La recente crisi del sistema sanitario ha messo in evidenza gravi carenze: liste d'attesa interminabili, mancanza di personale sanitario e una scarsa diffusione dell'assistenza domiciliare. Questi problemi hanno spinto il Convegno nazionale della Pastorale della salute, svoltosi a Verona dal 7 al 15 maggio, a concentrare i propri sforzi sulla difesa e il potenziamento di un sistema sanitario equo e accessibile a tutti.
L'evento ha visto la partecipazione di 11 Federazioni sanitarie, insieme all’Ufficio nazionale della Conferenza episcopale italiana (CEI) guidato da Don Massimo Angelelli, culminando nella presentazione del “Manifesto di Verona” per il superamento delle povertà.
Continua a leggere per saperne di più.
Il Convegno ha registrato un enorme successo in termini di partecipazione e qualità degli interventi. Con 112 relatori e 1675 partecipanti provenienti da 83 diocesi, l’evento ha animato 13 sessioni tematiche e sei plenarie, offrendo uno spazio di riflessione e ascolto delle testimonianze di chi opera quotidianamente nei luoghi di cura, dalle cappellanie alle parrocchie, dagli hospice alle opere religiose.
Questo incontro annuale è diventato un punto di riferimento per la Pastorale della salute, un momento di sintesi e riflessione per tutto l’anno.
Il titolo del Convegno, “Non ho nessuno che mi immerga. Universalità e diritto di accesso alle cure”, ha posto l'accento sull'importanza di garantire a tutti i cittadini l'accesso alle cure sanitarie.
Nonostante i principi costituzionali, il sistema sanitario nazionale (SSN) sta affrontando gravi sfide: nel 2022, la spesa out of pocket degli italiani ha superato i 40 miliardi di euro, e 4,5 milioni di persone hanno rinunciato alle cure.
Questi numeri rappresentano una sconfitta del sistema. La pandemia non può più essere usata come scusa; l'SSN deve restare universale, o rischiamo di curare solo chi può permettersi di pagare privatamente.
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha proposto di aumentare il tetto di spesa e di coordinare meglio le agende dei convenzionati per ridurre le liste d'attesa.
Tuttavia, è importante chiarire che questo non significa dare soldi ai privati, ma rispondere a una domanda che il pubblico da solo non riesce a soddisfare.
Anche il privato convenzionato, che opera sotto la supervisione del ministero della Salute e delle Regioni, deve essere sostenuto adeguatamente per garantire il proprio personale e i costi operativi.
Un'altra proposta del ministero riguarda l'eliminazione del tetto per il personale, aprendo così a nuove assunzioni, in particolare di infermieri. Questa misura potrebbe essere un primo passo positivo, ma bisogna considerare la limitata disponibilità di personale sanitario in Italia, con il rischio che il settore privato non profit perda ulteriori risorse umane.
Durante il Convegno è stato presentato il “Manifesto di Verona”, firmato dalle 11 Federazioni nazionali degli ordini sanitari e socio-sanitari e condiviso dall’Ufficio Nazionale per la Pastorale della salute.
Il manifesto pone una serie di richieste alle istituzioni per difendere l'universalità del SSN e contrastare le povertà sanitarie. Questo è il primo passo di un percorso che porterà al Giubileo del 2025, con ulteriori tappe previste a Roma nel novembre 2024 e nell'aprile 2025, che mirano a confrontarsi con i sistemi sanitari di altri paesi e ad adottare un approccio globale alla salute.
Il Giubileo dei malati e della sanità, previsto per il 5 e 6 aprile 2025, rappresenta un'opportunità per rifocalizzare l'attenzione sulla dimensione spirituale delle cure e reinterpretare la sofferenza e la malattia alla luce del Vangelo.
L’obiettivo è far comprendere che la malattia non è una punizione, ma un evento legato alla fragilità umana. La Pastorale della salute continuerà a sostenere le strutture sanitarie cattoliche, i malati e i curanti, riaffermando l'importanza di un sistema sanitario equo e accessibile per tutti.
In conclusione, il Convegno di Verona ha posto le basi per una riflessione approfondita sul futuro del SSN e sull’importanza di garantire cure universali. La strada verso il Giubileo del 2025 sarà un percorso di rinnovamento e di impegno per superare le disuguaglianze sanitarie e difendere il diritto di tutti a ricevere assistenza.
Articolo tratto dalla rivista Fatebenefratelli aprile - giugno 2024
Per restare aggiornato sulle ultime novità, iniziative ed eventi, iscriviti alla nostra newsletter.
Ci dedichiamo per missione ai malati e ai bisognosi coniugando l’attenzione al corpo e allo spirito nel rispetto della persona e della sua individualità.
Attraverso la promozione delle opere portiamo il Vangelo nel mondo della sofferenza e del dolore affiancando il paziente come professionisti della salute.
Il 21 settembre è una data significativa a livello globale: si celebra la Giornata Mondiale dell'Alzheimer, un'occasione per sensibilizzare sulla malattia, ma s...
Il 10 settembre 2024 è stata una giornata memorabile all’Aeroclub Volovelistico Lariano di Alzate Brianza, dove un gruppo di ospiti delle comunità psichiatriche...
Nel cuore del carisma dei Fatebenefratelli risplendono i valori di carità, accoglienza e fratellanza universale. Questi principi, che guidano la missione di cur...
Amministrazione Centrale
Via Cavour, 22
20063 Cernusco S/Naviglio (MI)