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Ospedale Sacra Famiglia, stelle alpine per Ricominciare: l'aiuto solidale del Gruppo Alpini Canzo 

La solidarietà e la sinergia di intenti sono state le fondamenta su cui si è basata la collaborazione tra l'Ospedale Sacra Famiglia di Erba e il Gruppo Alpini Canzo, capace di costruire una reazione e un supporto reale all'emergenza Coronavirus.

Leggi le dichiarazioni di Fra Giampietro Luzzato, Superiore Locale della Struttura erbese, e di Kristian Fiore, capogruppo degli Alpini di Canzo. 



 

Ospedale Sacra Famiglia, stelle alpine per Ricominciare: l'aiuto solidale del Gruppo Alpini Canzo 

Il Gruppo Alpini Canzo, in piena pandemia – quando il nostro Ospedale di Erba era sommerso dai ricoveri Covid-19 e dalla paura di una situazione in continuo peggioramento – ha unito le forze ed ha contribuito all’acquisto di materiali e tecnologie al fine di supportare la Struttura, in quella situazione senza precedenti. 

Marzo 2020 è stato solo l'inizio: da quel momento è nata una collaborazione, ad oggi ancora più attiva ed efficace, che vede gli Alpini e la nostra grande Famiglia ospedaliera condividere idee, progetti e iniziative.

Abbiamo infatti proposto a Kristian Fiore, capogruppo del Gruppo Alpini Canzo, di sostenerci nella raccolta fondi attivata nel periodo natalizio a favore di un progetto per noi molto importante, Ricominciare: un Ambulatorio Multidisciplinare che ha lo scopo di offrire gratuitamente consulti medici, psicologici e spirituali a tutti coloro che ne sentano la necessità a seguito di una crisi pandemica che ha sconvolto le vite di tutti noi. 

Con entusiasmo il Gruppo di Canzo ha organizzato, a giugno di quest'anno, un banchetto per la vendita al pubblico di stelle alpine, il cui ricavato è stato devoluto interamente al nostro progetto: il territorio ha risposto con partecipazione e calore e grazie all’aiuto solidale degli Alpini sono stati raccolti ben 2.500 euro.

Per il futuro abbiamo già condiviso con Kristian e il suo Gruppo l'idea di organizzare altre iniziative volte all'attivazione di nuove progettualità sul territorio lariano, che possano fare da "apripista" a progetti simili in altri territori e strutture della Provincia Lombardo Veneta.
 

 

“Gli Alpini per Ricominciare”: le parole di Kristian Fiore

L’inizio della collaborazione tra il Gruppo Alpini di Canzo e l’Ospedale erbese è nata nel pieno della pandemia: il Gruppo era stato chiamato dal Comune per partecipare, insieme ad altre associazioni, al Comitato Operativo per la Crisi on l’incarico di portare la spesa a casa degli anziani e di chi ne avesse fatto richiesta.

Così due nostri soci, Andrea Paredi e Alessandro Bazzanini, ci hanno riferito che era in atto una raccolta fondi per aiutare l’Ospedale ad acquistare i presidi di protezione individuale, al tempo difficili da reperire. Proposero quindi di donare le mance che ci venivano offerte: alla fine spargendo la voce, siamo divenuti un po’ i ‘catalizzatori’ e i referenti di Canzo per questa raccolta fondi spontanea e abbiamo fatto la prima nostra donazione alla Struttura Ospedaliera.

Ospedale di Erba: Superiore Locale e il Gruppo Alpini CanzoIn seguito, Manuela Longoni ci ha inviato i ringraziamenti dell’Ospedale ed è stata fatta una targa, in cui compariva anche il nostro Gruppo. A dicembre 2020 ci è stato poi proposto di aiutare il nuovo Progetto Ricominciare: abbiamo fatto una promessa, che appena fossimo usciti dalla zona rossa, avremo studiato un evento ad hoc per sostenere questa iniziativa.

Dato il lungo periodo di restrizioni, sono trascorsi mesi, ma gli Alpini non dimenticano: nel mese di maggio abbiamo quindi organizzato un evento basato sulla vendita delle stelle alpine. Non si tratta di una scelta casuale: è il simbolo – anche se non ufficiale – degli Alpini, ma soprattutto è una pianta che cresce in montagna, in ambiente ostile, ma capace di generare un fiore meraviglioso.

“Gli Alpini per Ricominciare”: è questo il nome dell’iniziativa, organizzata grazie all’aiuto di altri gruppi e all’impegno del Consiglio di cittadinanza per supportare l’Ospedale Sacra Famiglia di Erba, che è punto di riferimento per tutto il territorio.

Speriamo di cuore che questa pandemia cessi, ma se dovremo essere nuovamente d’aiuto, lo saremo ancora.


Capogruppo Alpini di Canzo
Kristian Fiore

 

 

Solidarietà e riconoscenza: i ringraziamenti di Fra Giampietro

Fra Giampietro Luzzato

Grazie a tutti i benefattori,

In questo periodo nutriamo tutti un sentimento di riconoscenza verso il nostro instancabile lavoro a contrastare la pandemia, che non cessa di mietere vittime e che, allo stesso tempo, mette alla prova il nostro senso di solidarietà e di fratellanza.

