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L'IRCCS e Fondazione Cariplo accanto ai giovani con disturbi emotivi

FBF 07.10 - © Martina Parolo (74)Partirà a breve un nuovo importante progetto coordinato dall’IRCCS Istituto Centro San Giovanni di Dio e finanziato da Fondazione Cariplo in rete con l’Università di Brescia, l’ASST-Spedali Civili, La Rete - Società Cooperativa Sociale, Associazione Itaca, USR Lombardia Ufficio IV Ambito territoriale di Brescia, che vuole essere una risposta alla crescente sofferenza psicologica dei giovani. 

La Responsabile del Progetto è la Dottoressa Roberta Rossi, psicologa psicoterapeuta responsabile Unità di Ricerca “Psichiatria”. 

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Gli obiettivi del Progetto

Il progetto, finanziato da Fondazione Cariplo, ha l’obiettivo di mettere a punto una serie di azioni rivolte a studenti, insegnanti e genitori per l’implementazione di percorsi di sensibilizzazione e prevenzione sul tema della salute mentale, nonché la promozione di interventi psicologici e psicoeducativi di gruppo per giovani a rischio o che presentano quadri compatibili con i cosiddetti Disturbi Emotivi Comuni.

Questi interventi si inseriscono come risposta ai bisogni dei giovani adolescenti emersi da una recente survey coordinata dall’IRCCS di Brescia, volta a valutare la salute mentale dei giovani durante la pandemia, che ha coinvolto un campione di oltre 7000 studenti frequentanti 9 Istituti superiori della città di Brescia e l’Università degli Studi di Brescia. 

 

I risultati della ricerca: a rischio la salute mentale dei giovani

L’esito di questa survey ha evidenziato un’elevata frequenza di sintomi depressivi e ansiosi - rispettivamente, nel 43% e nel 47% degli intervistati - al di sopra della soglia di interesse clinico e la presenza di comportamenti impulsivi e maladattivi - in particolare autolesionismo, abbuffate di cibo, utilizzo di alcol e sostanze.

"Per la natura dello studio, non possiamo sapere esattamente quanto abbia influito il COVID-19 sulla salute mentale di questi giovani, tuttavia i risultati emersi ci hanno permesso non solo di avere un quadro più chiaro rispetto al benessere psicologico degli studenti di Brescia in seguito alla pandemia, ma anche di avere delle precise indicazioni rispetto a quali aspetti della salute mentale risultano più compromessi per i ragazzi." spiega la Dottoressa.

Le caratteristiche emerse come più rilevanti possono essere inquadrate in quella categoria nota come Disturbi Emotivi Comuni, quadri molto frequenti nella popolazione generale e negli ambulatori dei medici di medicina generale.

"Si tratta di stati di ansia o depressivi lievi o moderati, attacchi di panico, disturbi del sonno, ossessioni, fobie, disturbi somatoformi e forme subsindromiche di disagio emotivo. Non va sottovaluta la loro alta prevalenza e il loro impatto sul funzionamento dell’individuo. Inoltre, a volte, i Disturbi Emotivi Comuni rappresentano la prima manifestazione di un disturbo psichiatrico maggiore." avverte la Dottoressa Rossi. 

Nonostante l’alta prevalenza, i servizi pubblici hanno difficoltà ad intercettare questi disturbi.

 

Le iniziative promosse

Il Progetto proporrà percorsi di prevenzione e sensibilizzazione sulla salute mentale attraverso l’apprendimento di strategie di regolazione emotiva rivolti a studenti delle scuole superiori della provincia di Brescia.

Inoltre, in parallelo verranno attivati corsi di formazione per docenti e interventi psico educativi volti a fornire elementi di psicoeducazione e strategie di coping per i momenti di difficoltà emotiva rivolti a giovani a rischio o che presentano quadri compatibili con i Disturbi Emotivi Comuni. 

"Da diversi anni, alcuni dei nostri progetti si rivolgono e partono dalle scuole. La scuola e i contesti informali presentano senz’altro una porta indispensabile per la prevenzione e l’intercettazione di questi quadri perché, di fatto, sono spesso i primi contesti in cui queste problematiche emergono creando difficoltà anche agli insegnanti che si trovano spesso a gestirli, purtroppo spesso senza strumenti adeguati." spiega la Dottoressa.

La presenza di una sintomatologia di questo tipo non è necessariamente precursore di una malattia mentale. Il trattamento tempestivo e mirato è sicuramente un elemento fondamentale per evitare la cronicizzazione dei sintomi e per favorire una prognosi migliore. 

Inoltre, verranno proposte azioni di sensibilizzazione sul tema della salute mentale rivolte sia alla popolazione generale, con particolare attenzione ai genitori, per aumentare le conoscenze sui possibili prodromi di malattia e i livelli di cura presenti sul territorio, sia agli studenti universitari fornendo una formazione specifica sulle problematiche inerenti alla salute psichica in età giovanile. 

 

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