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Solennità del Patrocinio della B.V. Maria 2022: la lettera del Superiore Generale

Carissimi Confratelli, Collaboratori e membri della Famiglia Ospedaliera di San Giovanni di Dio,


Ritratto_Maria_Regina_Ospitalitàil 19 novembre, terzo sabato del mese, celebriamo la solennità del Patrocinio della Beata Vergine Maria sull’Ordine Ospedaliero, Patrona della nostra Famiglia Ospedaliera di San Giovanni di Dio.

Per questo motivo desidero farvi giungere i miei auguri ed invitarvi a celebrarla con allegria.

Nelle mani e nel cuore della Vergine Maria, a cui si riferisce così spesso nelle sue lettere e anche Francisco de Castro nella sua biografia, San Giovanni di Dio ha riposto la sua vita, i suoi progetti, le sue preoccupazioni, le sue difficoltà, i suoi poveri e malati, in breve, tutto ciò che gli accadeva e che viveva.

Era sua madre e protettrice, la sua garante.

Ci sono in particolare due momenti nella sua vita in cui visse un'esperienza speciale con la Vergine Maria: durante la visita a Guadalupe e al momento della sua morte.

“Si mise in cammino (per Guadalupe) … per visitare la Vergine nostra Signora e renderle grazie degli aiuti e favori ricevuti, e chiederle nuovo soccorso ed aiuto per la nuova vita che intendeva fare, perché diceva di aver sentito sempre il suo manifesto favore ed aiuto in tutti i suoi travagli e necessità” (Castro, X).

Particolarmente significative sono, poi, secondo la tradizione, le parole che Maria insieme a San Giovanni Apostolo pronunciò sul letto di morte del Santo: “In quest'ora, Giovanni, figlio mio, io non abbandono i miei devoti; e così come adempio a questa promessa, ti prometto di non abbandonare mai in nessun momento i poveri che si trovano nel tuo ospedale, e di proteggere sempre tutti i tuoi figli che seguono il tuo stile di vita” (Rivista La Caridad, 59, 1945, p. 477).

Questa tradizione, che nasce con il nostro Fondatore, fa parte della spiritualità più profonda del nostro Ordine fino ai giorni nostri.

Quante storie, momenti ed esperienze ci sono stati nel corso della storia che potremmo raccontare sulla presenza della Beata Vergine Maria nella vita dell'Ordine, come Regina e Madre dell'Ospitalità.

Certamente è stata molto presente nei primi momenti della vita del nostro Istituto e dei primi seguaci di San Giovanni di Dio, allorché ottennero da Papa San Pio V la Bolla Licet ex debito il 1° gennaio 1572, di cui quest'anno ricorre il 450° anniversario della promulgazione che stiamo celebrando con un anno giubilare in tutto l'Ordine.

Tutti conosciamo i fatti storici che hanno portato a questa bolla. Ma, prima di ogni altra cosa, è importante che riconosciamo e celebriamo la forza carismatica e la testimonianza di Ospitalità dei nostri primi Confratelli.

L’apprezzamento da parte della popolazione di Granada e di molti altri testimoni per come questi Confratelli hanno donato la loro vita anima e corpo ai poveri, ai malati e ai bisognosi, come aveva fatto San Giovanni di Dio, portò San Pio V a riconoscere la Fraternità di San Giovanni di Dio ufficialmente nella Chiesa, aprendo così la via di quel gruppo al futuro, che significò una ventata fresca di amore, ospitalità e carità nella Chiesa, con la quale riuscirono a superare le difficoltà che in quei primi momenti misero in pericolo lo sviluppo e il futuro di quella neonata creatura.

Non c'è dubbio che in tutto questo processo non è mancata l'invocazione e la risposta amorevole della Madre dell'Ospitalità, che ha accompagnato, guidato e aiutato i nostri primi Confratelli.

Quante volte si sarà ripetuta la scena del Cenacolo, in cui Maria prega con i discepoli di Gesù (cfr. Atti A. 1,14); in questo caso furono i Confratelli a invocare la presenza della Madre Divina per affidarle le loro preoccupazioni e inquietudini, invocazioni che furono ascoltate e presentate al Signore, dando luogo alla Bolla che quest'anno celebriamo in tutto l'Ordine.

L'esempio e la testimonianza di Ospitalità di quei primi Confratelli è per noi una chiamata a vivere l'Ospitalità con la stessa forza carismatica con cui l'hanno vissuta San Giovanni di Dio e i nostri primi Confratelli.

Il tempo passa velocemente e, sebbene manchino ancora più di due anni alla fine del sessennio, stiamo iniziando a preparare il prossimo Capitolo Generale dell'Ordine.

Il periodo che stiamo vivendo è molto particolare, prima a causa della pandemia e poi a causa della guerra in Ucraina (e di tutte le altre che esistono, anche se spesso rimosse), e di quanto succederà dopo la guerra.

Il Capitolo Generale sarà un momento molto importante per la vita dell'Ordine e dovrà affrontare molte sfide. Presto vi informeremo su alcuni dettagli e soprattutto sui preparativi per il Capitolo, al quale vi invito sin d’ora a partecipare nei modi che vi saranno indicati.

Vista l’importanza dell’evento, desidero metterlo sin da subito nelle mani di Nostra Signora del Patrocinio, Madre dell'Ospitalità.

Come da tradizione dell'Ordine, le chiedo di guidarci e accompagnarci durante tutto il processo di preparazione come anche dopo la sua realizzazione. Preghiamo che interceda per noi, affinché il Signore illumini l'intera Famiglia Ospedaliera, in modo che il prossimo Capitolo Generale risponda alle esigenze e alle richieste che lo Spirito Santo ci indica nel nostro servizio ai malati, ai poveri e ai bisognosi nel mondo di oggi.

Vi invito tutti, a livello personale e comunitario, a presentare questa intenzione e questa preoccupazione a nostra Madre, come hanno sempre fatto San Giovanni di Dio e i nostri primi Confratelli 450 anni fa.

Auguro a tutti, a nome mio e della Curia Generale, una gioiosa celebrazione della Solennità di Nostra Signora del Patrocinio, implorandola di benedire il nostro amato Ordine e tutti i membri della Famiglia Ospedaliera di San Giovanni di Dio.

 

Con un abbraccio fraterno

firma

 

Fra Jesús Etayo
Superiore Generale

 
 
 
 

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