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Nascere prima del termine: la parola alla Dottoressa Bogacki

Il 17 novembre è Giornata mondiale della prematurità (World Prematurity day), che ha come obiettivo quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della prematurità e della malattia nei neonati, per dare voce alle famiglie dei piccoli pazienti.

Affrontiamo il tema con la Dottoressa Susanna Bogacki, medico pediatra, e la coordinatrice infermieristica del Reparto di Pediatria e Nido, Marilena Terraneo.

 

Prematurità: chi sono i bambini nati pretermine e frequenza 

Il parto pretermine si verifica in Italia in meno di 1 gravidanza su 10 (7% dei nati) e più frequentemente in caso di gravidanze gemellari, infezioni intercorrenti, diabete, ipertensione, problemi coagulativi, malnutrizione o obesità materna.

"I controlli in gravidanza servono proprio a monitorare il benessere di mamma e neonato, ridurre, se possibile, i rischi di nascita pretermine e assicurare la migliore assistenza in caso questa fosse inevitabile." afferma la Dottoressa Susanna Bogacki.

Vengono così definiti i bambini nati prima del termine della gravidanza e cioè prima della 37° settimana di età gestazionale. Sono neonati con un peso ridotto e uno sviluppo degli organi e delle loro funzioni tanto più incompleto quanto più precoce è la loro nascita: pertanto sono bambini molto fragili.

Se nei Paesi in via di sviluppo ciò comporta spesso ancora esiti sfavorevoli, i Paesi ricchi (tra cui l’Italia) offrono un’assistenza ottimale sia in qualità dei percorsi (assistenza a neonato e famiglia) che in esiti di sopravvivenza.

 

Late-preterm: il supporto del nostro nido

Si tratta di bambini nati tra la 34° e la 36° settimana completa di gestazione e rappresentano il 70% di tutti i nati pretermine.

"Questi neonati, benché visivamente molto simili ai neonati a termine e con peso solitamente > di 2500 g, alla nascita non sono ancora fisiologicamente e metabolicamente maturi e necessitano di attenzioni assistenziali e percorsi specifici.spiega la Dottoressa.

Le principali criticità presentate dai “late-preterm” riguardano:

  • maturazione polmonare (possibile difficoltà respiratoria transitoria alla nascita),
  • instabilità della termoregolazione (possibile ipotermia),
  • problematiche metaboliche (possibile ipoglicemia/ipocalcemia),
  • problematiche alimentari (suzione ipovalida o non coordinata),
  • più alta incidenza di iperbilirubinemia (ittero).

Prepmaturità_Ospedale_fatebenefratelli"Tutto il personale ostetrico-medico-infermieristico è addestrato nell’intraprendere un supporto cardio-respiratorio neonatale in aderenza con le attuali evidenze/linee guida e in accordo con i centri di Patologia Neonatale territoriali. In prossimità delle sale parto, un’attrezzata isola neonatale fornisce tutta la strumentazione necessaria a questi primi delicati attimi di vita così come una moderna termoculla accoglierà al Nido il neonato qualora necessitasse una osservazione prolungata." conferma la Dottoressa.

Nella maggioranza dei casi invece il piccolo, dopo attenta valutazione clinica, torna dai genitori per un prolungato e sicuro contatto pelle-pelle con la mamma alla presenza di un operatore qualificato.

"È proprio questo contatto di pelle che garantisce al piccolo una iniziale buona regolazione della temperatura, un ridotto consumo di energie, la possibilità di trovare il seno materno e di dare un senso alla propria nascita." continua.

Anche se pretermine, il piccolo prosegue l‘osservazione clinica nella camera di degenza della mamma dove viene posto in un lettino termoregolabile a fianco dei suoi genitori. A tutela di un inizio sicuro, vengono eseguite valutazioni di glicemia, bilirubinemia e temperatura così come eventuali esami ematochimici. Possibili problematiche intercorrenti vengono gestite secondo protocolli standardizzati aggiornati.

Particolare attenzione viene data all’alimentazione del neonato sostenendo sempre la libera scelta delle mamme. Grazie all’acquisizione di competenze e tecniche specifiche di allattamento materno, il personale infermieristico/ostetrico guida i primi passi di mamma e neonato in modo personalizzato, secondo le buone pratiche indicate da UNICEF – Ospedale Amico dei Bambini e delle Bambine per l’Allattamento (il nostro punto nascita è certificazione dal 2009).

Cari genitori, siamo pronti ad accogliervi ed offrirvi tutta la nostra professionalità, con esperienza e passione.

 

Non tutti possiamo fare grandi cose, ma possiamo fare piccole cose con grande amore
(Madre Teresa).

 

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