La sindrome dell'intestino irritabile (o IBS Irritable Bowel Syndrome), definita anche "colite spastica" o "colon irritabile", è caratterizzata da un fastidio o dolore/gonfiore addominale, che può migliorare dopo l'evacuazione ed è associata ad una variazione della frequenza e/o consistenza delle feci. Abbiamo intervistato la Dietista Tiziana Casati, dell'Ospedale Sacra Famiglia di Erba, per saperne di più.
L’eziopatogenesi evidenzia diverse cause. Riportiamo di seguito le principali.
Ulteriormente, una dieta poco equilibrata può essere fonte dalla quale scaturisce la sindrome. In particolare sotto diversi punti di vista:
Anche le alterazioni del ritmo sonno-veglia e la scarsa attività motoria, sono tra le cause principali dell’insorgenza della sindrome dell'intestino irritabile.
Un'altra sicura causa può essere l'ipersensibilità a qualche alimento, non vere allergie, ma reazioni di basso grado ad alcuni alimenti in grado di produrre la sintomatologia. Queste intolleranze alimentari hanno una sintomatologia molto simili alle allergie, ma con caratteristiche non immunomediate e dose dipendenti.
Il presupposto fondamentale della cura della sindrome dell'intestino irritabile è la personalizzazione di un intervento nutrizionale in base alla severità dei sintomi e al grado di cronicità della sindrome.
Inoltre, è necessario diventare più consapevoli di ciò che si mangia, monitorando i sintomi e la loro intensità all’ingestione dei vari alimenti.
La diagnosi di vere e proprie allergie alle proteine del latte o al glutine e l'intolleranza al lattosio, deve essere effettuata in ambito sanitario specialistico e competente, tramite test specifici e validati.
Le diete di esclusione autogestite, inappropriate e restrittive possono comportare rischi nutrizionali non trascurabili e, nei bambini, scarsa crescita e malnutrizione.
Se si sospetta una reazione indesiderata a seguito dell’ingestione di uno o più alimenti è necessario rivolgersi al proprio medico, che valuterà l’invio allo specialista medico competente. Lo specialista è in grado di valutare quali indagini prescrivere per formulare la diagnosi più corretta.
Si consiglia in genere un’alimentazione variata, con cotture semplici, adottando la “dieta mediterranea”. Inoltre, ogni pasto principale (colazione, pranzo e cena) dovrà contenere tutti i macronutrienti (carboidrati a basso indice glicemico, proteine, grassi) e micronutrienti, (frutta e verdura per sali minerali, vitamine e fibre).
É bene anche seguire alcuni accorgimenti, come:
È di fondamentale importanza imparare a masticare a lungo e bere almeno 1.5 litri di acqua naturale al giorno, preferibilmente lontano dai pasti.
Altri accorgimenti possono essere il consumo di prodotti integrali o altri cereali di farine miste (grano saraceno, kamut, farro, miglio, ecc.); consumare almeno 2 razioni di verdura e altrettanti di frutta al giorno; consumare una razione di latte o latticini al giorno (se necessario senza lattosio).
Allo stesso tempo è bene preferire carni bianche, pesce, legumi decorticati, uova, formaggi freschi, bresaola, come alimenti proteici ed evitare dolci a preparazione industriale, creme, spezie, salse.
La dieta a basso contenuto di FODMAP riduce la frequenza e l’entità dei sintomi della sindrome dell'intestino irritabile: si tratta infatti di molecole e componenti contenuti in diversi alimenti.
Di fatto, sono forme di carboidrati (oligo, disa e monosaccaridi e poliacoli, ossia lattosio, fruttosio, galattani, sorbitolo, mannitolo, isomalto, maltitolo, xilitolo) che possono creare disturbi intestinali come irritabilità. Non si tratta però di intolleranza, piuttosto di mal digestione.
Gli alimenti contenenti FODMAP non dovranno essere eliminati dalla dieta, ma moderati, imparando a conoscere ed individuare quali tra di essi provocano i sintomi di IBS.
Utile la compilazione di un diario alimentare per l’individualizzazione degli alimenti poco tollerati, una volta stilata una lista di questi cibi, con l’aiuto di un nutrizionista, verrà individuata la minima/massima dose e frequenza tollerabile.
Ma quali sono, in generale, gli alimenti ad alto contenuto di FODMAP?
Un team di professionisti è pronto ad accogliere chi è nel bisogno, in pieno spirito di Ospitalità. Se hai delle richieste o vuoi ricevere maggiori informazioni sulle nostre Strutture, entra in contatto con noi al pulsante in basso.
Ci dedichiamo per missione ai malati e ai bisognosi coniugando l’attenzione al corpo e allo spirito nel rispetto della persona e della sua individualità.
Attraverso la promozione delle opere portiamo il Vangelo nel mondo della sofferenza e del dolore affiancando il paziente come professionisti della salute.
Quando si affronta una diagnosi di Alzheimer o di altre forme di demenza, le sfide possono sembrare insormontabili, sia per il paziente che per i suoi familiari...
Il disturbo borderline di personalità è una delle condizioni psicopatologiche più comuni e al contempo più complesse da diagnosticare e trattare. Con il contrib...
La stimolazione cognitiva e la mindfulness sono temi centrali nella ricerca contemporanea sul benessere mentale e sulla prevenzione del declino cognitivo, con u...
Amministrazione Centrale
Via Cavour, 22
20063 Cernusco S/Naviglio (MI)