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Sindrome di Asperger: la parola alla Dottoressa Ricciardi

18 febbraio 2023

In occasione della Giornata Mondiale della Sindrome di Asperger abbiamo intervistato la Dottoressa Fiorenza Ricciardi, coordinatrice dell’Equipe del Polo Zero-17, un progetto nato con l’obiettivo di offrire alle famiglie, ai bambini e ai ragazzi un approccio multidisciplinare e di presa in carico familiare rispetto alle difficoltà dello sviluppo infantile. 

 

Sindrome Asperger: cos'è e quali sono le differenze con l'autismo

L’attuale sistema di classificazione diagnostica, il DSM 5, ha incluso la Sindrome di Asperger all’interno della grande categoria dei Disturbi dello spettro autistico, rimuovendo la presentazione della sindrome in una categoria diagnostica separata.

"Il quadro diagnostico della Sindrome di Asperger (AS) condivide con il disturbo autistico i sintomi nell’ambito dell’interazione sociale e dei comportamenti e interessi ripetitivi e ristretti." spiega la Dottoressa.

"Si differenzia dal disturbo autistico poiché che nella Sindrome di Asperger non vi è un ritardo clinicamente significativo nello sviluppo cognitivo, nel linguaggio, nel comportamento adattivo e nella curiosità verso l’ambiente." continua.

 

I sintomi della Sindrome Asperger

Alcuni sintomi tipici della sindrome di Asperger riguardano:

  • il linguaggio,
  • i rapporti sociali,
  • la comunicazione,
  • le capacità motorie,
  • il comportamento,
  • gli interessi quotidiani.

Ci sono allora i comportamenti ricorrenti in un soggetto affetto dalla sindrome di Asperger?

"Le prime manifestazioni compaiono a circa 2-3 anni, ma di solito ci si accorge di queste solo quando il bambino va a scuola e comincia a rapportarsi quotidianamente con i coetanei e con gli insegnanti." sottolinea la Dottoressa Ricciardi.

"Coloro che sono affetti da sindrome di Asperger mostrano difficoltà ad avvalersi della comunicazione non-verbale, fatta di contatti visivi con chi si sta parlando, di gesti e di posture particolari." approfondisce.

"Inoltre, sembrano disinteressati a stringere rapporti di amicizia o di affetto con i coetanei. La sindrome di Asperger, inoltre, influenza notevolmente il linguaggio parlato: chi ne soffre può avere un tono di voce monotono, si esprime in modo pedante e interpreta alla lettera ciò che gli viene detto, senza distinguere frasi sarcastiche, ironiche e modi di dire." dettaglia la Dottoressa.

"Chi soffre di sindrome di Asperger si distingue per una gestualità e per dei comportamenti ripetitivi, stereotipati. Inoltre, come accade per altri disturbi dello spettro autistico, anche chi è Asperger può sviluppare interessi quasi maniacali, un forte attaccamento, per certi argomenti o certi oggetti, tanto che vi dedica gran parte del proprio tempo."

"Chi è affetto da disturbi dello spettro autistico è, molto spesso, goffo e poco coordinato nei movimenti: difatti, le capacità motorie non sono al pari di quelle di altri coetanei." conclude.

 

La percezione del mondo: bambini con forte sensibilità 

"Un bambino con sindrome di Asperger spesso percepisce il mondo esterno come fonte di angoscia, se ne sente travolto, oppresso, ne vede le minacce che derivano dal caos. " racconta la Dottoressa Ricciardi.

"Cerca quindi conferme e soprattutto stabilità e protezione creandosi un suo circuito di abitudini. Se così non fosse, tenderebbe a sentirsi spaurito, perso, e si farebbe prendere dal panico."

"All’interno di questa visione un po’ minacciosa del mondo esterno, si situano anche le persone che lo abitano, inclusa la cerchia familiare. Un bambino o un adolescente con sindrome di Asperger possono, tuttavia, tranquillamente avere rapporti sociali se aiutati a comprendere meglio come relazionarsi in modo simpatetico con gli altri." sottolinea.  


