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Radiologia e sviluppi futuri: la parola al nostro Professionista

In occasione della Giornata Mondiale della Radiologia abbiamo intervistato il Dottor Massimo Ballarin, Radiologo presso l'Ospedale San Raffaele Arcangelo per saperne di più sulla Radiologia e sugli sviluppi futuri.

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Ruolo e responsabilità del radiologo

Il Radiologo è prima un Medico: questo significa che porta con sé la necessità della conoscenza clinica per poter svolgere la sua professione.

Se l’interpretazione dell’imaging alla base della sua professione risultasse disgiunta da un'attenta valutazione clinica e terapeutica perderebbe la valenza diagnostica risultando l’atto radiologico non un’estensione della semeiotica clinica valorizzata ed ampliata da supporti tecnologici ma solo un raccoglitore di immagini un album fotografico diventando il Radiologo, come spesso una volta all’alba dell’era radiologica veniva ironicamente soprannominato ,"un eccellente fotografo".

"Un Radiologo sa che la sua specializzazione è nata dalla tecnica ed esiste grazie alla tecnica. È consapevole che la sua specializzazione è indispensabile per la sua attività diagnostica a differenza di tutte le altre discipline mediche (tranne l’Anestesia e Rianimazione e la Medicina Nucleare) per la pericolosità dell’energia emessa dalle diverse forme di radiazioni ionizzanti usate nelle apparecchiature radiologiche. È conscio che l’evoluzione scientifica e tecnologica sono costantemente soggette a cambiamenti che influenzano la realtà clinica e terapeutica.spiega il Radiologo.

Sa inoltre che è tenuto alla diligenza specifica e pertanto non può limitarsi ad una “mera formale lettura degli esiti dell’esame diagnostico effettuato”; al contrario se queste risultanze lo suggeriscono deve attivarsi per un approfondimento della situazione ed anche prospettare al paziente le necessità o l’esigenza di sottoporsi ad ulteriori e più adeguati esami.

Spesso l’esito di un esame diagnostico viene percepito come frutto di una apparecchiatura e non invece condizionato dalla perizia di un medico che ne raccoglie l’anamnesi valuta l’appropriatezza dell’indagine e ne interpreta le immagini correlandole alla sintomatologia.

 

I più recenti progressi della radiologia 

La produzione direttamente digitale delle immagini radiologiche può essere considerata uno dei più grandi progressi tecnologici degli ultimi anni nell’imaging medico che ha contribuito all’evoluzione del tradizionale concetto di “Radiologia" nel più ampio di “Diagnostica per immagini.

I professionisti del settore hanno rapidamente apprezzato come le immagini digitali possano essere facilmente acquisite, elaborate, valutate ed archiviate e successivamente condivise attraverso una rete informatica contribuendo alla nascita dei primi sistemi informativi radiologici integrati per la gestione delle immagini (RIS/PACS).

"Le possibilità offerte da questi sistemi sono molteplici soprattutto nell’ambito delle opportunità offerte dal post-processing, con cui migliora l’interpretazione delle immagini, l’implementazione delle possibilità terapeutiche e più in generale gli approcci alla terapia chirurgia e riabilitativa.spiega il Dottore.

Il clinico può visualizzare l’immagine ottenuta dal paziente su workstation dedicate semplificando il tradizionale workflow che porta alla stesura del referto ed all’archiviazione solo dopo pochi minuti dalla fine dell’esecuzione dell’indagine. Le immagini non sono più conservate in forma di pellicola radiografiche ma vengono memorizzate in archivi digitali permettendone la condivisione tra le diverse postazioni e la visualizzazione, anche simultanea, in siti distanti.

"Infine, il paziente può ottenere le immagini radiologiche in supporti come CD o DVD o vederle confluire nel proprio fascicolo sanitario elettronico rendendone semplice la consultazione ovunque necessiti di cure." continua.

 

L'evoluzione della radiologia grazie all'AI e alla digital transformation 

Il termine «intelligenza artificiale» (AI) si riferisce alla capacità della tecnologia, principalmente dei computer, di simulare l'intelligenza umana. Il campo medico può trarre grandi vantaggi dall'uso dell'intelligenza artificiale.

Una delle aree chiave in cui l'intelligenza artificiale viene applicata nel campo medico è l'analisi dell’imaging radiologico, come radiografie, scansioni TC e risonanza magnetica.

"Possiamo addestrare algoritmi di intelligenza artificiale per analizzare queste immagini e identificare schemi e anomalie che potrebbero non apparire immediatamente a un osservatore umano."

Ciò può contribuire a migliorare l'accuratezza delle diagnosi e a ridurre il rischio di errori. Oltre all'analisi e all'interpretazione delle immagini, l'intelligenza artificiale viene utilizzata anche per migliorare l'efficienza dei processi di imaging medico.

"Ad esempio, gli algoritmi di intelligenza artificiale possono essere utilizzati per automatizzare la pianificazione degli studi di imaging e ottimizzare l'uso delle apparecchiature di imaging. Sebbene si preveda che l'intelligenza artificiale (IA) abbia un impatto significativo sulla radiologia, è improbabile che sostituirà completamente la necessità dei radiologi." dettaglia il Dottore.

