Nel cuore del nord-ovest del Benin, tra le colline dell’Atacora, sorge un ospedale che da oltre cinquant’anni è sinonimo di accoglienza e guarigione: l’Ospedale San Giovanni di Dio di Tanguiéta.
Qui, dove la distanza dalle grandi città non è un ostacolo ma un valore, la medicina si intreccia con l’umanità. È il caso di Madame Toure, una donna arrivata da Cotonou, la capitale economica del Benin, in cerca di una speranza che sembrava ormai svanita.
Da più di un anno Madame Toure conviveva con una malattia che le impediva di vivere normalmente. Dopo tante visite e terapie senza risultati, un racconto le cambia la prospettiva: quello del suo collega Yacoubou, un autista che aveva perso l’uso delle gambe a causa di una grave patologia della colonna vertebrale.
Dopo un mese di ricovero a Tanguiéta, seguito dal neurochirurgo dottor Adeniran F., e alcune sedute di ozonoterapia, Yacoubou torna a camminare. E a lavorare. “È stato lui a consigliarmi Tanguiéta,” racconta Madame Toure.
“Quando ho visto la sua guarigione, ho capito che dovevo provarci anch’io.”
L’ozonoterapia è un trattamento che utilizza una miscela di ossigeno e ozono, dalle forti proprietà disinfettanti e rigenerative.
All’Ospedale di Tanguiéta, questa tecnica è integrata in un protocollo di cura seguito da specialisti e applicato con un approccio globale, che mette sempre al centro la persona.
Già dopo le prime sedute, Madame Toure racconta di sentirsi meglio, più leggera, più fiduciosa. “Sono venuta per essere anch’io una testimonianza vivente delle vostre capacità,” dice con un sorriso.
La sua storia è solo una tra le tante che ogni giorno attraversano le corsie di Tanguiéta.
In questo ospedale, nato grazie all’impegno dei Fatebenefratelli e sostenuto da UTA Onlus, la medicina è un gesto di solidarietà concreta.
Ogni trattamento, ogni visita, ogni intervento è possibile grazie alle donazioni che arrivano dall’Italia e da tutto il mondo.
Ogni contributo aiuta a garantire cure gratuite o accessibili a migliaia di persone come Madame Toure.
Dona ora e diventa parte di questa catena di speranza.n“Fare bene il bene che possiamo fare” è la promessa che guida ogni giorno chi lavora a Tanguiéta.
Ci dedichiamo per missione ai malati e ai bisognosi coniugando l’attenzione al corpo e allo spirito nel rispetto della persona e della sua individualità.
Attraverso la promozione delle opere portiamo il Vangelo nel mondo della sofferenza e del dolore affiancando il paziente come professionisti della salute.
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