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Il 6 febbraio ricorre la Giornata Mondiale della Fratellanza Umana un evento di profonda importanza che invita ciascuno di noi alla riflessione.
In questo contesto ci troviamo a esplorare i discorsi di Pace pronunciati dal Santo Padre, Papa Francesco: un leader spirituale che ha intrapreso con fermezza il cammino della promozione della fraternità, dell'unità e della comprensione tra le diverse comunità del nostro mondo.
Con le sue parole Papa Francesco guida tutti i Fedeli verso una maggiore consapevolezza della nostra responsabilità collettiva nella costruzione di un mondo che si basa sull'accoglienza e Ospitalità, valori fondanti anche del nostro Ordine Ospedaliero Fatebenefratelli.
Papa Francesco ha più volte sottolineato nei suoi discorsi l'importanza della fratellanza universale, un concetto che trascende le barriere culturali, religiose e sociali. Il Pontefice ci invita a riconoscere la nostra umanità come elemento comune abbracciando la diversità e concependola come un dono e un arricchimento, piuttosto che un motivo di divisione.
Nell'Enciclica "Fratelli Tutti" scrive:
La fraternità ha qualcosa di positivo da offrire alla libertà e all’uguaglianza. Che cosa accade senza la fraternità consapevolmente coltivata, senza una volontà politica di fraternità, tradotta in un’educazione alla fraternità, al dialogo, alla scoperta della reciprocità e del mutuo arricchimento come valori? Succede che la libertà si restringe, risultando così piuttosto una condizione di solitudine, di pura autonomia per appartenere a qualcuno o a qualcosa, o solo per possedere e godere. Questo non esaurisce affatto la ricchezza della libertà, che è orientata soprattutto all’amore.
In un mondo spesso segnato da disuguaglianze, risulta importante quindi coltivare la comprensione reciproca: costruire ponti anziché muri, promuovendo un dialogo aperto e rispettoso tra le fedi e le culture.
La Pace e la Fratellanza non possono essere limitate a discorsi retorici, bensì è necessario declinare i pensieri e le buone intenzioni in azioni concrete. Come farlo nel nostro quotidiano? Nel discorso di Papa Francesco del 10 giugno 2023 si possono trarre esempi di valore.
Per questo la fraternità non ha bisogno di teorie, ma di gesti concreti e di scelte condivise che la rendano cultura di Pace. La domanda da porci non è dunque che cosa la società e il mondo possono darmi, ma che cosa posso dare io ai miei fratelli e alle mie sorelle. Tornando a casa, pensiamo a quale gesto concreto di fraternità fare: riconciliarci in famiglia, con gli amici o con i vicini, pregare per chi ci ha ferito, riconoscere e aiutare chi è nel bisogno, portare una parola di pace a scuola, in università o nella vita sociale, ungere di prossimità qualcuno che si sente solo...
Si riconosce così l'importanza di evitare il diverbio e il conflitto nelle relazioni quotidiane. Ognuno di noi dovrebbe concepirsi come fratello e non come figlio unico, impegnandosi a tenere la mano all'altro nel momento del bisogno, sotto l'esempio del buon samaritano.
Avere custodia e rispetto del creato è un'altra espressione della Fraternità intesa come la nostra "casa comune". Ognuno di noi rappresenta una piccola parte, ma pur sempre importante, che costituisce la comunità interna. Come singoli e come comunità abbiamo quindi la responsabilità condivisa di preservare l'ambiente per le generazioni future.
Solo rispettando la Terra potremmo avere anche cura e Fratellanza verso il Prossimo, evitando che si inaspriscano disuguaglianze e vulnerabilità già presenti.
Credere che l’altro sia fratello, dire all’altro “fratello” non è una parola vuota, ma la cosa più concreta che ciascuno di noi può fare. Significa infatti emanciparsi dalla povertà di credersi al mondo come figli unici. Significa, al tempo stesso, scegliere di superare la logica dei soci, che stanno insieme solo per interesse, sapendo anche andare oltre i limiti dei vincoli di sangue o etnici, che riconoscono solo il simile e negano il diverso.
Da questi discorsi emerge chiaramente l'importanza della Fraternità per avere Ospitalità e Rispetto reciproco nei confronti degli altri individui e delle generazioni future. Come sottolinea in altri suoi discorsi sulla Fratellanza, viviamo tutti sotto allo stesso cielo ed è nostro compito avere cura del Creato e delle nostre relazioni interpersonali.
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