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Il Disturbo Borderline e Narcisista spiegati dal Dottor Cozzaglio

17 novembre 2022

Dottor CozzaglioTra le varie patologie psichiatriche rientrano anche i Disturbi di Personalità di cui fanno parte il Disturbo Borderline e il Disturbo narcisista i quali impattano sulle emozioni e sulla vita sociale di chi ne è affetto.

Il Dottor Paolo Cozzaglio, Primario di Psichiatria presso il Centro Sant'Ambrogio ci ha spiegato in un'altra intervista cosa sono i Disturbi di Personalità nel dettaglio. In questo articolo approfondiremo invece il Disturbo Borderline e quello Narcista.

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Il Disturbo Borderline: sintomi e manifestazioni

Borderline è un termine che può indicare in senso generale un livello importante di gravità del Disturbo di Personalità.

Come stile di personalità, "borderline" indica propriamente che la sofferenza del paziente tocca principalmente il sentimento di disregolazione emotiva, con fluttuazioni anche rapide o intense dell’umore e della percezione di sé in relazione agli altri.

I sintomi che accompagnano le manifestazioni visibili del Disturbo Borderline di Personalità sono comuni a molti altri stili di personalità. In particolare si verificano con frequenza:

  • gesti autolesivi come tagli, bruciature e graffi;
  • pensieri di morte e suicidari;
  • instabilità emotiva con momenti di perdita del controllo degli impulsi;
  • scatti improvvisi di rabbia o momenti di intensa angoscia e tristezza.

Inoltre, spesso i pazienti che ne soffrono hanno quelli che comunemente sono considerati "scatti di rabbia". Ma da cosa derivano?

Di fatto, il controllo del proprio stato emotivo presuppone la conoscenza di ciò che sentiamo e l'adeguata comprensione delle emozioni e delle intenzioni degli altrui. Le persone che esprimono un Disturbo Borderline di personalità, invece, fanno fatica a discriminare gli stati d’animo propri e altrui avendo così difficoltà a comprendere le emozioni.

Ciò comporta frequenti malintesi nella comunicazione con gli altri, senso di frustrazione e incapacità a controllare la rabbia.

 

 

Sensibilità e comprensione: parole d'ordine nel rapporto con chi soffre di Disturbo Borderdline

 

Il senso indefinito della propria identità e la difficoltà a percepire il legame affettivo con il Prossimo porta i pazienti a non riuscire ad avere relazioni affettive stabili, non contraddittorie.

In alcuni casi si assiste a comportamenti amorosi e sessuali promiscui che indicano il bisogno di affetto dei pazienti o, a volte, costituiscono un equivalente di sintomi autolesionistici.

Ma si può guarire dal Disturbo Borderline?

"La personalità è un aspetto normale che ci definisce in quanto soggetti e come tale non è necessariamente patologica. In questo senso, alcuni tratti della nostra personalità saranno sempre presenti e ci caratterizzano come persona. Tuttavia, la cura è mirata verso un cambiamento che possa rendere meno rigidi e meno sofferenti, quindi più funzionali, i vissuti e i comportamenti di chi soffre di un Disturbo di Personalità." spiega il Dottor Cozzaglio.

Molte risorse – per esempio la sensibilità – che prima venivano vissute dal paziente come uno svantaggio o addirittura un handicap, possono rivelarsi preziose per il soggetto e arricchire la propria identità

La guarigione è quindi nel darsi nuove possibilità evolutive e uscire dalla penosa sensazione di indefinitezza e di mancanza di prospettiva nella vita.

Sensibilità, capacità di ascolto, di comprensione, ma anche di ridefinire i vissuti e i problemi con i pazienti è fondamentale per aiutarli nel loro cammino.

Spesso i pazienti perdono i confini del proprio sé e del rapporto con gli altri: il percorso comunitario può aiutarli a ridefinire i confini dei rapporti interpersonali, ricercando così un maggior senso di stabilità e di coesione, tornando a sperimentare in modo meno estremo e drammatico il proprio mondo emotivo.

 

Disturbo borderline e disturbo narcisista

 

Disturbo Narcisista: dal mito al bisogno dell'altro


Il mito di Narciso racconta dell’innamoramento di un giovinetto per la propria immagine riflessa: una metafora dell’incapacità di vedere l’altro.

Spesso nel gergo comune descriviamo come “narcisista” una persona piena di sé e arrogante, che non si cura degli altri o li manipola. Si tratta di una descrizione vera in diversi casi, ma non completa. Dall'altro lato, infatti, una persona narcisista è un soggetto tendenzialmente depresso e vittimistico, che non trova pace in nessuna relazione e nessun conforto nel rapporto con gli altri.

Chi soffre di un Disturbo Narcisistico di personalità ha in realtà un immenso bisogno dell’altro, ma inconsciamente non sente di potersi affidare o fidare del prossimo: se si lega a qualcuno, questi lo deluderà e l’abbandonerà.

Per questo motivo, spesso il paziente cercherà di piegare l’altro alle sue esigenze, un modo per “avvicinarsi a distanza” all’altro, mantenere il legame affettivo senza legarsi affettivamente. Il profondo senso di solitudine che affligge il paziente narcisista si manifesta anche con la tendenza alla depressione e al rifiuto delle relazioni.

 

Disturbo borderline e disturbo narcisista

 

Relazionarsi con chi soffre di Disturbo Narcisista

"La cura con la psicoterapia è affine ad altri Disturbi di personalità. Per ingaggiare il paziente in una relazione terapeutica occorre comprenderlo nel suo senso profondo di solitudine, al di là delle apparenze. Mantenere un rapporto terapeutico di moderata vicinanza, che sappia rispettare anche l’esigenza di distanza del paziente narcisista, è fondamentale." spiega il Dottor Cozzaglio.

Ma come si comportano questi pazienti nelle relazioni d'amore?

Vi sono essenzialmente due modalità solo apparentemente diverse. La prima modalità è quella di pazienti che non riescono ad avere relazioni stabili e che fuggono dal rapporto nel momento in cui questo diviene intimo e progettuale. La seconda modalità è quella di pazienti che possono apparire premurosi e affascinanti, ma che poi vivono la relazione tutta incentrata sui propri bisogni, con tendenza a incolpare il partner di ciò che non va nel rapporto o possono addirittura divenire maltrattanti.

Anche in questo caso, il supporto di una comunità affiancato a professionisti esperti è fondamentale per riuscire a portare avanti un percorso di guarigione.

 

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