Gli algoritmi di intelligenza artificiale possano essere addestrati per analizzare immagini mediche e identificare modelli e anomalie, non possono fornire lo stesso livello di esperienza e giudizio di un radiologo esperto. Si prevede che l'intelligenza artificiale verrà utilizzata per aumentare le capacità dei radiologi anziché sostituirle.

"Ad esempio, gli algoritmi di intelligenza artificiale possono essere utilizzati per aiutare nell'interpretazione delle immagini mediche e generare un elenco di possibili diagnosi. Tuttavia, spetterà comunque al radiologo rivedere e interpretare le immagini ed effettuare una diagnosi definitiva." prosegue.

In futuro, i radiologi continueranno probabilmente a svolgere un ruolo fondamentale nel sistema sanitario, lavorando a fianco dell'intelligenza artificiale per fornire la migliore assistenza possibile ai pazienti. Tuttavia, il ruolo dei radiologi può evolversi.

"C’è molta paura intorno all’IA e al suo futuro impatto sulla medicina. Ci sono molti indicatori che suggeriscono che l’IA rivoluzionerà completamente il mondo della sanità. Con i progressi negli algoritmi di deep learning e nell’IA ristretta, c’è un fermento intorno al campo medico dell’imaging, che ha messo molti radiologi nel panico sulla possibilità che il deep learning il machine learning e l’IA, in generale, sostituiranno i radiologi in futuro e che forse tutto ciò che i radiologi finiranno per fare sarà solo guardare le immagini." ci spiega Massimo Ballarin.

"Si tratta però solo di una paura. Come paragone, potremmo considerare quello di un aereo che va con il pilota automatico. Questa innovazione non ha certamente sostituito i piloti, ma li ha assistiti nei loro compiti. Quando un aereo sta volando su una rotta molto lunga, è fantastico poter inserire il pilota automatico, tuttavia, non si rileva molto utile quando è richiesto un giudizio rapido. Quindi, la combinazione di tecnologia e uomo è sicuramente vincente, e sarà lo stesso caso anche nell’assistenza sanitaria."

Mentre può essere vero che l’IA non sostituirà i radiologi, va detto che i radiologi che usano l’IA sostituiranno certamente quelli che non lo fanno.

 

Le misure adottate per la sicurezza dei pazienti 

Sin dal dicembre del 1895, data dell’annuncio da parte di Röntgen della scoperta dei raggi X e delle tecniche radiologiche associate al loro uso, questi sono diventati strumenti sempre più essenziali nella diagnosi e nell’assistenza alla persona.

La crescente utilità delle metodiche di diagnostica per immagini ha portato allo sviluppo di tecniche non basate sulle radiazioni ionizzanti (es. ultrasuoni e risonanza magnetica) e quelle di radiologia interventistica sono diventate di uso comune. I benefici per le persone assistite derivanti da queste metodiche di indagine e trattamento sono stati incommensurabili.

"Tuttavia, sarebbe poco saggio ritenere che nessun danno possa derivare dall’uso di metodiche di diagnostica per immagini o da procedure di radiologia. Così come in tutte le aree della medicina, non si può garantire la certezza di un beneficio incondizionato, occorre quindi esercitare costantemente un’analisi accurata dei relativi rischi e benefici."

"TSRM e Radiologi sono formati nell’ambito delle metodiche di diagnostica per immagini a cui stiamo facendo riferimento. Nel corso della loro formazione viene posta grande attenzione all’uso ottimale della diagnostica per immagini a beneficio delle persone assistite, oltre che alla consapevolezza dei potenziali rischi derivanti dall’uso delle radiazioni ionizzanti, compresa la necessità di minimizzare la probabilità di un danno derivato da un loro uso inappropriato o eccessivo." ci spiega il Radiologo.

La protezione dalle radiazioni ionizzanti è un aspetto chiave per garantire la sicurezza delle persone assistite nell’ambito della radiologia diagnostica e interventistica. I tre principi fondamentali della radioprotezione sono i seguenti. 

1. La giustificazione

L’obiettivo principale delle esposizioni alle radiazioni ionizzanti in ambito medico è quello di apportare il maggior beneficio possibile con il minor danno alla persona assistita. La responsabilità della giustificazione all’uso di una particolare procedura ricade sui medici specialisti di riferimento (ICRP 103).

Per sostenere la prescrizione e il processo di giustificazione delle procedure radiologiche, la EU-BSS richiede che in tutti gli Stati membri UE vengano messe a disposizione dei prescriventi linee guida per la diagnostica per immagini che contemplino le dosi di esposizione a radiazioni ionizzanti.

 

2. L’ottimizzazione

La Commissione Internazionale per la Protezione in Radiologia (ndt. International Commission on Radiological Protection - ICRP 2) definisce la Ottimizzazione di una procedura che espone a radiazioni ionizzanti come la “capacità di utilizzare la minor quantità di dose radiante possibile rapportata al fine che si è definito di perseguire”, (ALARA), tenendo in considerazione fattori economici e sociali.

