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Pain School, etica e riabilitazione: l'intervista al dottor Casale

10 settembre 2019

La EFIC Pain School è una scuola internazionale per la diagnosi e la terapia del dolore cronico neuropatico. La scuola è attiva dal  2009 ed  ha come obiettivo quello di tracciare percorsi diagnostici, terapeutici e riabilitativi che, sin dal primo colloquio con il paziente, garantiscano un iter clinico aderente alle più moderne conoscenze mediche, nell’intento di arrivare  alla più completa riabilitazione possibile  della persona.

Dal 2019 la Scuola verrà ospitata presso l’Ospedale di Riabilitazione San Raffaele Arcangelo dei Fatebenefratelli della Provincia Lombardo Veneta, un’importante partnership che permetterà una crescita di entrambi i partner allo scopo finale di fornire anche ai nostri pazienti la miglior cura possibile.

 

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In questo articolo approfondiamo la missione della Pain School mediante un’intervista con uno dei suoi fondatori ed attuale direttore, il dottor Roberto Casale.

 

Che cos’è il dolore?

Come afferma il dottor Casale «Il dolore è, per cosi dire, patrimonio comune ad ognuno di noi ed è presente in una serie quasi totale di malattie: dalle reumatologiche ai traumi, alla ginecologia, alla neurologia, per non parlare dei dolori post-chirurgici e quindi alla chirurgia. In pratica non ci sono specialità mediche in cui il dolore e il dolore cronico non compaiano.»

Quando, però, il dolore si intensifica e diventa debilitante per la vita quotidiana dell’individuo, si parla, allora, di dolore cronico: «Il dolore cronico è una malattia invalidante che, al contrario di quanto si pensava, non è semplicemente un dolore acuto che dura per sempre ma, appunto, una malattia con dei meccanismi di generazione/mantenimento che sono assai diversi da quelli del dolore acuto.»

 

La Pain School: trattare il dolore in maniera etica

L’obiettivo della Pain School è quello di fornire un costante aggiornamento ed allineamento alle più moderne conoscenze scientifiche, in modo da fornire alla persona con dolore cronico  quanto di meglio può offrire la tecnologia e il progresso, ma in maniera etica. Ciò significa «stabilire linee di diagnostica e trattamento “condivise” da tutti gli specialisti», spiega il dottor Casale, «e di insegnare un linguaggio comune che consenta agli esperti di intervenire al meglio e ai pazienti di avere il miglior trattamento possibile».

La Pain School si impegna, quindi, ad insegnare attraverso la medicina del dolore il rispetto della vita e della dignità umana.

 

L’importanza della formazione per la Pain School

Per fornire le cure più adeguate ai pazienti è fondamentale rimanere costantemente aggiornati sulle nuove tecniche e terapie. La formazione dei medici è centrale, affinché sappiano riconoscere, diagnosticare e trattare correttamente il dolore, nel rispetto della persona colpita da un dolore acuto o cronico. La Pain School «forma dei super specialisti in grado di diagnosticare e trattare secondo le più moderne acquisizioni il dolore cronico. Ricordo che il dolore cronico come tale non è più legato alla patologia che lo può aver generato e che il trattamento della malattia di base quindi può non influenzarlo e rimanere dopo che ogni processo riparativo si è concluso. Faccio l’esempio del dolore cronico post operatorio: la ferita guarisce ma il dolore diventa cronico».

 

La partnership con l’Ordine dei Fatebenefratelli

Da quest’anno la Pain School sarà ospitata presso l’Ospedale di Riabilitazione San Raffaele Arcangelo IRCCS – Fatebenefratelli di Venezia, una partnership significativa per l’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio che, come afferma Roberto Casale, fornirà un «supporto prezioso di conoscenze e un ambiente in cui il malato non è un numero ma è una persona sofferente. L’aspetto bio-psico-sociale è infatti uno degli elementi cardine di questa scuola».

La missione che sarà realizzata non sarà più solo “divinum est sedare dolorem”, ma soprattutto «riabilitare queste persone affinché possano condurre una vita normale».

 

Il panorama europeo

La Pain School è una realtà innovativa. Come ci racconta il dottor Roberto Casale, infatti, «in Europa non esiste una specialità in medicina del dolore, se non in rare eccezioni, e come detto la terapia del dolore è parcellizzata tra molte specialità, ad esempio l’anestesia, la reumatologia e la neurologia nonché la riabilitazione. Questo è anche il motivo della importanza della nostra scuola che si colloca in un circuito europeo di scuole collegate a EFIC, la società scientifica che si occupa di dolore (Società Europea del Dolore)».

 

La Pain School e i disturbi di coscienza

La condotta etica della Pain School riguarda anche il tema dei pazienti con disturbi di coscienza, che si trovano cioè, in uno stato vegetativo.

In questi casi il trattamento del dolore è un tema più delicato poiché sussiste «un problema etico enorme legato non solo alla sofferenza nei pazienti in stato vegetativo, ma anche ai pazienti con demenza e ai bimbi in età pre-verbale. Un problema davvero enorme che interessa ad esempio il riabilitatore quando deve prendere decisioni senza avere indicazioni da parte dell’ammalato». Utilizzando la similitudine del dottor Casale, «il dolore è come l’amore: se non viene espresso a parole o ad atti è incomunicabile».

 

Grazie alla collaborazione tra la Pain School e l’Ospedale di Riabilitazione San Raffaele Arcangelo dell’Ordine dei Fatebenefratelli, ai pazienti potrà essere garantita assistenza e cure sempre più innovative e rispettose della loro persona e della loro dignità, poiché la «sofferenza non è mai solo fisica, ma coinvolge anche esperienze emozionali ed affettive» come dichiara esplicitamente EFIC in accordo con il WHO, l’organizzazione mondiale della sanità.

 

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