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Fumatori in Italia: i dati aggiornati

24 ottobre 2023

I fumatori in Italia sono ancora una grande fetta della popolazione: il tabagismo è un vizio difficile da riuscire a eliminare. 

Ma quali sono i dati più recenti e come si sta modificando il mercato del fumo in Italia? In questo articolo potrai approfondire:

- Fumatori in Italia, l'incidenza del tabagismo
- Le abitudini dei giovani fumatori in Italia

Il nostro Ordine Ospedaliero si affianca a chi ha bisogno di una supporto nel superare una dipendenza. Un team di Professionisti assiste le persone in ottica olistica, considerando ogni aspetto della vita.

 

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Fumatori in Italia, l'incidenza del tabagismo

La recente indagine condotta dall'ISS con Doxa, pubblicata il 31 maggio 2023 in occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco, evidenzia alcuni dati rilevanti per comprendere il quadro dei fumatori in Italia nell'ultimo anno

Di fatto, sembra essere in calo il numero complessivo di fumatori in Italia, a cui però si associa un aumento del numero di sigarette fumate: la media è di 12,2 sigarette al giorno e un quarto dei fumatori supera le 20.

Ma quanti sono, di fatto, i fumatori in Italia? Secondo l'indagine, il 20,5% della popolazione con età superiore ai 15 anni, pari quindi a 10,5 milioni di persone. Di questi:

  • 25,1% di sesso maschile;
  • 16,3% di sesso femminile.

Osservando uno spaccato geografico, si nota come i fumatori in Italia siano in maggior numero al Sud rispetto al centro - con percentuali pari a 29,7% di uomini, 18,9% di donne nel primo caso e 23,0% di uomini, 12,5% di donne nel secondo.

L'età media dei fumatori in Italia si assesta ai 46,7 anni. L'abitudine al fumo, però colpisce anche i giovani: il 36,6% degli studenti nella fascia 14-17 anni e il 9,6% tra 11 e 13 dichiara di aver fatto uso di almeno un prodotto tra sigaretta tradizionale, e-cig o tabacco riscaldato nell'ultimo mese.

Ascolta il convegno dell'ISS per saperne di più.


Le abitudini dei giovani fumatori in Italia

Il tabagismo è quindi una dipendenza che colpisce anche i più giovani.

In particolare, osservando le loro abitudini al consumo si nota come quasi la metà dei giovani fumatori in Italia sia considerabile un "policonsumatore". Con questo termine si intende la propensione a utilizzare diversi tipologie di prodotti che contengono nicotina: dalle sigarette a combustione, a quelle fatte a mano; dalle sigarette elettroniche, ai riscaldatori di tabacco.

Una tendenza che si rispecchia anche dai dati globali, secondo il congresso European Respiratory Society: l’8% delle donne e il 12% degli uomini fanno uso delle e-cig, ovvero sigarette elettroniche il cui utilizzo ha visto un forte incremento negli ultimi 10 anni soprattutto nel biennio della crisi pandemica.

In Italia, osservando lo spaccato dei ragazzi fumatori in Italia si evidenzia come:

  •  l’83,6% degli 11-13enni e il 59,8% dei 14-17enni usa la sigaretta elettronica;
  • il 9,9% degli 11-13enni e il 33,2% dei 14-17enni consuma tabacco riscaldato.

Diversamente da quanto accade per le sigarette tradizionali, sono maggiormente le ragazze a ricorrere in maggior misura al fumo delle e-cig. 

Non solo: i ricercatori dell'ISS hanno anche trovato correlazioni fra il tabagismo giovanile e altre dipendenze come alcol e cannabis, sostanza stupefacente. A ciò si associano anche difficoltà come problemi del sonno, peggiore rendimento scolastico, maggiore dipendenza dai social e minor capacità di relazionarsi con gli adulti.

Scopri di più sugli effetti delle dipendenze scaricando la nostra guida gratuita.

 

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