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Fra Serafino Acernozzi ricorda il tempo insieme a Fra Gilberto

22 giugno 2023

A pochi giorni dall'omelia in ricordo di Fra Gilberto Ugolini del nostro Superiore Provinciale, Fra Serafino Acernozzi ha voluto commemorare il tempo passato insieme e le sue buone azioni.

Fra Gilberto è stato un esempio concreto di come realizzare la missione dell'Ordine: "Evangelizzare il mondo del dolore e della sofferenza attraverso un’assistenza integrale alla persona realizzata secondo lo stile di San Giovanni di Dio, nostro fondatore". Medico Pediatra, ha speso la sua vita aiutando il prossimo e diffondendo il valori cristiani.

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I ricordi condivisi del servizio ai malati 

«Parlare del confratello Fra Gilberto, medico pediatra, laureatosi all’Università di Milano, risveglia tante cose nel cuore. Cose belle e anche tristi, per il fatto che lui non è più in mezzo a noi.» confida Fra Serafino.

«Il sottoscritto ha vissuto con lui in comunità nel Centro Sacro Cuore di Gesù di San Colombano al Lambro (Mi) circa 4 anni dal 1918 al 2022, e dire la verità lui ha fatto un anno sì e un anno no in Etiopia a servizio delle Missioni dei PP. Francescani Cappuccini, poi a causa della chiusura della Comunità, dopo la decisione presa nel Capitolo Provinciale 137° del 2022, siamo stati divisi. Io sono andato al Centro Sant’Ambrogio di Cernusco sul Naviglio (Mi) e fra Gilberto a Brescia all'IRCCS Centro San Giovanni di Dio» racconta.

«Del suo servizio in Etiopia mi ha riferito poche parole definendo che “qui c’è bisogno di tutto, dal cibo ai servizi primari”. Poi ha aggiunto che non è stato una persona da proclami, quindi: “Vorrei sollecitare tutti i giovani a mettersi in gioco. Non si ha abbastanza percezione della ricchezza che offrono le diversità, che riguardano gli aspetti più diversi. Vanno fatte le esperienze per capire. Viaggiare, conoscere. Evitare di stare fermi. Costruire un’umanità diversa”.»

«Poi mi ha consegnato il “Diario del suo sequestro (14-27 febbraio 1998) 31 pagine dattilografate” della sua esperienza missionaria in Sierra Leone, e precisamente nell’Ospedale di Lunsar dell'Ordine Ospedaliero Fatebenefratelli. Lunsar è una località a 70 Km dalla capitale della Sierra Leone, Freetown, verso l’interno del Paese.» conclude.

 

L'avventura del sequestro di Fra Gilberto

Di seguito si riporta un estratto del diario scritto da Fra Gilberto.

«Siamo stati catturati nell’Ospedale di Lunsar verso le ore dieci del giorno 14 febbraio 1998 da un gruppo formato da una decina di guerriglieri armati di mitra, fucili ecc. I nostri sequestratori erano arrivati in ospedale intorno alle ore otto e trenta.» introduce.

«Per la prima volta, da quando ero a Lunsar, ossia da circa due anni,  con il confratello Fernando quella mattina alle ore sette e trenta mi ero recato nella casa dei Padri Giuseppini di San Murialdo, lontani da noi due chilometri, per esprimere solidarietà e vedere se si poteva essere di aiuto, perché durante la notte c’erano state ripetute incursioni, nel loro convento e nel loro istituto scolastico, da parte dei ribelli della RUF (Revolutionary Uruted Front) con saccheggi e distruzioni.» dettaglia Fra Gilberto.

«Non li avevamo trovati, in quanto che, nel frattempo, erano scappati via per non essere catturati. Le persone, che stazionavano fuori del cancello d’ingresso, ci dissero di non provare ad entrare, perché dentro c’erano ancora i ribelli (infatti si sentiva sparare); inoltre ci dissero che tutti i padri era scappati in paese, già nella notte precedente, a casa del parroco sierra-leonese, Padre Henry.»

«Andammo allora in paese per cercarli, ma non li trovammo. Incontrammo, invece, le suore Clarisse missionarie, che avevano il convento a Lunsar, poco distante dai Giuseppini. Anch’esse erano state costrette a scappare perché la loro casa era stata attaccata dai ribelli ed ora venivano ospitate nell’abitazione di una famiglia locale.» spiega il diario 

«Le suore ci salutarono con gioia, contente di vederci, e ci dissero che probabilmente i Padri Giuseppini erano scappati da noi. Un nostro Confratello scolastico sierra-leonese, Brother Peter, nel frattempo, era venuto a cercarci in bicicletta e, dopo averci informato che i Padri erano a casa nostra, ci invitò a rientrare subito perché c’erano ribelli ovunque.» 

