Menu

Lotta contro il Cancro: la parola alla Dottoressa Maugeri

Maugeri_FBFIl 4 febbraio è la Giornata Mondiale della Lotta contro il Cancro. In Italia il Ministero della Salute stima 390.700 nuove diagnosi di cancro, con un incremento di 14.100 casi negli ultimi due anni.

Abbiamo intervistato la Dottoressa Maria Rosaria Maugeri, specialista presso il Reparto di Medicina Generale dell’Ospedale Sacra Famiglia di Erba per approfondire questo tema. Le nostre Strutture operano erogando l’assistenza ai malati e ai bisognosi secondo lo stile di San Giovanni di Dio, assistendo chi soffre in pieno Spirito di Ospitalità. Nel farlo, siamo ricchi di quella libertà che viene dalla fede e che ci consente di entusiasmarci ancora davanti all’uomo e alla vita.

 

In questo articolo parleremo di:

- Cancro e tumore: ci sono differenze?

- L'incidenza del cancro in Italia

- È possibile prevenire il cancro?

- Test genetici e screening diagnostici

- Prevenzione e cura del cancro: il servizio dell'Ospedale Sacra Famiglia

- L'indisponibilità dei farmaci: il contesto attuale

Il background professionale: le competenze mediche e le esperienze pregresse

"Laureata presso l'Università degli Studi di Milano Bicocca in Medicina e Chirurgia; abilitata all'esercizio della professione medica e chirurgica e iscritta all'Ordine dei Medici e Chirurghi di Monza e Brianza, specializzata in Oncologia presso l'Università degli Studi di Milano; Internista presso il Reparto di Medicina Generale dell'Ospedale Sacra Famiglia di Erba (CO), ho conseguito il Master di 2° Livello presso Università degli Studi di Milano Bicocca in Alimentazione e Dietetica Applicata." spiega la Dottoressa.

"Mi occupo di prevenzione, diagnosi, cura e follow up di patologie oncologiche. Mi occupo, inoltre, di dietetica e nutrizione in condizioni fisiopatologiche, sport e performance, sia per adulto che per bambino, per singoli e collettività."

"Promuovo l'educazione alimentare come prevenzione delle malattie croniche a livello trasversale per mezzo di eventi ed incontri nelle scuole, nelle società sportive e nelle istituzioni." conclude la Dottoressa Maugeri.

 

Cancro e tumore: ci sono differenze?

La parola "tumore" deriva dal latino “tumor” che significa gonfiore, rigonfiamento. Solitamente indica una patologia caratterizzata da un abnorme accrescimento di un tessuto dell’organismo. Due sono le categorie in cui si divide.

  • Tumori benigni: non causano pericolo alla vita dell’uomo. Sono di norma a crescita più lenta, rimangono circoscritti a dove si formano.
  • Tumori maligni: sono potenzialmente pericolosi per la nostra salute. Essi possono essere localizzati nei pressi di organi vitali e avere una crescita esplosiva tale da compromettere il funzionamento dell’organo stesso. Possono, inoltre, sviluppare cellule capaci di migrare in molte altre parti del corpo dove si riproducono e formano nuovi tumori (metastasi).

Con il termine Cancro, invece, ci si riferisce in modo generico a tutti i tumori di tipo maligno.

 

L'incidenza del cancro in Italia

In Italia il Ministero della Salute, in un report del 2022, stima 390.700 nuove diagnosi di cancro con un incremento di 14.100 casi negli ultimi due anni. Sono stati fatti in questi anni numerosi studi e passi avanti nella cura, che cosa possiamo dire in merito?

"Il cancro è una patologia in costante crescita in tutto il mondo. L’ Organizzazione Mondiale della sanità (OMS) sul suo sito conferma che il cancro è una delle principali cause di morte nel mondo." introduce la Dottoressa.

Il Report “I numeri del cancro in Italia – 2020” dell’Associazione italiana oncologi medici (Aiom) indica che in tutto il pianeta sono stati stimati 18 milioni di casi di cancro nel 2018. L’Aiom nel rapporto “I numeri del cancro in Italia 2021” stima che in Italia nel 2021 i tumori siano stati la causa di morte per 100.200 uomini e 81.100 donne.

Secondo i dati del Rapporto 2021 dell’Aiom le percentuali di sopravvivenza a 5 anni per tutti i tumori sono risultate in incremento, attestandosi al 59,4% negli uomini (vs 54% della rilevazione precedente) e al 65% nelle donne (vs 63%).

Inoltre un'ondata di casi di tumore in fase avanzata e dunque più difficili da curare si è verificata a causa dei ritardi nelle diagnosi e nelle cure accumulati in 24 mesi di pandemia.

"Per questo motivo risulta importante fare prevenzione e diagnosi precoce accanto al trattamento e al miglioramento della qualità di vita del paziente. La ricerca in oncologia, comunque, nonostante la pandemia, ha continuato a dare risultati importanti: immunoterapie, terapie mirate, nuove terapie endocrine e anticorpi coniugati recentemente scoperti, presto saranno trasferiti nella pratica clinica." spiega la Dottoressa.

