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Come fidarsi di una raccolta fondi Onlus: gli obblighi di trasparenza

Sono tantissimi gli individui che ogni anno donano alle Onlus, per permettere a queste organizzazioni di portare avanti le proprie iniziative e aiutare persone svantaggiate. Nonostante ciò, spesso accade che le persone tendano a considerare gli enti del Terzo settore come organizzazioni di cui non ci si può fidare. Non tutti sanno, però, che ci sono molteplici obblighi di trasparenza che tali enti devono rispettare per poter svolgere le proprie attività. Per saperne di più, continua a leggere!

In questo articolo parleremo di:
- Obblighi di trasparenza: Risorse pubbliche
- Obblighi di trasparenza: 5 x Mille
- Obblighi di trasparenza: Affidamento di servizi pubblici
- Obblighi di trasparenza: Erogazioni Liberali
- Obblighi di trasparenza: Contrasto alla Corruzione

 

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Gli enti del Terzo settore sono tenuti a rispettare diversi obblighi di trasparenza, il cui scopo è garantire il corretto operato da parte di queste organizzazioni. A tal proposito, va sottolineato che i diversi obblighi di trasparenza che gli enti non profit devono rispettare sono sanciti all’interno di differenti decreti legislativi, che vanno a integrarsi con la normativa che regolamenta il funzionamento degli enti del Terzo settore, e cioè il codice del Terzo settore.

Obblighi di trasparenza: Risorse pubbliche

Nel Codice del Terzo settore viene dedicata particolare attenzione ai rapporti che gli enti del terzo settore intrattengono con gli enti pubblici. Tale normativa va poi a integrarsi con la Legge annuale per il mercato e la concorrenza, e prevede una serie di obblighi di trasparenza per gli enti del Terzo settore.

In particolare, alcuni enti sono tenuti a rendicontare i rapporti che hanno avuto con gli enti pubblici; tra questi, anche gli enti del Terzo settore, quali Onlus, associazioni, fondazioni e cooperative sociali sono tenuti a rendicontare i rapporti finanziari avuti con la pubblica amministrazione.

Nello specifico, tali organizzazioni sono chiamate a pubblicare sul proprio sito Internet, entro il 30 giugno di ogni anno, le informazioni relative a sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura, non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria”. Ciò significa che tutti i contributi, non solo relativi alle risorse finanziarie ma anche a risorse strumentali, ottenuti da queste organizzazioni non profit per svolgere le proprie attività sociali devono essere rendicontati e pubblicati. Va però sottolineato che l’obbligo di pubblicazione di tali rendiconti è previsto soltanto nel caso in cui la somma dei contributi economici ricevuti sia superiore a 10.000 euro. Inoltre, va specificato che il mancato adempimento a tale obbligo comporta una sanzione per gli enti non profit.

 

Obblighi di trasparenza: 5xMille

Gli obblighi di trasparenza che gli enti non profit sono chiamati a rispettare in relazione al 5xMille sono sanciti dal Decreto Legislativo n. 111 del 3 Luglio 2017 e dal Decreto direttoriale n. 488 del 22 Settembre 2021, nonché nel codice del Terzo settore.

In particolare, tali decreti stabiliscono che gli enti del Terzo settore che percepiscono il 5xMille sono chiamati a redigere un apposito rendiconto e una relazione illustrativa, documenti che attestino in modo chiaro e dettagliato l’impiego che viene fatto dei fondi ricevuti dagli stessi.

Inoltre, gli enti che hanno ricevuto una somma superiore a 20.000 euro sono anche tenuti a pubblicare sul proprio sito web tali documenti, così da rendere noto a chiunque lo desideri l’utilizzo che viene fatto dei contributi che tali organizzazioni ricevono. Anche in questo caso, se tale obbligo di pubblicazione viene violato, gli enti saranno soggetti ad una sanzione amministrativa.

 

Obblighi di trasparenza: Affidamento di servizi pubblici

Secondo il Decreto Legislativo n. 33 del 14 Marzo 2013, alcuni enti non profit che esercitano attività di pubblico interesse sono tenuti a pubblicare alcuni dati riguardanti le loro attività sul proprio sito Internet. In particolare, secondo il decreto tali enti sono tutte le associazioni, fondazioni ed altri enti privati che siano caratterizzati da due condizioni:

  • Un bilancio superiore a 500.000 euro;
  • Lo svolgimento di attività di pubblico interesse, e cioè l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi pubblici e la produzione di beni e servizi a favore delle amministrazioni pubbliche.

Dunque, nel caso in cui entrambe le condizioni vengano soddisfatte, gli enti di cui sopra saranno tenuti a pubblicare sul proprio sito alcuni dati, come i bilanci e i servizi erogati.

 

Obblighi di trasparenza: Erogazioni Liberali

Una delle maggiori risorse che permette agli enti del Terzo settore di svolgere le proprie attività sono le erogazioni liberali, e cioè le donazioni che gli individui effettuano per sostenere tali organizzazioni.

Anche in questo caso, gli enti del Terzo settore devono rispettare una serie di obblighi di trasparenza: secondo quanto sancito dal Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 3 Febbraio 2021, gli enti del Terzo settore sono tenuti a inviare all’Agenzia delle entrate una comunicazione circa le erogazioni liberali ricevute sia da persone fisiche che da persone giuridiche. Tale comunicazione deve contenere esclusivamente i dati relativi alle erogazioni liberali che sono state effettuate tramite strumenti di pagamento tracciabili (ad esempio tramite banca o ufficio postale), sia da persone fisiche che da enti. Se gli enti non dovessero assolvere a tale obbligo, essi saranno soggetti ad una sanzione.

 

Obblighi di trasparenza: Contrasto alla Corruzione

Secondo quanto stabilito nel Decreto Crescita del 30 aprile 2019, in alcuni casi è prevista per gli enti del Terzo settore l’estensione degli obblighi di trasparenza cui sono tenuti i partiti politici e, pertanto, l’equiparazione agli stessi. In particolare, questo accade soltanto nel caso di:

  • Fondazioni, associazioni e comitati in cui la composizione degli organi direttivi viene determinata o coordinata da partiti politici;
  • fondazioni, associazioni e comitati che erogano contributi superiori a 5.000 euro all’anno a sostegno di iniziative di partiti politici;
  • fondazioni, associazioni e comitati i cui organi direttivi siano composti per almeno un Terzo da membri di organi politici.

Dunque, quando una di tali condizioni sussiste, questi enti sono tenuti a rispettare gli stessi obblighi di trasparenza previsti per i partiti politici, tra cui la redazione annuale e la trasmissione del rendiconto e la pubblicazione dello stesso sul proprio sito Internet.

 

È quindi chiaro che le organizzazioni non profit sono tenute a rispettare molteplici obblighi di trasparenza, il cui scopo è garantire che esse svolgano le proprie attività in maniera corretta. La normativa prevede inoltre che gli enti del Terzo settore siano sottoposti a controlli periodici, che assicurino l’adempimento degli stessi agli obblighi sanciti dai decreti.

Pertanto, è evidente che una normativa così precisa assicura che gli enti del Terzo settore operino in maniera corretta e trasparente, e si configurino di conseguenza come organizzazioni di cui i donatori possono fidarsi.

 

 

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