Disagio psichico giovanile e percorsi di cura mirati: il progetto Osservatorio "1625", il cui responsabile è il Dott. Giovanni Battista Tura, ha avuto come obiettivo chiave la diagnosi precoce a tutela della salute mentale delle nuove generazioni e l'attivazione di interventi specialistici di qualità.
La progettualità, avviata grazie alle firme del 5x1000 dell'anno 2015, ha fatto emergere un bisogno di cura sempre più incalzante, che non può passare ancora a lungo inosservato.
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Il precoce intervento sul disagio psichico, il suo riconoscimento, la corretta valutazione e attivazione di forme di aiuto: queste tematiche sono ora più che mai di assoluta importanza e attualità.
Ancora oggi, infatti, tra le prime manifestazioni del disagio psichico giovanile e l’inizio di un percorso di cura passano mediamente 3 anni: questo ritardo costituisce uno degli elementi più negativi su tutta la storia di sofferenza psichica della persona. I motivi di tale ritardo sono differenti e numerosi:
Partendo da questo esame della realtà, l’IRCCS Istituto Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli ha avviato un progetto a partire da febbraio 2018 per promuovere la valutazione precoce a difesa della salute mentale dei giovani: l’Osservatorio è stato frutto dell’impegno dei ricercatori della Struttura bresciana e dei contributi del 5x1000, essenziali per intraprendere questa nuova progettualità.
Superare gli ostacoli e facilitare alle persone interessate la più agevole possibilità di portare il proprio disagio psichico di fronte ad una équipe di professionisti: è questo lo scopo del progetto “Osservatorio “1625” per la salute mentale giovanile: progetto-pilota per la valutazione precoce integrata del disagio e orientamento verso percorsi mirati”.
Di carattere traslazionale, l’obiettivo è stato quindi di condurre osservazioni a favore della attività di ricerca, ma contemporaneamente mettere a disposizione interventi clinici di elevata qualità. Il progetto si proponeva infatti l’attivazione di un servizio multidisciplinare, nel quale ci fosse spazio per l’azione contemporanea e coordinata di più figure professionali (medico psichiatra, psicologo, educatore) a servizio di persone della fascia di età compresa fra 16 ai 25 anni.
Lo scopo di tale servizio era offrire a persone – che sperimentassero una qualsiasi forma di disagio psichico – di avere a disposizione un punto in cui ottenere, appunto attraverso l’intervento di personale qualificato, una valutazione di tale disagio. E dove necessario anche una definizione clinica: questo sia rispetto ad un eventuale disturbo ma anche e soprattutto rispetto alle conseguenze che tale disturbo poteva avere sulla vita personale e di relazione.
Come esito della valutazione, era previsto il fornire alla persona (e alla sua famiglia), oltre che una restituzione chiara e comprensibile del disturbo se presente, degli indirizzi e suggerimenti di quali potessero essere spazi e percorsi più utili per affrontare in modo precoce e qualificato l’eventuale disturbo, secondo appunto il tipo di disagio evidenziato.
Una caratteristica che il servizio ha voluto garantire era quella di potervi accedere direttamente, senza passare da altri canali, come la Medicina Generale o altri ambulatori, per ridurre così i tempi di attesa e favorire una presa in carico rapida.
Quante persone hanno usufruito del servizio attivato dall’IRCCS Fatebenefratelli di Brescia? L’affluenza è stata sorprendente: ben 70 soggetti hanno terminato l’iter, costituito da un massimo di 5 sedute.
Ogni paziente è stato incluso nel protocollo valutativo pianificato (interviste cliniche semi strutturate e test clinici di approfondimento diagnostico ad hoc), svolto da personale di ricerca opportunamente formato. Oltre alla diagnosi, è stato fornito a ciascuno un orientamento terapeutico con le soluzioni più disparate:
Da quali disturbi sono quindi più affetti le nuove generazioni? I dati raccolti hanno permesso di raccogliere alcune significative evidenze. Ecco le principali:
Professionalità e attenzione per i giovani: questa esperienza ha confermato l’assoluta necessità di attivare dei servizi per la popolazione giovanile, che li mettano al centro di interventi mirati, specifici, alleggeriti il più possibile da interferenze procedurali, in contesto ambientale a loro dedicato.
Grazie al 5x1000 e di chi crede nel futuro questo progetto è stato possibile, ma ha confermato con più forza la necessità ed urgenza di azioni concrete verso quelle generazioni che presto guideranno il nostro domani.
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