 

È possibile prevenire il cancro?

"Ciascuno di noi corre il rischio di ammalarsi di tumore, ma alcune persone sono geneticamente più predisposte a svilupparne uno, per esempio quello del seno o del colon-retto. Queste persone hanno ereditato dai genitori una mutazione genetica che può innescare una serie di eventi che alla fine possono portare al cancro." introduce la Dottoressa Maugeri.

Va sottolineato che, anche se si parla di “tumori ereditari”, in realtà si eredita un background genetico favorevole all’insorgenza della malattia, non la malattia stessa: non è detto che il tumore compaia, però il rischio che si presenti in queste persone è più alto rispetto al resto della popolazione.

La formazione di un tumore è infatti quasi sempre il risultato di una combinazione di fattori genetici e ambientali. Sono state identificate diverse sindromi cosiddette eredo-familiari che si associano a vari tipi di tumori.

"Le più comuni sono la sindrome di Lynch, cancro colorettale ereditario non poliposico, e la sindrome del cancro della mammella e dell’ovaio, che è forse la più conosciuta perché legata alla mutazione dei geni BRCA1 e 2." aggiunge la Dottoressa.

Esistono però molte altre sindromi, come:

  • la poliposi adenomatosa familiare;
  • la sindrome di Cowden,
  • la sindrome di Li Fraumeni.

Esse dipendono da particolari mutazioni genetiche presenti nel DNA delle cellule germinali, tra cui ovociti e spermatozoi, e possono quindi essere trasmesse per via ereditaria, che aumentano il rischio di ammalarsi di cancro.

"I tumori con fattori di rischio ereditari, in cui la mutazione è già presente alla nascita, rappresentano il 5-10% di tutte le neoplasie; la maggior parte dei tumori sono invece sporadici, dovuti a mutazioni acquisite nel corso della vita." spiega la Dottoressa Maugeri.

 

Test genetici e screening diagnostici

A oggi sono circa un centinaio i geni identificati come responsabili di una predisposizione eredo-familiare ai tumori. Nelle persone a cui è già stato diagnosticato un tumore, sapere che è presente una certa mutazione può essere utile per la scelta della terapia che ha maggiori probabilità di successo.

Inoltre, una volta scoperto che un tumore è dovuto a una mutazione ereditaria, si può cercare di capire se questa è presente anche in altri membri della famiglia del paziente. In caso la risposta sia positiva, sono stati messi a punto appositi programmi di sorveglianza con visite ed esami strumentali periodici, diversi a seconda della mutazione e del tumore per cui si ha predisposizione, per rilevare la presenza di un eventuale tumore il prima possibile.

"Per certi tumori e in situazioni ben precise, dopo aver soppesato i rischi e i benefici assieme al medico, si può ricorrere alla chirurgia preventiva (nel caso di mutazioni di BRCA si tratta dell’asportazione del seno o delle ovaie) che riduce drasticamente il rischio di cancro." ci spiega la Dottoressa.

Si può ricorrere ai test genetici quando c’è qualche elemento che può far supporre che una persona possa essere portatrice di mutazioni ereditarie.

"Un eventuale screening di tutta la popolazione con test genetici è invece oggetto di dibattito nella comunità scientifica. A livello personale, sottoporsi o meno a un test genetico per accertare la predisposizione al cancro è una scelta che va ponderata attentamente. Se da un lato sapere di essere portatore di una mutazione genetica può favorire la diagnosi precoce del tumore, dall’altro comporta un fardello psicologico da portare che per qualcuno può essere eccessivo." avverte la Dottoressa Maugeri.

"Si possono creare tensioni familiari tra chi vuole sapere e chi preferisce di no. Un risultato positivo può causare ansia o depressione, far sentire malati anche se il cancro magari non comparirà mai, mentre un risultato negativo può far pensare di essere immuni alla malattia - che come abbiamo visto in molti casi si sviluppa comunque - e spingere a tralasciare gli esami di screening raccomandati." conclude.

 

Lotta la cancro

 

Prevenzione e cura del cancro: il servizio dell'Ospedale Sacra Famiglia

Presso l’Ospedale Sacra Famiglia di Erba ci occupiamo di prevenzione, diagnosi e cura del cancro. In particolare, l’Ospedale investe sulla prevenzione dei tumori attraverso:

  • azioni intersettoriali di promozione della salute, come la sana alimentazione, l'attività fisica, l'astensione dall’uso di sigarette e di altri prodotti del tabacco e dal consumo dannoso e rischioso di alcol;
  • miglioramento della partecipazione agli screening per il carcinoma della cervice uterina, della mammella e del colon retto, erogati dal Servizio Sanitario Nazionale, la cui offerta e adesione è un fattore protettivo per la mortalità e morbilità dovuta a queste tre patologie.  

Il Rapporto Aiom-Airtum 2021 indica che in Europa, negli Stati Uniti e in altri Paesi Occidentali, circa il 40% dei nuovi casi di tumore e il 50% delle morti per tumore sono potenzialmente prevenibili in quanto causate da fattori di rischio evitabili.

