Menu

Il sostegno ai malati di Parkinson: la parola alla Dott.ssa Cosentino

La Dottoressa Natalina Cosentino, Dirigente Medico Day Hospital Parkinson, del Presidio Ospedaliero Riabilitativo Beata Vergine della Consolata locato a San Maurizio Canavese ci racconta cosa significa essere un Operatore Sanitario in contatto diretto con malati di Parkinson.

Il nostro Ordine Ospedaliero offre un'assistenza integrale alla persona, nel rispetto della sua esistenza umana. Nel farlo, eroga servizi di qualità grazie alla presenza di Equipe mediche professionali che accolgono i bisogni dei malati e dei loro famigliari nel rispetto dei valori di San Giovanni di Dio.

 

Continua a leggere.

 

Inizi e ripartenze: il sostegno ai malati di Parkinson

"Quando Silvano Chiartano mi ha chiesto un contributo scritto per la ricorrenza dei dieci anni dell’Associazione dei Malati Parkinson del Canavese, sono rimasta stupita. Dieci anni mi sono sembrati davvero pochi, per la mia percezione di un gruppo ricco di iniziative e di attività, nonché in espansione territoriale, con ben tre sedi. Tutto questo con in mezzo il terribile stop dettato dall’emergenza Covid. Complimenti davvero." racconta la Dottoressa.

"Mi è stato chiesto di raccontare il punto di vista del sanitario che cura Malati di Parkinson. Sono un medico, ma penso di potermi fare portavoce di tutti coloro che lavorano con me. Anche la realtà in cui lavoro, il Day Hospital Riabilitativo Parkinson, sta per compiere un anniversario: a giugno, saranno tre anni che questa realtà diventava operativa. Anche questi tre anni mi sembrano molto più densi, più vissuti di tanti altri.

"Questa storia di cura e condivisione iniziava dopo quel terribile stop; si ripartiva: i pazienti potevano tornare ad essere curati in Struttura. Mi occupo di riabilitazione da tanti anni, ma confesso che ero spaventata dall’idea di prendermi cura di pazienti così complessi." ci confida la Dottoressa Cosentino.

 

Cura, accettazione e fiducia

"Abbiamo accolto Pazienti devastati dalla forzata immobilizzazione e dalla mancanza di controlli e di cure, non solo per le criticità della loro malattia, ma anche per altre patologie. I Pazienti hanno avuto la possibilità di recuperare, e seppur con dei limiti, si è cercato di prendercene cura globalmente, in tutte le loro fragilità. Tutti ci hanno manifestato la loro gratitudine." afferma la Dottoressa.

"Fu bellissimo, emozionante. I Pazienti ed i loro familiari mi hanno incoraggiato, anche quando mi sentivo inadeguata. Sì, perché è così. Voglio il bene dei miei pazienti, e questo penso che loro lo abbiano sempre capito, ma con essi condivido anche i miei limiti."

"La cosa più bella dell’essere medico per me, è sentire che chi curo si affida. Affidarsi vuol dire porre fiducia, accettare le proposte criticamente, ma senza pregiudizi, lasciarsi guidare per arrivare insieme al traguardo. Con i pazienti parkinsoniani e i loro familiari non mi sono mai sentita sotto esame, e di questi tempi è una rarità." ci racconta la Dottoressa Cosentino

"Sono cresciuta, e non solo professionalmente. Sono molto più ricca di tre anni fa. Ho conosciuto persone bellissime, che mi hanno dato tantissimo. Ho visto i Pazienti sotto un altro punto di vista, mi hanno permesso di condividere esperienze di vita vissuta."

"I Pazienti parkinsoniani e i loro familiari questa vita non la vogliono sprecare, e coraggiosamente lo testimoniano. Mi ritengo professionalmente e personalmente fortunata di poter lavorare con i pazienti parkinsoniani e le loro famiglie. Da persona a persona." conclude la Dottoressa.

 

Ti interessa saperne di più sulle attività svolte presso la nostra Struttura? 
Visita la pagina dedicata.

 

scopri di più sulla struttura san maurizio canavese

 

 

 

 

Ci dedichiamo per missione ai malati e ai bisognosi coniugando l’attenzione al corpo e allo spirito nel rispetto della persona e della sua individualità.
Attraverso la promozione delle opere portiamo il Vangelo nel mondo della sofferenza e del dolore affiancando il paziente come professionisti della salute.

Guida all'alzheimer
Regolazione delle emozioni
Essere Fatebenefratello
New call-to-action

Potrebbero interessarti anche