Menu

Non solo Alzheimer: cure personalizzate e nuove prospettive per le demenze

Prof.ssa Barbara BorroniIl 21 settembre si celebra la Giornata Mondiale dell'Alzheimer, un appuntamento che ogni anno richiama l’attenzione di comunità scientifica, istituzioni e famiglie su una malattia che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. È un’occasione preziosa per riflettere non solo sull’Alzheimer, ma anche sulle altre forme di demenza e sulle sfide ancora aperte: diagnosi precoce, terapie innovative, sostegno ai caregiver.

All’IRCCS Fatebenefratelli di Brescia, da inizio anno, la direzione della Struttura Complessa “Riabilitazione del Decadimento Cognitivo e Demenze” è affidata alla Prof.ssa Barbara Borroni, neurologa di riconosciuta esperienza internazionale e responsabile delle attività di ricerca sulle demenze. Borroni è anche Professore Associato di Neurologia all’Università degli Studi di Brescia, rafforzando così la sinergia storica tra IRCCS e Università.

Continua a leggere per saperne di più.

 

Demenze diverse, cure su misura

«La demenza non è una sola, e non colpisce tutti allo stesso modo. Per questo, oggi più che mai, è fondamentale migliorare l’approccio alla cura e all’assistenza, puntando su percorsi sempre più personalizzati e specializzati» spiega la Prof.ssa Borroni.

All’interno dei Centri per i Disturbi Cognitivi e le Demenze (CDCD) dell’IRCCS sono stati sviluppati ambulatori dedicati alle diverse forme di demenza, come la demenza frontotemporale (FTD) o la demenza a corpi di Lewy (DLB), accanto a quelli per la malattia di Alzheimer. L’obiettivo è costruire un’offerta di cura tailored, cioè “su misura”, disegnata intorno alle esigenze specifiche di ogni persona e della sua famiglia.

Un interesse particolare della Prof.ssa Borroni, maturato durante la specializzazione in Neurologia presso l’Università di Cambridge e poi al Queen Square Hospital di Londra, riguarda le forme genetiche di demenza, spesso a esordio giovanile. Per questi casi oggi esiste a Brescia un ambulatorio dedicato: «Una diagnosi precoce può fare la differenza anche per accedere in tempo a trattamenti sperimentali mirati, che oggi si stanno sviluppando con crescente rapidità».

 

Quando i sintomi si confondono

Un ambito particolarmente delicato è quello dei pazienti che presentano disturbi cognitivi associati a malattie psichiatriche. Qui la diagnosi diventa complessa: «I sintomi si sovrappongono, si confondono, e si rischia di ritardare la diagnosi».

Per questo l’IRCCS ha sviluppato un approccio multidisciplinare in cui neurologi, geriatri e psichiatri lavorano insieme, integrando competenze e punti di vista. Questa collaborazione permette di valutare in modo completo ogni caso, arrivando a una diagnosi più accurata e quindi a un trattamento più efficace.

 

Le prospettive terapeutiche

Negli ultimi anni, la ricerca ha fatto passi importanti nel trattamento dell'Alzheimer. Tra le novità più promettenti ci sono gli anticorpi monoclonali, che presto saranno disponibili anche in Italia. Ma le prospettive non si limitano all’Alzheimer: «Si aprono scenari interessanti anche per altre forme di demenza, come la FTD, soprattutto nelle forme genetiche».

Accanto alle terapie approvate, un ruolo crescente è svolto dai trattamenti sperimentali, resi possibili dalle tecnologie innovative e da una rete di ricerca avanzata. L’IRCCS partecipa attivamente attraverso la Clinical Trial Unit, che coordina e gestisce sperimentazioni farmacologiche e non farmacologiche. Una delle aree promettenti è rappresentata dalle tecniche di stimolazione cerebrale non invasiva, sperimentate con protocolli specifici e risultati incoraggianti. «La sfida per il futuro – sottolinea Borroni – sarà combinare al meglio terapie farmacologiche, tecnologie e percorsi assistenziali personalizzati per offrire una risposta sempre più efficace a chi vive con una forma di demenza».

 

Ricerca e innovazione

Il futuro della ricerca sulle demenze si fonda su un principio ormai imprescindibile: l’integrazione tra attività clinica e ricerca scientifica. Non è solo una strategia operativa, ma un modello culturale e metodologico che riflette la missione stessa degli IRCCS. All’IRCCS Fatebenefratelli questa integrazione prende forma in numerosi progetti di ricerca traslazionale, che pongono al centro il paziente. Gli obiettivi principali sono comprendere le basi biologiche e molecolari dei processi neurodegenerativi, sviluppare strumenti diagnostici precoci e identificare nuovi target terapeutici.

Un elemento innovativo è l’uso dell’intelligenza artificiale per l’analisi avanzata dei dati clinici e biologici. Questa tecnologia consente di rivalutare grandi quantità di dati già raccolti, individuando pattern, correlazioni e traiettorie cliniche difficilmente rilevabili con metodi tradizionali. Tutto ciò è reso possibile da una crescente capacità di attrarre finanziamenti competitivi, sia nazionali che internazionali – dal PNRR ai bandi europei – molti dei quali ottenuti da giovani ricercatori.

 

Non solo pazienti: prendersi cura dei caregiver

La demenza non colpisce solo chi si ammala, ma coinvolge profondamente anche le famiglie. Per questo l’IRCCS dedica attenzione ai caregiver, cioè a chi ogni giorno si prende cura dei propri cari.

Sono attivi gruppi di supporto, percorsi formativi e interventi mirati per sostenere il benessere psicologico ed emotivo dei caregiver. La ricerca esplora inoltre nuove modalità per migliorare il caregiving, come l’utilizzo della realtà virtuale per simulare situazioni quotidiane e aiutare i familiari a sviluppare strategie più efficaci e meno stressanti.

In occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer, il messaggio che arriva dall’IRCCS Fatebenefratelli di Brescia è chiaro: diagnosi precoce, ricerca innovativa e cure personalizzate sono le strade da percorrere per dare risposte concrete alle persone con demenza e alle loro famiglie.

 

🔔 Vuoi restare aggiornato sulla ricerca scientifica nel campo della salute mentale, su nuovi percorsi formativi e contenuti dedicati alla cura della persona?  Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere tutte le novità dal mondo Fatebenefratelli direttamente nella tua casella di posta.

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

 

Banner homepage 5x1000

 

Ci dedichiamo per missione ai malati e ai bisognosi coniugando l’attenzione al corpo e allo spirito nel rispetto della persona e della sua individualità.
Attraverso la promozione delle opere portiamo il Vangelo nel mondo della sofferenza e del dolore affiancando il paziente come professionisti della salute.

Guida all'alzheimer
Regolazione delle emozioni
Essere Fatebenefratello
New call-to-action

Potrebbero interessarti anche