La diagnosi della Sindrome Asperger: i test da percorrere

Rispetto ad altri disturbi dello spettro autistico, la sindrome di Asperger può essere diagnosticata con minore tempestività, perché non comporta ritardi nello sviluppo cognitivo, sebbene i bimbi che la presentino tendano a parlare più tardi degli altri e a stare per conto loro.

"Ma poiché i bambini con sindrome di Asperger possono differire, nelle loro manifestazioni della sindrome, in modo spiccato gli uni dagli altri, e poiché le differenze tra loro e i coetanei possono essere più o meno marcate, è difficile arrivare ad una diagnosi in tempi davvero precoci." spiega la Dottoressa.

"Normalmente la diagnosi nei bambini viene realizzata tra i quattro e gli undici anni e richiede, a parte una valutazione neurologica e genetica, diversi test che includono un’analisi comportamentale, verbale e di autonomia verso l’apprendimento delle competenze della vita quotidiana."

"Per poter realizzare una diagnosi della sindrome di Asperger, bisognerà realizzare diversi test che coinvolgono analisi cliniche e comportamentali del paziente. I test clinici e comportamentali sono pensati soprattutto per i bambini, per poter studiare le interazioni, inclinazioni e comportamenti e approfondire anche appunto la parte fisica e neurologica." dettaglia la Dottoressa.

"Ci sono diversi test in fase di sperimentazione che possono aiutare a riconoscere alcuni disturbi dello spettro autistico, ma attualmente i test più efficaci per valutare lo spettro autistico sono l'ASRS, il CARS2, l'ADOS." conclude.

 

Il supporto dell'Ospedale Sacra Famiglia

Non si può guarire dalla sindrome di Asperger, ma si può ricorrere a diversi tipi di terapia per migliorare la vita sociale dell’individuo.

Avvalendosi di una terapia cognitivo comportamentale e, se necessario e a seconda del caso, con una terapia farmacologica, è possibile migliorare la qualità della vita dei bambini.

"Il compito del terapeuta è quello di migliorare le capacità sociali dell'individuo affetto da sindrome di Asperger in modo da riconoscere le convenzioni del linguaggio." racconta la Dottoressa. 

"È importante, inoltre, cercare di superare eventuali ossessioni e manie che possono presentarsi, aiutandolo a cercare un'attività in cui senta a suo agio. È indispensabile coinvolgere i famigliari, gli amici per far comprendere quale sia la maniera migliore per relazionarsi con la persona affetta da sindrome di Asperger."

Alcune delle terapie previste in questi casi sono le seguenti.

  • Terapie cognitivo-comportamentali per la gestione dell’ansia e dei rapporti personali.
  • Terapia ABA (Applied behavioral analysis): l’analisi comportamentale applicata è considerata una delle terapie più efficaci per la gestione della sindrome di Asperger. Consta di programmi che puntano sul supportare i bambini/e Asperger a migliorare le loro abilità sociali (social skills training), nonché quelle linguistiche, usando modalità di rinforzo (lodi e gratificazioni di vario tipo per premiare gli sforzi e confermare i buoni risultati ottenuti) per incoraggiare i comportamenti positivi in modo che diventino degli automatismi.
  • Terapie per il recupero delle abilità sociali, per l’acquisizione delle competenze necessarie a sostenere conversazioni in ambito socio-scolastico e comprenderne le dinamiche.
  • Terapie del linguaggio per imparare a controllare il tono di voce variandolo a seconda del contenuto informativo che si deve comunicare.
  • Psicomotricità per migliorare il controllo del corpo e la coordinazione dei movimenti.
  • Terapia farmacologica all’occorrenza per la gestione di sintomi quali stress, depressione e crisi di ansia.

"All’interno del Polo Zero-17, ci occupiamo di una presa in carico globale, dalla diagnosi al trattamento dei vari disturbi dello sviluppo e proponiamo un approccio integrato delle varie tipologie di trattamento per supportare i bambini con sindrome di Asperger." spiega la Dottoressa Ricciardi.

"La presa in carico è familiare al fine di supportare, anche, i genitori in questo percorso di comprensione dalla diagnosi al trattamento e garantire la conoscenza degli approcci maggiormente adeguati ad affrontare le necessità dei bambini con sindrome di Asperger." conclude.

 

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