta specifica 

Con l'invecchiamento, si verificano cambiamenti significativi nel metabolismo, nella composizione corporea e nelle necessità nutrizionali. La massa muscolare tende a diminuire, mentre aumenta la massa grassa. Questo fenomeno, noto come sarcopenia, può portare a una riduzione della forza e della mobilità, aumentando il rischio di cadute e fratture. Inoltre, il metabolismo basale rallenta, comportando un minor fabbisogno calorico.

Anche l'apparato digerente subisce modifiche: la produzione di saliva diminuisce, la digestione può diventare più lenta e l'assorbimento di nutrienti essenziali, come vitamine e minerali, può essere compromesso. Problemi dentali e la riduzione del senso del gusto e dell'olfatto possono influenzare l'appetito e la capacità di masticare, rendendo difficile il consumo di una dieta equilibrata.

 

Bisogni nutrizionali specifici

Gli anziani necessitano di una dieta ricca di nutrienti, ma con un apporto calorico adeguato per evitare l'eccesso di peso. Ecco alcuni componenti chiave di una dieta ideale per gli anziani:

  • Proteine: essenziali per mantenere la massa muscolare e la funzionalità del sistema immunitario. Le fonti proteiche devono essere facilmente digeribili e a basso contenuto di grassi saturi.

  • Vitamine e minerali: l'apporto di vitamine come la D, B12, e minerali come il calcio è cruciale per prevenire osteoporosi, anemia e altre condizioni legate all'invecchiamento.

  • Fibre: importanti per la salute intestinale, le fibre aiutano a prevenire la stitichezza e promuovono una digestione sana.

  • Idratazione: gli anziani possono avere una sensazione di sete ridotta, aumentando il rischio di disidratazione. È fondamentale garantire un adeguato apporto di liquidi.

  • Grassi sani: fonti di grassi insaturi, come l'olio d'oliva e il pesce, aiutano a mantenere la salute cardiovascolare.

L'impatto di una corretta alimentazione sulla qualità della vita

Una dieta equilibrata e nutriente ha un impatto diretto sulla salute fisica e mentale degli anziani. Può migliorare l'energia, l'umore, la funzionalità cognitiva e la resistenza alle malattie. Inoltre, condividere i pasti in un contesto sociale contribuisce al benessere emotivo, riducendo il senso di isolamento e promuovendo una maggiore partecipazione alla vita comunitaria.

L'RSA San Carlo Borromeo di Solbiate, l'iniziativa "Cucine Aperte" rappresenta un innovativo approccio per migliorare l'esperienza culinaria degli ospiti, riconoscendo l'importanza di una dieta adeguata e personalizzata. In collaborazione con CIRFOOD, questo progetto mira a trasformare il pasto in un momento di gioia e benessere, rafforzando il senso di comunità e partecipazione attiva.

 

L'iniziativa "Cucine Aperte" e il valore dell'Ospitalità

Il progetto "Cucine Aperte" nasce dalla collaborazione tra la RSA San Carlo Borromeo e CIRFOOD, con l'obiettivo di coinvolgere direttamente gli ospiti nella pianificazione dei menu. Durante questi incontri, gli ospiti hanno l'opportunità di esprimere le loro preferenze, suggerimenti e richieste riguardo alle pietanze proposte. Questo approccio mira a personalizzare l’offerta culinaria, rendendola più vicina ai gusti e alle tradizioni degli ospiti. Ma com'è nato questo progetto? 

"Nelle giornate che i Residenti trascorrono all'interno delle RSA ci sono alcuni momenti che vengono vissuti con particolare coinvolgimento ed il pasto è probabilmente uno dei più attesi. Coinvolgere i nostri Residenti nella discussione del menù risponde quindi alla costitutiva predisposizione all'Ospitalità dei Fatebenefratelli che cerchiamo di applicare in concreto anche nella Casa di Solbiate. Avere la disponibilità alla collaborazione in tal senso da parte di un'impresa come Cirfood ha rappresentato quindi un'occasione da non perdere" ha detto il Direttore di Struttura Diego Mastrorilli.

"Il tutto è nato da una assoluta necessità di poter condividere con i nostri anziani la filosofia della sana alimentazione ma non solo, gli ospiti meritano di avere democrazia e il diritto di mangiare piatti della tradizione per sentirsi il “più a casa" possibile" afferma il District Manager dell'Area Lombarda di CIRFOOD Davide Colombo.

 

Coinvolgimento e partecipazione attiva

Il coinvolgimento degli ospiti ha avuto un impatto significativo sul loro senso di appartenenza e partecipazione. Durante i primi incontri, gli ospiti hanno espresso opinioni, alcune volte critiche, sulla qualità e quantità dei pasti. Tuttavia, grazie alla pronta risposta di CIRFOOD e all'implementazione delle modifiche suggerite, si è notato un notevole miglioramento della soddisfazione degli ospiti.

