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La pet therapy è una terapia che si basa sull'interazione tra gli animali (cani, cavalli, delfini e gatti) e i pazienti, con l'obiettivo di migliorare il loro benessere emotivo, sociale e comportamentale.
Durante la terapia, l'espressione immediata delle emozioni viene sollecitata come canale comunicativo principale. Inoltre, la comunicazione verbale tra terapeuta e paziente gioca un ruolo fondamentale nell'aiutare i pazienti a condividere i loro pensieri, emozioni e sofferenze.
Ma come funziona esattamente?
Ce lo racconta Alessia Bellotti, Dottoressa in allevamento e benessere animale e coadiutrice del cane per gli interventi assistiti con gli animali, la quale ha trasformato la sua passione per i cani in una carriera di successo. Appassionata di cani fin da quando era bambina, Alessia si dedica ora quotidianamente all'educazione cinofila e all'organizzazione di attività assistite dagli animali, circondata dai suoi amati Labrador Retriever, la sua razza preferita. Nel farlo, presta la sua professionalità anche al nostro Centro Sant'Ambrogio, locato a Cernusco sul Naviglio.
In questo articolo approfondiremo:
- Quali sono le caratteristiche della Pet Therapy e chi può praticare?
- Perché i cani sono i più adatti per aiutare i più fragili?
"Questa espressione di uso comune si riferisce a tutti gli interventi assistiti dall'animale. Molti studi indicano che gli animali giocano un ruolo estremamente importante nella socializzazione e nella vita di una persona e spesso la presenza del 'pet' nel corso della vita può influenzare positivamente gli atteggiamenti e le emozioni nei confronti di altre persone e altri animali."
Dal contatto con gli animali scaturisce un rapporto sereno e spontaneo, sincero e corrisposto da divenire a volte un vero e proprio aiuto al raggiungimento di un benessere fisico e mentale" introduce la Dottoressa.
Attualmente, per diventare un professionista nel campo degli interventi assistiti con gli animali (IAA), è necessario completare corsi specializzati organizzati da enti formativi accreditati dalle regioni.
''La mia formazione è stata presso I cani del Mulino di Brescia, con cui attualmente collaboro.'' specifica la Dottoressa..png?width=750&height=375&name=immagini_FBF_interne24%20(1).png)
Oggi, l'ambito degli interventi assistiti con gli animali prevede che si lavori esclusivamente in equipe multiprofessionali composte da professionisti altamente qualificati, tra cui il medico veterinario, il responsabile del progetto, il referente dell'intervento e il coadiutore dell'animale, tutti debitamente formati.
Il cane è considerato l'animale più adatto per interagire con l'uomo in ambito di Pet Therapy. La sua natura socievole, la sua capacità di adattarsi facilmente a situazioni di vario genere e la sua intelligenza e sensibilità lo rendono un compagno ideale per gli interventi assistiti con gli animali. Inoltre, è facilmente addestrabile.
"È importante che il cane da inserire in un progetto di Pet Therapy abbia un'indole adeguata e una preparazione specifica, oltre a essere in buone condizioni di salute, sia fisica che psicologica." spiega la Dottoressa.
È stato dimostrato che il semplice atto di accarezzare un cane promuove il rilascio di serotonina, prolattina e ossitocina, ormoni che sono collegati al piacere, al benessere e alla felicità, migliorando notevolmente lo stato d'animo.
"Durante i progetti di Pet Therapy, il cane svolge il ruolo di mediatore nelle relazioni tra gli individui coinvolti. La relazione con un cane e la cura di esso aumentano l'autostima e il senso di responsabilità delle persone coinvolte, portando benefici anche al loro benessere psicologico." conclude.
''Gli occhi degli Ospiti che si illuminano al nostro ingresso in sala, illuminati da una luce che spenta da tempo. Sentirli chiamare i cani per nome, nonostante tutte le difficoltà dettate dall’Alzheimer. Vedere persone timide ed impaurite aprirsi per relazionarsi con il cane cercando in lui fiducia. Credo fortemente nel beneficio che gli animali apportano alle nostre vite, in primis nella mia'' conclude la Dottoressa.
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