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Fluorescenza intraoperatoria, cos'è e quali sono i benefici?

L’applicazione delle nuove tecnologie in chirurgia laparoscopica è in continua evoluzione e ha avuto grandi miglioramenti nell’ultimo decennio grazie all’introduzione di nuovi presidi atti a migliorare sia l’atto chirurgico che la sicurezza del paziente.

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La fluorescenza: cos'è e perché si usa 

La tecnologia che permette l’utilizzo della fluorescenza intraoperatoria durante gli interventi chirurgici prevede l’utilizzo di una molecola chiamata verde di indocianina e di una particolare telecamera capace di erogare una luce con lunghezza d’onda vicino all’infrarosso (NIR-Near Infrared).

Il verde di indocianina è un fluoroforo che sfrutta il fenomeno della fluorescenza per aiutare il chirurgo ad ottenere ulteriori informazioni in tempo reale durenta l’intervento  ottimizzando l’atto operativo.

I fluorofori, compatibili con l’organismo umano, stimolati da luci con lunghezze d’onda adeguate (NIR) permettono appunto una visualizzazione maggiore e meglio definita della vascolarizzazione degli organi (Angiografia a Fluorescenza), dei segmenti resecati dando informazioni importanti per l’eventuale anastomosi, oltre a una visualizzazione dei linfonodi (Linfografia a Fluorescenza) e dell’albero biliare epatico (Colangiografia a Fluorescenza).

Molteplici sono anche i vantaggi per i pazienti infatti tale tecnologia riduce gli l’incidenza delle complicanze intra e post operatorie, non arrecando rischi aggiuntivi al paziente stesso.

Per poter usufruire di tale tecnologia sono necessarie colonne laparoscopiche adeguate con telecamere che presentino la tecnologia al vicino infrarosso per visualizzare la fluorescenza.

 

L'Ospedale Sacra Famiglia di Erba

Presso l’Ospedale Sacra Famiglia Fatebenefratelli di Erba è presente tale tecnologia ed è regolarmente utilizzata dall’ equipe dell’U.O. di Chirurgia Generale guidata dal Dott. Scalambra, per esempio per meglio visualizzare l’albero biliare durante le colecistectomie laparoscopiche complicate, oppure nella visualizzazione della vascolarizzazione durante gli intervento di resezioni del tratto gastroenterico.

In quest’ottica un intervento, eseguito dal Dottor G. Soldini, coadiuvato dal Dott. Latham, di asportazione di una voluminosa cisti epatica eseguito con tecnica videolaparoscopica in cui l’utilizzo della fluorescenza con verde di indocianina ha permesso di identificare agevolmente la cisti e soprattutto i margini di sezione della stessa dal fegato sano.

L’intervento è risultato quindi semplificato dall’utilizzo della tecnologia che ha concesso maggior comfort al chirurgo e maggiore sicurezza alla paziente ch è stata dimessa in terza giornata post-operatoria dopo intervento chirurgico mirato e mini-invasivo.


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