A sostegno del processo di ottimizzazione, la EU-BSS prevede la creazione, la revisione regolare e l’uso di Livelli Diagnostici di Riferimento (Dose Reference Levels - DRL) per tutti gli Stati membri UE. La ESR e la EFRS sostengono i DRL europei e hanno preso parte a numerosi progetti in questo ambito, fra cui un progetto sull’imaging pediatrico, il progetto “PiDRL”7,8, che ha fissato i Livelli Diagnostici di Riferimento dipendenti da età e peso per le più comuni procedure pediatriche. Attualmente la maggioranza dei Livelli Diagnostici di Riferimento sono basati su regioni anatomiche o parti del corpo da esaminare. 

Le apparecchiature per radiologia interventistica e tomografia computerizzata, installate dopo l’entrata in vigore del D.Lgs. 101/2020, “devono essere munite di un dispositivo che informi il medico specialista, al termine della procedura, sui parametri utili alla valutazione della dose al paziente” (art.163 comma 16), “di sistemi di ottimizzazione della dose” (art. 163 comma 17) e comprese le apparecchiature radiologiche utilizzate per la “radiodiagnostica specialistica dovranno essere in grado di trasferire le informazioni i cui ai commi 15 (quantità di radiazioni durante la procedura) e 16 “nella registrazione dell’esame” (art. 163 comma 18).

Vengono indicati i parametri da archiviare per le specifiche tipologie di apparecchiature e esami radiologici, compresa le attività radiologiche complementari all’esercizio clinico (Allegato XXIX Registrazione dei dati). Attenzione alla qualità e sicurezza delle apparecchiature viene ribadita nel D.Lgs 101/2020 con l’indicazione di tenere sotto stretta sorveglianza le attrezzature radiologiche da parte delle Regioni e Provincie autonome con programmi di ispezione (art. 163 comma 1). 

Particolare rilevanza viene data alla formazione e aggiornamento delle figure professionali coinvolte nelle attività radiologiche specificamente per quanto riguarda la radioprotezione (art. 162).

3. la limitazione delle dosi al minimo ragionevolmente ottenibile (ndt. As Low As Reasonably Achievable - ALARA) (ICRP103).

 

Innovazioni e sviluppo futuri per la radiologia

L’intelligenza artificiale e le sue applicazioni pratiche sarà uno delle innovazioni tecnologiche che avrà un grosso impatto nel campo dell’imaging radiologico.

Altro ambito di sempre maggiore interesse sono le procedure di radiologia Interventistica. Oggi è possibile curare in modo poco invasivo molte patologie. Tali attività pertanto necessitano di una ampia diffusione e organizzazione pratica con l’ambizione e l’obiettivo di ridurre l’invasività delle procedure terapeutiche, con un grande impatto sul benessere dei pazienti, ma anche sulla salute delle casse pubbliche, riducendo degenze, complicanze, costi, e permettendo interventi salvavita e terapie mediche mirate al target.

Fin dalla sua nascita, il principale obiettivo della Radiologia Interventistica è sempre stato lo sviluppo e l’impiego di tecniche alternative ai “tagli” chirurgici, meno invasive rispetto alle tecniche standard, ma capaci di produrre analoghi risultati clinici.

Rientra dunque a pieno titolo nell’ambito delle discipline mediche d’avanguardia, che appoggiano in gran parte le loro fondamenta sui concetti di mini-invasività e razionalizzazione delle risorse. In senso più generale la Radiologia Interventistica vuole riempire il gap esistente fra i progressi nella diagnostica per immagini (capace di anticipare sempre più l’insorgenza del processo patologico, definendone con sempre maggiore precisione gli elementi essenziali) e l’evoluzione delle terapie disponibili più diffuse, sostanzialmente rappresentate ancora dallo stesso standard: la chirurgia.

La Radiologia Interventistica (RI) non si propone di sostituire la chirurgia, ma di affiancarla nell’ambito dei più moderni processi “multidisciplinari” di terapia, proponendosi come valida alternativa quando le tecniche mini-invasive dimostrano un chiaro vantaggio, incrementando in questo modo l’offerta terapeutica:

  • quando l’intervento classico comporta rischi superiori per le condizioni di salute o l’età del paziente 
  • quando le tecniche tradizionali non arrivano ad intervenire per mancanza di strumenti e tecnologie 
  • quando con minore invasività, le tecniche di RI, siano in grado di produrre uguali risultati.

Il nostro servizio all'Ospedale San Raffaele Arcangelo propone un’ampia offerta radiologica.

 

  • Ecografica: addominale, collo, parti molli, articolare, eco-doppler dei vasi del collo.
  • Radiografia: tradizionale, torace, scheletrica.
  • Tac: cerebrale senza e con MDC, massiccio facciale senza e con mdc; rocche e mastoidi senza e con MDC; collo senza e con MDC; torace senza e con MDC; Torace HRCT; addome senza e con MDC; pelvi senza e con MDC; studio angiografico dei vasi del collo dei vasi addominali e degli arti inferiori; colonna vertebrale senza e con MDC; articolazioni e dei segmenti ossei.

 

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