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Come comportarsi con un malato di Alzheimer

La malattia di Alzheimer rappresenta una delle sfide più complesse e dolorose che molte famiglie devono affrontare. La demenza senile ci fa riflettere sempre di più sulla necessità di comprendere e gestire questa malattia in modo adeguato. Affrontare la progressiva degenerazione delle capacità cognitive, i repentini sbalzi d'umore e le difficoltà di comunicazione può rivelarsi un compito estremamente complesso e stressante. 

Per questo motivo, conoscere come comportarsi con una persona affetta da Alzheimer, quali atteggiamenti adottare e quali evitare, può fare la differenza nella gestione quotidiana della malattia.

In questo articolo approfondiremo:

- Come comunicare con chi ha l'Alzheimer

- Cosa non fare con un malato di Alzheimer

- Cosa serve per calmare i malati di Alzheimer

- Come comportarsi con un malato di Alzheimer in casa


Il nostro IRCCS Centro San Giovanni di Dio è un Istituto accreditato e riconosciuto a livello statale per la ricerca contro le malattie neurodegenerative. Ogni anno grazie ai contributi del 5x1000 i nostri ricercatori promuovono progetti di ricerca scientifica per comprendere che cos'è il morbo di Alzheimer e come curarlo.

Affrontare l'Alzheimer è una sfida impegnativa, ma con le giuste conoscenze possiamo migliorare significativamente la qualità della vita del paziente e dei suoi cari. Scarica la nostra guida per scoprire come offrire un prezioso supporto sia ai pazienti che ai caregiver!

 

Guida all'Alzheimer

 

Come comunicare con chi ha l'Alzheimer

La gestione dell'Alzheimer richiede un mix di sensibilità, comprensione ed empatia nei confronti del paziente, ma uno degli elementi fondamentali nella gestione dell'Alzheimer è la comunicazione.  Qui di seguito sono alcune linee guida su come interagire con chi soffre di questa malattia:

1. Usare un linguaggio semplice
Quando si comunica con un malato di Alzheimer, è fondamentale essere chiari ed evitare frasi complesse. Utilizzare un linguaggio diretto e di facile comprensione può aiutare a prevenire la confusione e la frustrazione.

2. Fare domande aperte
Stimolare la partecipazione del malato è importante. Piuttosto che fare domande che richiedono solo una risposta "sì" o "no", si consiglia di porre domande aperte che possano incoraggiare una conversazione più ampia. Questo non solo favorisce l'interazione ma può anche stimolare la memoria.

3. Ascoltare con pazienza
La pazienza è una virtù fondamentale quando si interagisce con una persona affetta da Alzheimer. Bisogna concedere al malato il tempo di esprimersi liberamente, senza interruzioni, dimostrando un interesse sincero per ciò che sta comunicando. La comprensione richiede tempo e ascoltare con pazienza può davvero fare la differenza nel migliorare la comunicazione con il paziente.

In aggiunta, è consigliabile mantenere il contatto visivo, poiché questo aiuta a instaurare un legame e a rassicurare la persona. Parlando lentamente, in modo chiaro e con un tono di voce calmo, si favorisce una comunicazione efficace.

Cosa non fare con un malato di Alzheimer

È fondamentale prendere un approccio delicato e sensibile nei confronti delle persone affette da Alzheimer. Oltre ad adottare comportamenti positivi, è altrettanto importante evitare alcune cose. Ecco alcune linee guida su cosa evitare:

1. Situazioni stressanti
Gli ambienti stressanti possono aumentare l'ansia e la confusione nei malati di Alzheimer. Si consiglia di mantenere l'ambiente tranquillo e privo di stimoli eccessivi.  Inoltre, se il paziente mostra resistenza verso un'azione, è meglio evitare di costringerlo, poiché potrebbe aumentare la sua agitazione. Inoltre, è essenziale non alzare la voce, poiché il tono gentile è cruciale per ottenere risposte positive.

2. Contraddire il malato
Evitare di contraddire il paziente, anche se le sue affermazioni non corrispondono alla realtà, e cercare di mantenere una conversazione leggera e priva di conflitti. Se il paziente manifesta deliri o allucinazioni, è importante non contraddirlo, poiché potrebbe causare agitazione.

3. Sottovalutare i sintomi
Sottovalutare i sintomi dell'Alzheimer può mettere a rischio la sicurezza del paziente. È fondamentale osservare attentamente i cambiamenti nel comportamento e nella salute e consultare un professionista medico per adattare la gestione della malattia in modo adeguato.

