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Un abbraccio tra generazioni: il progetto intergenerazionale della Casa di Riposo Pio X

“Il giovane cammina più veloce dell’anziano, ma è l’anziano che conosce la strada”. Questo proverbio africano racchiude il senso profondo del progetto intergenerazionale che prenderà il via a gennaio presso la Casa di Riposo Pio X di Romano d’Ezzelino. Un’iniziativa unica, nata dalla collaborazione tra l’asilo nido “Il Girotondo”, il Comune di Romano d’Ezzelino e la struttura, che mira a creare un ponte tra due mondi: quello dei bambini e quello degli anziani.

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Un incontro che arricchisce entrambi

Il progetto si svolgerà nei prossimi mesi presso l’asilo nido “Il Girotondo”, coinvolgendo circa 10-15 residenti della Casa di Riposo Pio X, selezionati in base alla loro condizione cognitiva ed emotiva. Attraverso attività condivise come laboratori di cucina, manipolazione dell’argilla, letture, filastrocche e canzoni, si creeranno occasioni di scambio e arricchimento reciproco. L’ultimo incontro, previsto a primavera inoltrata, si terrà nel giardino della struttura e coinvolgerà tutte le famiglie dei bambini, gli ospiti della casa di riposo e lo staff, per concludere il progetto con una grande festa.

Ma perché puntare su questa sinergia tra generazioni? Bambini e anziani, pur vivendo fasi opposte della vita, condividono il privilegio di potersi dedicare al momento presente. L’incontro tra loro può generare momenti di autentica bellezza, arricchendo la vita di entrambi. I bambini traggono dai nonni e dagli anziani un senso di continuità, apprendimento e sicurezza, mentre gli anziani ritrovano nel rapporto con i più piccoli motivazioni, ricordi e stimoli per mantenere attiva la mente. (Leggi anche il nostro articolo: "Il valore degli anziani", per approfondire il prezioso contributo che le persone anziane apportano nelle nostre vite e nella nostra società). 

 

I benefici per gli anziani: non solo emozioni

L’interazione con i bambini ha effetti positivi tangibili sugli anziani. Le conversazioni e i giochi condivisi rappresentano una forma di esercizio cognitivo preziosa, che stimola memoria e capacità di apprendimento. Inoltre, sentirsi utili e apprezzati alimenta l’autostima e migliora l’umore, contrastando sentimenti di solitudine e isolamento spesso legati all’età avanzata.

Queste attività favoriscono anche la creazione di legami sociali e affettivi che vanno oltre le dinamiche quotidiane della vita in una casa di riposo. Gli ospiti coinvolti si sentono parte di un progetto più grande, in cui il loro contributo ha un valore concreto e tangibile.

 

Un messaggio di speranza per la comunità

Il progetto intergenerazionale della Casa di Riposo Pio X non è solo un’occasione di incontro, ma rappresenta anche un messaggio importante per la comunità. In un mondo dove i ritmi frenetici spesso separano le generazioni, iniziative come questa invitano a riscoprire il valore della condivisione e del dialogo.

La missione dei Fatebenefratelli è quella di prendersi cura dei più fragili, promuovendo un approccio umano e relazionale. Questo progetto è un esempio concreto di come i valori di attenzione e amore possano tradursi in azioni che migliorano la qualità della vita delle persone, unendo la saggezza dell’età avanzata con l’entusiasmo della giovinezza.

 

Un futuro di collaborazione

Con questo progetto, la Casa di Riposo Pio X dimostra che l’incontro tra generazioni non solo è possibile, ma è anche un modello di arricchimento per tutti. Bambini e anziani si prenderanno per mano, creando ricordi, imparando e sorridendo insieme.



Non ci resta che attendere la prossima primavera per vedere il frutto di questa straordinaria iniziativa. Nel frattempo, lasciamoci ispirare da questo esempio di collaborazione e solidarietà, in cui la comunità si fa davvero famiglia.

Articolo tratto dalla rivista Fatebenefratelli ottobre - dicembre 2024


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