In occasione della celebrazione della Solennità di San Raffaele Arcangelo, patrono dell'omonima Struttura di Venezia, si è svolto un importante momento per la Sanità territoriale: l'inaugurazione dell'Ospedale di Comunità.
Tra fratellanza e convivialità l'evento ha visto la partecipazione, non solo dell'intero personale sanitario, ma della Comunità Religiosa, presieduta dal Superiore Provinciale, Fra Massimo Villa.
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In data 24 ottobre – in occasione della celebrazione della Solennità di San Raffaele Arcangelo – si è svolta l’inaugurazione dell’Ospedale di Comunità: l’evento è avvenuto a seguito del rilascio dell’accreditamento istituzionale da parte della Regione Veneto di ulteriori 5 posti letto, tale da portare la capacità ricettiva di questa nuova Unità di offerta a 15 posti letto.
“L’Ospedale di Comunità è un nuovo tassello molto importante nella Sanità territoriale”, aggiunge il Dott. Mariano, Direttore della Struttura di Venezia, “Si tratta di un’offerta rivolta a quei pazienti che, a seguito di un episodio acuto o per la riacutizzazione di patologie croniche, necessitano di interventi sanitari a bassa intensità clinica che sono potenzialmente erogabili a domicilio”.
“Tuttavia, trovano una risposta temporanea (4-6 settimane) in tali strutture, in mancanza di idoneità del domicilio stesso (inidoneità strutturale e familiare), o in quanto necessitano di assistenza e sorveglianza infermieristica continuativa non erogabile a domicilio per motivi di natura clinica o sociale”.
L’Ospedale di Comunità necessita di spazi e di una organizzazione dedicata e continuativa h24: è stato previsto infatti un Coordinatore Infermieristico, personale infermieristico ed assistenziale, la figura del Case Manager, che coordina il percorso del paziente dall’ammissione fino alla dimissione), fisioterapisti ed assistente sociale.
“L’Ospedale di Comunità” – ha aggiunto Mariano – “è una struttura nuova nel panorama nazionale, perché solo a gennaio 2020 è stata sancita l’intesa in sede di conferenza stato-regioni che ha definito i requisiti minimi strutturali, tecnici ed organizzativi per l’autorizzazione degli Ospedali di Comunità”.
“La realizzazione di ulteriori 381 Ospedali di Comunità è infatti un obiettivo contenuto nel Piano Nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) di Mario Draghi, che destina 7 miliardi di risorse aggiuntive alla Sanità, di cui 1 miliardo destinato al rafforzamento di questa unità di offerta”.
“Queste strutture” – conclude il Direttore – “rappresentano un segnale importante di civiltà, essendo l’anello di congiunzione tra il ricovero in reparti per acuti ed il ritorno a casa: viene data così una risposta tangibile e significativa alle necessità delle famiglie e delle persone sole che dovrebbero affrontare grossi problemi nel tornare a domicilio”.
Al termine della Santa Messa, presieduta dal nostro Superiore Provinciale Fra Massimo Villa e dal Cappellano della Struttura Padre Giorgio, si è proceduto a visitare gli spazi e le stanze che ospitano i pazienti al piano quarto della Struttura e a benedire i locali alla presenza del personale di reparto, del primario del Reparto di Riabilitazione Dott. Scarpa, dell’Assessore alla Coesione Sociale Dott. Venturini, del Direttore del Distretto 1 Dott. Zulian, delle associazioni di volontariato che operano in Struttura, e delle autorità militari che gentilmente hanno aderito all’invito.
La giornata, particolarmente densa e gioiosa, si è conclusa con un momento conviviale e di fraternità, organizzato dalla Comunità Religiosa.
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