Quando ci troviamo di fronte a comportamenti incomprensibili da parte di una persona affetta da Alzheimer, è importante non cercare di spiegare o razionalizzare, ma piuttosto rassicurarla e cercare di capire il suo stato d'animo. Distinguere tra la sua persona sana e quella malata, evitando di prendere personalmente atteggiamenti che derivano dalla sua condizione di disagio. Infine, è fondamentale evitare di sottolineare gli errori, poiché ciò può causare sensi di inadeguatezza e frustrazione nel malato.

Cosa serve per calmare i malati di Alzheimer

Quando il paziente si trova in uno stato di agitazione o nervosismo, è importante evitare di limitare la sua libertà di movimento o provare a bloccarlo. Per gestire efficacemente l'agitazione e tranquillizzare il paziente, è fondamentale mantenere la calma e cercare di trasmettere serenità alla persona affetta da Alzheimer.

Creare un ambiente che trasmetta sicurezza è un aspetto essenziale per alleviare l'ansia nei malati di Alzheimer. Ecco alcune strategie utili:

1. Creare un ambiente tranquillo
Creare un'atmosfera silenziosa e priva di distrazioni nell'ambiente circostante è fondamentale. Un ambiente sereno può aiutare a calmare l'agitazione e a migliorare il benessere del malato.

2. Utilizzare la comunicazione non verbale
La comunicazione attraverso il linguaggio del corpo, come abbracci rassicuranti e sguardi teneri, può essere altrettanto potente delle parole stesse. Bisogna essere attenti ai segnali non verbali e rispondere di conseguenza, creando un legame emotivo che va oltre le parole.

3. Offrire comfort e sicurezza
È fondamentale garantire al malato un senso di sicurezza e benessere, creando un ambiente accogliente e confortevole. Ciò può essere ottenuto attraverso l'utilizzo di oggetti familiari che richiamano ricordi positivi, l'implementazione di una routine strutturata e il sostegno costante da parte dei familiari e dei caregiver.

 

Donna che sa come comportarsi con una persona che soffre di demenza senile

Mantenere contatto visivo, rassicurare e mostrare positività sono fondamentali per una comunicazione efficace con chi ha l'Alzheimer.

Come comportarsi con un malato di Alzheimer in casa

Gestire la malattia di Alzheimer in un ambiente domestico richiede attenzione e flessibilità. Ecco alcuni suggerimenti utili:

1. Adattare la casa alle esigenze del paziente
Rendere la casa sicura e accessibile è fondamentale per garantire il benessere del paziente affetto da Alzheimer. È importante eliminare gli ostacoli, rimuovere gli oggetti pericolosi o confusionari dalla vista del paziente e installare dispositivi di sicurezza come maniglie antiscivolo e tappeti antiscivolo. Inoltre, etichettare e organizzare gli oggetti per facilitarne il riconoscimento. Infine, è importante garantire che gli ambienti siano facilmente accessibili e che i percorsi siano chiari e ben illuminati. Queste semplici azioni possono contribuire a creare un ambiente rassicurante, che favorisce una sensazione di calma e tranquillità, riducendo così la confusione e l'ansia.

2. Stabilire una routine
Una routine giornaliera ben strutturata può offrire un senso di sicurezza e stabilità al paziente affetto da Alzheimer, aiutando nel contempo a ridurre l'ansia. Mantenere orari regolari per i pasti, le attività e il riposo può avere un impatto positivo sulla qualità della vita del paziente.

3. Coinvolgere il paziente in attività quotidiane
Incoraggiare il paziente a partecipare a giochi di memoria, attività manuali come il giardinaggio, la pittura, il cucito o la ceramica, ascoltare la musica e leggere ad alta voce può stimolare la mente, migliorare la coordinazione motoria e fornire un senso di realizzazione.

Esistono anche diverse tecnologie assistive e strumenti che possono migliorare la qualità della vita dei pazienti di Alzheimer a casa:

  • dispositivi di localizzazione GPS per tenere traccia dei pazienti in caso di smarrimento;
  • sistemi di teleassistenza per il monitoraggio remoto dei pazienti e la comunicazione con gli operatori sanitari;
  • orologi elettronici o app per ricordare appuntamenti ed eventi importanti;
  • app per la gestione dei farmaci e i promemoria dei dosaggi;
  • sistemi di domotica per controllare l'illuminazione, la temperatura e altri dispositivi domestici in modo semplice e intuitivo.

In conclusione, gestire la cura dell'Alzheimer richiede un approccio olistico che comprenda terapie mediche e non mediche, insieme all'importanza della terapia a domicilio per garantire un ambiente sicuro e familiare ai pazienti. Nonostante le sfide, la ricerca continua a progredire verso una migliore comprensione e trattamento della malattia, con la speranza di un futuro in cui l'Alzheimer possa essere affrontato in modo più efficace e compassionevole.


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