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Esperienze più personali: la connected health e la sanità collaborativa

Quello che oggi richiede il sistema assistenziale è una medicina delle 4P: partecipativa, predittiva, personalizzata e preventiva. Tra le mille declinazioni di questa tendenza non possiamo non menzionare il cosiddetto connected health, un termine ombrello che raduna sotto di sé tutte le modalità di cura da remoto.
 
In un mondo in continua evoluzione, la tecnologia offre infatti sempre più strumenti per garantire la totale accessibilità della cura al paziente. Se da un lato questo può alimentare una forma di "disconnessione" e allontanamento dall'umanità del paziente e dalle sue esigenze non solo fisiche, ma anche spirituali, dall'altro può rendere la tecnologia veicolo di una visione più collaborativa della relazione tra operatori sanitari e malati. 
 
Il percorso di cura, grazie agli strumenti tecnologici, esce infatti dalle stanze degli ospedali e dei centri di assistenza o meglio prolunga la sua azione anche all'esterno delle strutture e degli orari predefiniti. In che modo lo fa e come si lega tutto ciò al concetto di "ospitalità integrale"?
 
 

L'aumento dei touchpoint comunicativi e la rimozione delle barriere di accesso

touchpoint sono le finestre di dialogo che le strutture ospedaliere aprono ai propri clienti: sceglierli, progettarli e gestirli correttamente rappresenta la differenza sul mercato. Ma si tratta solo di un vantaggio economico?
 
Assolutamente no. Immaginiamo un anziano non autosufficiente costretto a passare la maggior parte delle giornate a letto. Oppure un giovane migrante, da poco arrivato in Italia, che comunica con la propria famiglia in patria attraverso lo smartphone ed è affetto da una condizione cronica che andrebbe monitorata. Oppure ancora una giovane madre alle prese con la sua prima gravidanza, ma senza il supporto di una cerchia familiare vicina. Oppure una persona affetta da una tossicodipendenza, che cerca un supporto nel suo percorso di rigenerazione.
 
Consideriamo, inoltre, che spesso il Sistema Sanitario Nazionale, oberato di richieste e piuttosto rallentato dalla sua mole nell'intervenire in modo capillare sul territorio, non riesce a fornire assistenti sanitari che possano rispondere alle esigenze di questi pazienti in modo costante e prolungato. La possibilità di attivare una comunicazione rapida ed esaustiva con il proprio medico attraverso uno smartphone, un'app, un device indossabile diventa quindi un'incredibile opportunità: un modo con cui nessuno viene lasciato indietro, nonostante gli ostacoli economici, sociali e culturali.
 
 

Esperienze sanitarie più personali e immersive

L'assistenza oggi non riguarda soltanto l'utilizzo di strumenti che supportino il cambio del rapporto medico-paziente: il concetto di assistenza si sposta in altri ambiti, andando oltre quello della terapia. 
 
Ma quali sono i punti salienti di queste nuove soluzioni capaci di assicurare un'assistenza continua e completa? Ecco qui le caratteristiche chiave della connected health:
 
  • Connettività che permette di assicurare un costante legame tra paziente e medico.
  • Accessibilità per tutte le fasce di popolazione.
  • Mobilità e portabilità attraverso strumenti leggeri e indossabili che possono essere con noi 24 ore su 24. 
  • Nuovi modi per comunicare (ad esempio, Whatsapp per essere in contatto con il proprio medico o con altri operatori sanitari).
  • Scambio di informazioni: si riferisce alla facilità con cui si possono condividere le proprie informazioni sanitarie, come gli esiti degli esami oppure le prescrizioni mediche elettroniche, sempre nel rispetto della sicurezza e della privacy del paziente.

L'innovazione tecnologica si mette, quindi, al servizio del paziente con nuove soluzioni e ausili personalizzati per migliorare in modo significativo la qualità della vita delle persone, migliorandone la salute, la forma fisica, la sicurezza e il benessere mentale. Assicurare un contatto sempre costante in modo da creare una finestra sempre aperta tra medico e paziente: è questa l'idea alla base della connected health. 

 

Prevenire e monitorare: una sanità collaborativa

L'introduzione di queste soluzioni è legata alla richiesta di una sanità sempre più integrata, capace di mettere al centro il paziente con il suo intero bagaglio di bisogni, ormai lontani dall'essere solo fisici. Collaborazione tra medico e paziente: è quindi questa la parola chiave della connected health. 

Garantire maggiore facilità di accesso, personalizzazione e continuità dell'assistenza: le nuove forme di assistenza intendono creare ulteriori percorsi di cura attorno al cittadino-paziente, lasciando ai medici il ruolo essenziale di guidare e supportare l'atteggiamento sempre più attivo del paziente.  

Obiettivi di queste tecnologie sono diversi e possono essere riassunti in: 

  • una maggiore partecipazione informata del paziente;
  • miglioramento del benessere personale;
  • prevenzione di condizioni mediche gravi;
  • supporto alla gestione di patologie croniche;
  • una maggiore efficienza e qualità delle cure (maggiore accuratezza delle diagnosi, maggiore precisione delle procedure mediche, ecc.);
  • riduzione del costo economico e umano delle cure.

Con la connected health si vuole migliorare la salute dei cittadini attraverso l'uso di strumenti di facile accesso, che possano fornire un supporto continuo e un mezzo per rassicurare la persona sul suo stato di salute, coinvolgendo tutti gli attori del processo di cura

Grazie all'utilizzo di queste tecnologie è possibile ridurre i tempi d'attesa, offrendo un accesso più rapido alle cure, agire con prontezza in casi di emergenza grazie grazie a sistemi di localizzazione, monitorare in modo costante ed autonomo la frequenza cardiaca e la qualità del sonno. Assicurare al malato una più attenta e più specifica qualità dell’assistenza domiciliare è questo lo scopo ultimo di una sanità sempre più collaborativa, che supera i confini delle mura ospedaliere.

 

La cura integrale nella missione dell'Ente Ospedaliero Fatebenefratelli

Come si relazionano il nostro Ordine e gli enti ospedalieri a cui è legato questo tema? In maniera assolutamente accogliente e propositiva: come insegna il nostro fondatore San Giovanni di Dio, occorre garantire una cura della persona in tutto il suo essere. 

Il nostro Ordine Ospedaliero desidera infatti aiutare i più fragili e bisognosi, di qualsiasi religione o nazione, attraverso le soluzioni e azioni più immediate, concrete ed efficaci nel prendersi cura dei più deboli.

 

Vuoi saperne di più sul nostro modo di vivere l'assistenza per la salute oggi? Clicca il pulsante qui sotto e ricevi l'approfondimento sui 7 principali trend del mondo sanitario. 

I trend del settore sanitario

 
 
 

Ci dedichiamo per missione ai malati e ai bisognosi coniugando l’attenzione al corpo e allo spirito nel rispetto della persona e della sua individualità.
Attraverso la promozione delle opere portiamo il Vangelo nel mondo della sofferenza e del dolore affiancando il paziente come professionisti della salute.

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