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Il clima in Africa: gli effetti negativi del cambiamento climatico

2 giugno 2022

Il cambiamento climatico rappresenta una delle maggiori sfide che il contesto africano si trova ad affrontare da ormai diversi anni. Se, infatti, la crisi ambientale è un’emergenza che riguarda l’intero pianeta, va sottolineato che essa si configura come una problematica ancora più forte per tale area. L'aumento della temperatura e la diffusione di disastri naturali mettono costantemente in pericolo la popolazione locale, che in molti casi si trova impreparata ad affrontare tali eventi. 

Ne parliamo in questo articolo, continua a leggere per saperne di più!

Indice:

- Clima in Africa: una sfida costante
- Le conseguenze della crisi climatica in Africa

 

Hai mai pensato di partire come volontario per l'Africa? Clicca qui in basso e scarica la nostra infografica: potrai scoprire alcune informazioni utili da conoscere per chi vuole fare un'esperienza di volontariato in un territorio africano!

Infografica sul volontariato in Africa

 

Clima in Africa: una sfida costante

Sebbene l’Africa sia il territorio che contribuisce meno al riscaldamento globale, essa è anche la regione più esposta agli effetti negativi del cambiamento climatico. Il continente africano è infatti in gran parte ricoperto da terreni aridi che determinano un clima estremamente caldo.

Secondo il report "State of the climate in Africa" nel corso degli anni si è osservato in Africa un costante aumento della temperatura, arrivando a raggiungere in alcune zone anche temperature di 50 gradi. Uno dei fenomeni diffusi nel contesto africano riguarda infatti le "ondate di calore", espressione che fa riferimento a periodi in cui la temperatura dell'ambiente è più alta del normale.

E come sottolineato dal report "Weathering the storm" di Greenpeace, un aumento così massivo della temperatura crea condizioni di vita pericolose per le persone, tanto che si stima che entro la fine del secolo aumenterà notevolmente il numero di individui del continente africano esposti a condizioni climatiche pericolose. Dei dati preoccupanti, che dimostrano l'importanza di investire sul territorio e agire per tutelare la popolazione, aiutandola ad affrontare queste sfide. 

In particolare, secondo il report "Green Africa: A growth and resilience agenda for the continent" di McKinsey & co., una delle possibili aree di sviluppo per il continente riguarda la riduzione delle emissioni di gas serra. Una produzione a basse emissioni di carbonio ha infatti il potenziale di migliorare le condizioni climatiche nonché di attrarre capitali nel continente, poiché i partner per lo sviluppo stanno cercando di fornire assistenza finanziaria per favorire un percorso di decarbonizzazione dei paesi africani, e gli investitori sono alla ricerca di progetti di investimento sostenibili.

 

Le conseguenze della crisi climatica in Africa

Clima Africa

La crisi climatica determina numerose conseguenze negative per la popolazione africana, come l’aumento dei disastri naturali, una maggior diffusione di malattie nonché l’amplificazione di una delle principali problematiche che caratterizza questo territorio: la mancanza di cibo e acqua. 

Una delle principali conseguenze derivanti dall'aumento della temperatura è infatti la siccità, che può causare perdite economiche, mettere a rischio la sicurezza alimentare e portare a una carenza di acqua potabile pulita.

Inoltre, negli ultimi anni stiamo assistendo ad un costante incremento di disastri naturali, come tempeste tropicali, cicloni o incendi, che distruggono le comunità, causano innumerevoli morti e feriti e costringono le persone a fuggire.

Va infine considerato che la costante crescita demografica che caratterizza l'Africa rappresenta un ulteriore elemento di sfida, dal momento che tale crescita non va di pari passo con lo sviluppo del Paese. L'Africa subsahariana ospita infatti oltre la metà degli individui considerati "estremamente poveri" in tutto il mondo, con una popolazione di oltre 400 milioni di persone: gran parte di queste persone vivono in zone rurali e in molti casi non sono in grado di far fronte alle catastrofi climatiche che si verificano nel continente. 

Non sorprende pertanto che, come evidenziato dal report dell'Internal Displacement Monitoring Centre, una delle cause alla base del fenomeno dello sfollamento interno è proprio l'aumento di disastri naturali: tante persone in Africa si vedono infatti costrette a lasciare la propria patria e fuggire alla ricerca di condizioni di vita migliori. 

 

UTA Onlus è un'Associazione benefica che si occupa di sostenere gli Ospedali africani di Afagnan e Tanguiéta. La popolazione di questi territori vive infatti in condizioni di estrema povertà, e ha quindi bisogno di aiuto. Se anche tu vuoi dare il tuo contributo clicca qui in basso e dona ora!

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