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HIV e AIDS: quali sono le differenze?

1 dicembre 2022

L’AIDS (sindrome da immunodeficienza acquisita) è una malattia infettiva derivante dal virus HIV che riduce le difese immunitarie dell’organismo.

Dalla scoperta dell’epidemia, tra il 1981 ed il 1982, ad oggi, in Italia, sono stati segnalati 71.591 casi di AIDS, di cui oltre 46 mila deceduti fino al 2018. Nel 2020, sono state effettuate 1.303 nuove diagnosi di infezione da Hiv pari a 2,2 nuovi casi per 100.000 residenti; e 352 i nuovi casi di Aids, pari a un’incidenza di 0,7 nuovi casi per 100.000 residenti. L’incidenza più elevata di nuove diagnosi si riscontra nella fascia di età 25-29 anni.

Continua a leggere per saperne di più.

 

AIDS e HIV: differenze

 

L'HIV (Human Immunodeficiency Virus) è un virus che attacca e distrugge una tipologia di globuli bianchi, i linfociti T CD4, responsabili della risposta immunitaria dell’organismo.

L'infezione da HIV può restare asintomatica (latenza clinica) oppure si rivela attraverso gli effetti che provoca sul sistema immunitario: è possibile vivere per anni senza alcun sintomo e accorgersi del contagio solo al manifestarsi di una malattia opportunistica. Sottoporsi al test HIV è, quindi, l'unico modo di scoprire l'infezione.

L'AIDS (Acquired Immune Deficiency Sindrome) viene identifico come lo stadio clinico avanzato dell'infezione da HIV. Si manifesta quando le cellule T CD4 del sistema immunitario calano drasticamente e l’organismo perde la sua capacità di combattere anche le infezioni più banali (definite infezioni/malattie opportunistiche).

 

La trasmissione del virus

L’HIV-AIDS si trasmette attraverso la condivisione dei seguenti liquidi biologici di persone affette con HIV tramite:

  • sangue e suoi derivati;
  • sperma e secrezioni vaginali;
  • latte materno.

Le vie di trasmissione sono:

  • sessuale: attraverso rapporti etero o omosessuali non protetti da un efficace metodo di prevenzione;
  • ematica: scambio di siringhe o condivisione di strumenti per l'uso di sostanze psicoattive e trasfusioni di sangue contaminato;
  • verticale: da madre a neonato durante la gravidanza, al momento del parto e, più raramente, attraverso l’allattamento al seno.

Come non si trasmette il virus?

  • attraverso saliva, lacrime, sudore, urine, punture di zanzare
  • condividendo le stesse stoviglie, bagni, palestre, piscine e altri luoghi di convivenza
  • carezze e baci.

Diagnosi, Prevenzione e Trattamenti

La diagnosi di infezione da HIV può essere formulata a seguito di un prelievo ematico su cui viene eseguito uno specifico test di biologia molecolare, al fine di trovare gli anticorpi anti-HIV.

Sono disponibili anche test rapidi che possono essere effettuati su sangue o saliva. Qualora quest’ultimo test risultasse dubbio o positivo, sarà necessaria una conferma con prelievo ematico. A tal proposito si specifica che esiste un “periodo finestra”, nei primi mesi dopo l’esposizione, in cui il virus non è ancora rilevabile ma si è malati in forma ancora asintomatica e, pertanto, già contagiosi.

Attualmente non esistono cure definitive per eradicare l’infezione e guarire dalla malattia. Sono disponibili terapie antiretrovirali che bloccano la replicazione del virus, parallelamente, la progressione della malattia rallenta.

Sebbene non siano disponibili cure e trattamenti preventivi, è possibile prevenire l'infezione da HIV assumendo semplici e buone norme comportamentali contro il rischio di contagio, primo fra tutti avere rapporti sessuali sicuri; in ambito medico, è fondamentale l’utilizzo di siringhe e strumenti di trasfusione sterilizzati e monouso.

 

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