Il 2 febbraio ricorre la Giornata Mondiale della Vita Consacrata. Per l'occasione abbiamo intervistato Fra Jakobus Janci, formatore della comunità dal Noviziato, al fine di avere il suo contributo e ascoltare il suo pensiero in merito alla Vita Consacrata.
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In qualità di formatore della comunità dal noviziato, quali sono le principali sfide e le maggiori soddisfazioni che incontra nell’accompagnare i giovani nel loro cammino di fede?
"La nostra scelta di essere per loro animatori e accompagnatori nel cammino di fede, allora, si alimenta dell'intenzione educativa di farci fratelli maggiori. Il nostro compito è infatti quello di accompagnare i giovani nelle loro intuizioni e nei loro modi di rapportarsi e di comprendere la gerarchia dei valori." introduce Fra Jakobus Janci.
"Viene data grande importanza all'incontro con fratelli maggiori che potrebbero essere esemplari per le loro scelte di vita e la disponibilità all'accompagnamento. L'arte di seguire il cammino spirituale richiede di saper valutare il livello a cui si muove l'esperienza spirituale del giovane, di riconoscere le difficoltà che il ragazzo affronta e quindi di aiutarlo. L'accompagnamento dei giovani ci mette sulla via della conversione; richiede un nuovo modo di vivere nella comunità Fatebenefratelli, un modo più coerente, più personale, più aperto, più evangelico." continua.
Potrebbe raccontarci come e stata la sua chiamata alla vita consacrata e cosa l’ha ispirato a unirsi ai Fatebenefratelli?
"Sono cresciuto in una famiglia dove tutti pregavano ogni giorno e frequentava regolarmente la messa domenicale. Fin da giovane, attraverso i miei genitori e i miei nonni, ho assorbito il vero spirito cattolico. Nella mia famiglia si valorizzano i valori religiosi e i bisognosi venivano sempre aiutati. Ho sempre desiderato diventare prete o monaco." confida.
"Dopo aver studiato teologia, ho visto la necessità di essere presente nel mondo e aiutare le persone. Quindi ho voluto unire le due cose (esperienza di fede e lavoro sociale). Cercavo dove poterlo realizzare e saputo del Fatebenefratelli ho inviato una lettera al Provinciale austriaco e tutto è iniziato velocemente."
"Attraverso la formazione ho conosciuto meglio le mie possibilità e ho sempre cercato di rispondere positivamente alla chiamata laddove c'era bisogno di me. La mia strada è: «Ho due mani sane e voglio usarle per aiutare i bisognosi e chi è con me, in qualsiasi modo. Riconoscere Dio e seguirlo, come fece San Giovanni di Dio!». E così è fino ad ora." conclude il Frate.
"L'importanza della vita religiosa oggi è un grande bisogno di uno stile di vita spirituale. Vivere una vita spirituale o consacrata significa presenza in spirito e ospitalità tra le persone che cercano lo spirituale. Mostra loro ospitalità, fede e rafforza la loro fiducia. Essere immagine viva di Gesù misericordioso che ci chiama alla fraternità e all'amore per il Prossimo." spiega Fra Jakobus Janci.
Abbiamo infine chiesto lui come si sviluppa il processo di formazione nel Noviziato Europeo e quali aspetti della spiritualità dei Fatebenefratelli vengono enfatizzati.
"Il Noviziato europeo ha lo scopo di promuovere lo sviluppo olistico e armonico di tutti coloro che ne fanno parte, affinché possano vivere, sperimentare e discernere in un clima di serenità, la propria Vocazione alla sequela di Cristo." dettaglia.
"L'esperienza del Noviziato europeo permette di sperimentare la propria Fede in Dio, come risposta personale di amore verso il Signore, ma raggiunta in comunità insieme con i Confratelli dell'Ordine. Per attingere pienamente alla propria Vocazione, il Noviziato cerca di rispondere all’amore misericordioso del Padre attraverso un'insieme di azioni."
Aspetti della spiritualità dei Fatebenefratelli e Ospitalità: Comunità di fede e di preghiera, Comunità di amore fraterno, Comunità di servizio apostolico, Formazione permanente.
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