C’è molto aiuto e riconoscenza dai numerosi benefattori: in questo anno e mezzo, la pandemia da Coronavirus, ci ha costretti a confrontarci con una serie di gravi crisi sociali, psicologiche, economiche, ecologiche e politiche.

Tutti noi speriamo in una “ripresa” o “ripartenza”, capace di generare soluzioni nuove, più inclusive e sostenibili per supportare la nostra Struttura, il nostro lavoro e i nostri programmi e aiutare tutta la comunità ospedaliera a realizzare le aspirazioni più profonde e il bene comune.

Mentre stiamo ora consolidando il piano di ripresa per questo Ospedale, persiste il bisogno di un piano per l’intera Provincia che possa creare nuove istituzioni o rigenerare quelle esistenti, specialmente quelle di governo, e costruire una nuova rete di relazioni per favorire lo sviluppo di una Comunità Provinciale sostenibile.

La Provincia ha lanciato la campagna di raccolta fondi Progetto Ricominciare: l’impegno è quello di dare un aiuto per chi è stato affetto dal Covid-19, per chi ha vissuto in prima persona la sofferenza di questa malattia, per chi ha subito la mancanza di persone care e la fatica dell’isolamento combattendo contro la paura e l’incertezza.

Le sfide sono molte, quotidiane, ma per tutte queste persone noi possiamo esserci e fare la differenza con un servizio che guarda all’immediato futuro sulla base dei nostri principi: obiettivo ultimo è di offrire un supporto a 360°, grazie ad un Ambulatorio Multidisciplinare che intende seguire il paziente con un approccio integrato. Inoltre, è stato abilitato all’Ospedale Sacra Famiglia di Erba un’assistenza medica integrata di controllo post-Covid ed essere così seguiti in un percorso riabilitativo dedicato.

La campagna raccolta fondi sta dando buoni frutti e sono numerose le donazioni: un riconoscimento va all’Associazione Alpini, che si sono nuovamente impegnati per supportare la nostra Struttura. Hanno infatti raccolto 2.500 euro, frutto della vendita di stelle alpine. Hanno consegnato l’assegno personalmente al nostro Ospedale: ho potuto così ascoltare le storie e le difficoltà che anche loro hanno subito con questa pandemia, ma non si sono scoraggiati e continuano nella vocazione di solidarietà.

Grazie ragazzi.

 

Uniti per la ripartenza: la riflessione del Superiore Locale dell'Ospedale di Erba

La pandemia ha mandato all’aria tanti progetti, ha chiesto a ciascuno di noi di confrontarsi con l’imprevisto. Dobbiamo chiederci anche noi: cosa possiamo imparare da questo tempo e da questa sofferenza, quale impegno ci lascia?

Accogliere l’imprevisto, invece che ignorarlo o respingerlo, significa restare docili e soprattutto, fedeli alla vita degli uomini e delle donne del nostro tempo: accogliere la grande sofferenza umana e sociale generata dalla pandemia che rischia di diventare catastrofe educativa ed emergenza economica, ascoltare il territorio, sentendone e studiandone i bisogni, intrecciando relazioni costruttive.

Bisogna intervenire soprattutto su chi è stato più colpito dalla pandemia e chi rischia di pagarne il prezzo più alto: i piccoli, i giovani, gli anziani, quanti hanno sperimentato la fragilità e la solitudine.

Ciò che stiamo vivendo attualmente con la pandemia ci insegna in concreto che siamo tutti sulla stessa barca e che potremo superare le difficoltà solo se accettiamo di lavorare insieme. In questi due anni, siamo stati costretti a confrontarci con una serie di gravi crisi sociali, psicologiche, economiche, ecologiche e politiche.

Dobbiamo con coraggio intraprendere e portare avanti i percorsi di una ricerca interdisciplinare che coinvolga i nostri Centri per una comprensione migliore di noi stessi, delle nostre Strutture mirando sempre a quell’orizzonte trascendente a cui tende il nostro essere.

Dobbiamo prestare attenzione a non cadere nell’illusione del funzionalismo dei soli programmi: gli organigrammi servono, ma dobbiamo usarli come punto di partenza. Ciò significa sviluppare una partecipazione concreta nelle decisioni, uno spirito di solidarietà, dare impulso all’educazione e al lavoro, alla formazione continua, alla salute, alla Pastorale sanitaria.

È anche l’occasione per esprimere la comune gratitudine a chi ha scelto come impegno personale e professionale la cura dei malati e il sostegno dei più bisognosi. In questo periodo nutriamo tutti un sentimento di riconoscenza verso l’instancabile lavoro svolto per contrastare la pandemia.

Ecco perché pensare e tenere al centro la persona umana esige anche una riflessione sui modelli di sistemi sanitari aperti a tutti i malati, senza alcuna disparità.

“Durante questo tempo di insicurezza, dolore e altre conseguenze della pandemia nella presente situazione drammatica, carica di sofferenze e di angosce che ci stanno attanagliano, abbiamo insistentemente pregato e affidato tutte le nostre preoccupazioni, al Signore, a Maria Madre di Dio e Madre nostra, ai nostri Santi, a ottenere l’intervento di Dio affinché con la sua mano onnipotente ci liberi da questa terribile epidemia, così che la vita possa riprendere in serenità il suo corso normale”.

Superiore Locale
Fra Giampietro Luzzato

 

 

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