«A questo punto rientrammo in fretta. A casa effettivamente, trovammo Padre Bruno e Padre Mario dei Giuseppini, che si erano rifugiati da noi. Ci stavano facendo il racconto delle loro traversie della notte (avevano avuto diverse incursioni da parte di ribelli armati che erano stati da loro con numerosi automezzi ed avevano spogliato praticamente di tutto i loro magazzini, depositi e garages appropriandosi di automezzi, generatori di corrente, bidoni di combustibile, vettovaglie ecc. ed avevano distrutto il materiale didattico e le aule per l’insegnamento) quando, ad un certo punto, vedemmo nel nostro cortile grande agitazione ed i nostri lavoratori scappare precipitosamente.» 

«Capimmo allora che i ribelli erano arrivati anche da noi.»  prosegue il racconto.

«Con le disavventure che comporta un sequestro si rischiava anche il colera, quindi morte certa. Fra Gilberto è stato trasferito nell'Ospedale dei confratelli spagnoli in Liberia e, grazie a Dio e alle cure ricevute si è ripreso in salute, il 14 marzo 1998 è rientrato in Italia per essere sottomesso ad oltre terapie per potere ancora esercitare la sua missione di religioso Fatebenefratello come medico-pediatra. Grazie a Dio, era tutto finito. Alleluia!» conclude Fra Serafino.

 

Il ringraziamento personale di Fra Serafino

«Davanti alla malattia e all’agonia di Fra Gilberto e per quel poco tempo che sono stato assieme di comunità, quello che mi ha colpito è che non ero davanti ad un uomo che ha lavorato tanto o che ha fatto poco, a un uomo coerente oppure no.» 

«Ero davanti al miracolo del Dio fedele che ci ama sempre e che ama anche le nostre fragilità. Ero davanti al miracolo della libertà di un uomo che comunque ha amato Gesù Buon Samaritano, la Madonna e San Giovanni di Dio.» 

«Per questo oggi ringrazio fra Gilberto: perché ha permesso l’accadere di questo miracolo anche per noi, anche nel nascondimento di questi ultimi anni, anche nella sua fragilità. Il Signore compia il miracolo: il suo abbraccio diventi per fra Gilberto felicità piena. Fra Gilberto prega per noi, che tante volte, a cominciare da noi religiosi, questo miracolo non sappiamo nemmeno riconoscerlo e invece è il tesoro prezioso della vita religiosa ospedaliera, perché lo fa Gesù.» commemora Fra Serafino. 

 

Il Cammino di Fra Gilberto nell'Ordine Ospedaliero Fatebenefratelli

Di seguito sono riportate le date cardine del Cammino di Fra Gilberto all'interno del nostro Ordine.

  • 25 aprile 1990: Prima Professione religiosa al Centro “Sacro Cuore di Gesù” di Brescia.
  • 6 luglio 1997: Professione Solenne a Trivolzio (PV) nella Chiesa Parrocchiale dove si venera l’urna di San Riccardo Pampuri e a ricordo del primo centenario della nascita del Santo Fatebenefratello. In quella occasione alla conclusione della celebrazione molto partecipata ha ringraziato commosso nel dire: “Non mi sembra ancora vero, ma mi sembra un bel sogno” intendeva dire e dar valore e significato religioso alla vita di un credente.
  • 4 giugno 2023: Deceduto a Brescia “Centro San Giovanni di Dio” nelle prime ore della Solennità della Santissima Trinità. Celebrate le esequie martedì 06 giugno 2023 alle ore 11.30 nella Chiesa del “Centro Sant’Ambrogio” di Cernusco sul Naviglio (MI) Sede della Provincia Lombardo-Veneta dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio – Fatebenefratelli.

 

Da noi tutti, grazie ancora Fra Gilberto per le tue opere quotidiane. Le nostre preghiere sono dirette a te.

Ci dedichiamo per missione ai malati e ai bisognosi coniugando l’attenzione al corpo e allo spirito nel rispetto della persona e della sua individualità.
Attraverso la promozione delle opere portiamo il Vangelo nel mondo della sofferenza e del dolore affiancando il paziente come professionisti della salute.

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