"Tra questi, il fumo di tabacco rappresenta il principale singolo fattore di rischio, essendo associato all’insorgenza di circa un tumore su tre e a ben 17 tipi/sedi di tumore, oltre al tumore del polmone. Mangiare sano, mantenere il giusto peso corporeo, fare regolarmente attività fisica e ridurre il consumo di bevande alcoliche può ridurre fino al 30% il rischio di ammalarsi di tumore." spiega la Dottoressa.

"Per questo motivo ormai da due anni è attivo l’ambulatorio di Oncologia Nutrizionale, ideato e gestito dalla sottoscritta. La Consulenza Nutrizionale è diventata parte integrante del percorso di cura del malato oncologico. Nonostante non esistano prove di una dieta che possa curare il cancro, è certamente vero che una corretta alimentazione può aiutare a combattere le conseguenze, sia da un punto di vista fisico che psicologico." aggiunge la Dottoressa Maugeri.

Una dieta adeguata, che quindi apporti tutte le sostanze che l’organismo necessita, permette infatti di mantenere peso, tollerare meglio le cure, resistere agli effetti tossici delle terapie e contrastare le possibili infezioni che possono presentarsi.

Tutti questi fattori hanno un impatto significativo sulla qualità di vita dei pazienti e sul prosieguo dei trattamenti. L’obiettivo è accompagnare il paziente oncologico durante il cambiamento alimentare secondario ai trattamenti, attraverso una dieta calibrata, che riduca gli effetti collaterali da trattamento radio/chemioterapico (nausea e/o vomito, gastrite, stanchezza, calo dell’appetito, stitichezza o diarrea, infiammazione delle mucose della bocca e alterazioni del gusto) permettendogli di non rinunciare ad una alimentazione sana, varia e saporita.

"La consulenza nutrizionale è disponibile tutti i giovedì pomeriggio, tramite SSN (con impegnativa per visita oncologica), previo appuntamento, presso l'ambulatorio di oncologia dell'ospedale Fatebenefratelli di Erba. Inoltre è stato recentemente offerto un servizio ambulatoriale per smettere di fumare. Il fumo di tabacco rappresenta attualmente la principale causa prevedibile di morte e malattia nel mondo." spiega la Dottoressa.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito il fumo di tabacco come “La più grande minaccia per la salute nella Regione Europea”. Le patologie causate dal fumo sono evitabili e comportano costi socio sanitari enormi. Il fenomeno è in crescita in tutto il mondo e solamente una strategia globale adottata diffusamente in tutti i Paesi potrebbe ridurne la gravità.

"Non esiste una cura miracolosa per smettere di fumare, né tanto meno un rimedio uguale per tutti. Se non si riesce da soli, la cosa migliore da fare è chiedere aiuto rivolgendosi ad un Ambulatorio Specialistico. Da circa un anno l’Ospedale di Erba offre un ambulatorio per smettere di fumare, gestito dallo pneumologo Dottor Polti Stefano, dirigente medico presso l’U.O. di Medicina Generale." aggiunge.

 

L'indisponibilità dei farmaci: il contesto attuale

Per quanto riguarda la cura del cancro, è ormai una informazione nota da qualche settimana, l’indisponibilità dei farmaci, non solo in ambito territoriale ma anche ospedaliero. L’indisponibilità, ad una attenta analisi, è riconducibile alla carenza dei farmaci in Italia, e non solo, a causa di problemi di produzione.

"Nonostante gli sforzi che si stanno mettendo in campo nella risoluzione del problema, i risultati finora raggiunti non sono adeguati a garantire l’effettiva continuità terapeutica per i pazienti, sia dal punto di vista della tempestività che della quantità di farmaco effettivamente disponibile." spiega la Dottoressa.

"Anche in questa vicenda, è evidente che i tempi della burocrazia non coincidono con quelli della malattia. Il cancro non aspetta. È necessario che le Istituzioni, a partire dall’Aifa e dal Ministero della Salute, e i produttori diano risposte certe, tempestive ed efficaci ai pazienti che attendono questa terapia salvavita. E le risposte non possono essere il razionamento delle poche quantità disponibili ma al contrario l’approvvigionamento delle quantità necessarie."

"Alla luce di tutto ciò, noi medici abbiamo sollecitato una risposta efficace e concreta ai bisogni di cura dei cittadini. Queste le richieste avanzate all'Agenzia del Farmaco, al Ministero della Salute e all'azienda ospedaliera." conclude la Dottoressa Maugeri.

 

Hai bisogno di supporto?
Un team di professionisti è pronto per aiutarti nel momento del bisogno.

 

Contattaci se hai bisogno

 

Ci dedichiamo per missione ai malati e ai bisognosi coniugando l’attenzione al corpo e allo spirito nel rispetto della persona e della sua individualità.
Attraverso la promozione delle opere portiamo il Vangelo nel mondo della sofferenza e del dolore affiancando il paziente come professionisti della salute.

Guida all'alzheimer
Regolazione delle emozioni
Essere Fatebenefratello
New call-to-action

Potrebbero interessarti anche