Come riportato da Mastrorilli: "Se proviamo a metterci nei panni dei nostri Residenti, nonostante tutta l'équipe si impegni nel proprio lavoro, quante volte chiediamo il loro (degli ospiti) contributo per svolgere le attività che li riguardano? Spesso si finisce, anche con il miglior intento, per sottoporli ad un programma, una sequenza di situazioni alle quali non possono che adeguarsi. In questo senso ovviamente chiedere la loro partecipazione per la definizione dei menù, genera soddisfazione e senso di appartenenza da parte dei Residenti".

Diego Mastrorilli ha poi continuato: "in molti hanno riconosciuto un effettivo miglioramento e si sono dichiarati soddisfatti ( nel giorno delle lasagne hanno chiamato in sala Martino, il nostro cuoco, per ringraziarlo con un grande applauso)".

 

L'importanza dell'ascolto

Davide Colombo, District Manager di CIRFOOD, ha evidenziato come l'iniziativa sia stata accolta inizialmente con scetticismo, ma ha rapidamente guadagnato la fiducia degli ospiti grazie all'ascolto attivo e all'implementazione dei feedback ricevuti.

"Nella prima occasione ho riscontrato un atteggiamento ostico e provocatorio, come se gli ospiti si chiedessero se li avremmo presi in giro. Questo ha reso difficile portare avanti l'iniziativa nel suo primo step. Tuttavia, siamo riusciti a completare il processo, accogliendo immediatamente feedback dagli ospiti e integrandoli nelle preparazioni e nei menu. Dopo la commissione, abbiamo ricevuto feedback molto positivi di ringraziamento, anche solo per averli ascoltati. Questo ha trasmesso a tutta la nostra azienda una commozione significativa, poiché anche i piccoli gesti per loro hanno un grande valore" ha affermato Colombo, sottolineando come il semplice atto di ascoltare le preferenze degli ospiti abbia avuto un impatto emotivo significativo.

 

Impatti emotivi, benefici sociali e le parole degli Ospiti

La personalizzazione dei menu ha portato a un miglioramento non solo della qualità dei pasti, ma anche del benessere emotivo degli ospiti.

L'attenzione ai dettagli come sapori, condimenti e ricette tradizionali ha reso i pasti un momento di piacere e condivisione. Questo ha contribuito a creare un ambiente più familiare e accogliente, dove gli ospiti si sentono valorizzati e rispettati.

Durante gli incontri, numerosi ospiti hanno condiviso le loro esperienze e storie. Un residente ha commentato: "È corretto ammettere i miglioramenti, darne atto facendo i complimenti, come quando eravamo noi a lavorare e qualcuno ci gratificava". Questo feedback positivo non solo ha rafforzato il morale degli ospiti, ma ha anche motivato il team di CIRFOOD a continuare sulla strada intrapresa

Davide Colombo ha poi detto: "Non nego che poche volte nelle varie iniziative lo stato emotivo abbia predominato ma mai come in questo evento, ho percepito la loro voglia di essere ascoltati, la voglia di poter dire ancora “la loro“, la voglia di avere un attimo di democrazia e di decisione oltre al fatto che hanno dato degli apprezzatissimi consigli per i quali abbiamo tratto delle istruzioni operative preziose."

"Ognuno di loro ha raccontato la propria storia, esperienza, vicissitudine con un approccio davvero commovente provocando in noi momenti davvero belli e delle analisi di quanto stiamo facendo davvero importanti" ha concluso.

 

Un futuro di collaborazione e miglioramento

Il progetto "Cucine Aperte" è destinato a continuare con incontri mensili, garantendo un costante miglioramento del servizio di ristorazione. La collaborazione tra la RSA San Carlo Borromeo e CIRFOOD rappresenta un esempio virtuoso di come l'attenzione alle esigenze emotive e affettive degli ospiti possa migliorare significativamente la loro qualità della vita.


L'iniziativa "Cucine Aperte" alla RSA San Carlo Borromeo di Solbiate è molto più di un semplice progetto di ristorazione. È un esempio tangibile di come l'ospitalità, l'ascolto e la partecipazione attiva possano trasformare la vita quotidiana degli ospiti, rendendola più ricca e significativa. Grazie alla collaborazione con CIRFOOD, questo progetto continuerà a crescere e a migliorare, portando benefici tangibili a tutta la comunità della RSA.

Siamo fiduciosi che questo progetto possa ispirare altre strutture a seguire l'esempio, promuovendo una cultura dell'ospitalità.

 


Vuoi rimanere aggiornato sulle nostre strutture e sulle storie di medici, volontari e pazienti?
Iscriviti alla nostra newsletter mensile!

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

 

Devolvi il tuo 5x1000 alla ricerca del nostro IRCCS, centro leader nella ricerca e cura delle malattie cognitive e neurodegenerative.

 

Ci dedichiamo per missione ai malati e ai bisognosi coniugando l’attenzione al corpo e allo spirito nel rispetto della persona e della sua individualità.
Attraverso la promozione delle opere portiamo il Vangelo nel mondo della sofferenza e del dolore affiancando il paziente come professionisti della salute.

Guida all'alzheimer
Regolazione delle emozioni
Essere Fatebenefratello
New call-to-action

Potrebbero interessarti anche