Menu

I sintomi dell'Alzheimer: campanelli d'allarme e fasi precoci

In vista della Giornata Mondiale dell'Alzheimer, abbiamo preparato un articolo dedicato all'importanza di riconoscere i sintomi iniziali di questa malattia neurodegenerativa che colpisce prevalentemente milioni di anziani. 

Nonostante la mancanza attuale di una cura definitiva per il morbo di Alzheimer, la ricerca continua a progredire nel tentativo di comprendere meglio le cause e sviluppare trattamenti efficaci. Nel frattempo, ci sono diversi approcci che possono contribuire a ridurre il rischio di sviluppare questa malattia o a rallentare la sua progressione. Per saperne di più, leggi il nostro articolo Prevenire l'Alzheimer: i 6 consigli per la salute del cervello.

In questo articolo, esploreremo i segnali precoci dell'Alzheimer, le fasi della malattia e gli esami diagnostici necessari per affrontarla in modo tempestivo e adeguato. Comprendere questi aspetti è fondamentale per migliorare la gestione e il trattamento di questa patologia, che colpisce milioni di persone in tutto il mondo.

In questo articolo approfondiremo:

- Sintomi iniziali dell'Alzheimer: un segnale importante

- Morbo di Alzheimer: sintomi iniziali da conoscere

- Le 7 fasi dell'Alzheimer: cosa aspettarsi 

- Esami per la diagnosi precoce dell'Alzheimer


Il nostro IRCCS Centro San Giovanni di Dio è un Istituto accreditato e riconosciuto a livello statale per la ricerca contro le malattie neurodegenerative. Ogni anno grazie ai contributi del 5x1000 i nostri ricercatori promuovono progetti di ricerca scientifica per comprendere che cos'è il morbo di Alzheimer e come curarlo.

Affrontare il morbo di Alzheimer rappresenta una sfida impegnativa, ma grazie alla giusta informazione, è possibile apportare un notevole miglioramento nella vita dei pazienti e dei loro familiari. Per scoprire come fornire un prezioso supporto sia ai pazienti che ai caregiver, scaricare la nostra guida informativa!

 

Guida all'Alzheimer

 

Sintomi iniziali dell'Alzheimer: un segnale importante

Il morbo di Alzheimer è una forma di demenza associata all'età avanzata, caratterizzata da una progressiva e irreversibile perdita delle funzioni cognitive

È importante riconoscere segnali distintivi che non dovrebbero essere confusi con le normali conseguenze dell'invecchiamento. L'invecchiamento normale comporta piccole dimenticanze e cambiamenti cognitivi graduali, mentre i primi segni dell'Alzheimer presentano una perdita di memoria più pronunciata, difficoltà nel recupero delle informazioni e cambiamenti repentini, oltre a influenzare in modo significativo le attività quotidiane. L'Alzheimer può anche manifestarsi con cambiamenti comportamentali evidenti e una maggiore confusione nel tempo e nello spazio. 

La diagnosi precoce dell'Alzheimer è cruciale per varie ragioni. In primo luogo, consente di instaurare un trattamento tempestivo che mira a rallentare la progressione della malattia, contribuendo a mantenere una migliore qualità di vita per il paziente. Inoltre, permette di mettere in atto adeguate misure di supporto e pianificazione del futuro, coinvolgendo il paziente e i suoi familiari in decisioni importanti.

Morbo di Alzheimer: sintomi iniziali da conoscere

La malattia di Alzheimer si sviluppa attraverso diverse fasi, ma è importante notare che i sintomi iniziali possono variare considerevolmente tra le persone. La Alzheimer's Association elenca dieci sintomi ai quali i familiari di una persona anziana dovrebbero essere attenti. Questi sintomi possono essere principalmente suddivisi in due categorie:

Sintomi cognitivi iniziali Alzheimer

All'inizio della malattia, i sintomi cognitivi emergono con maggiore evidenza. La perdita di memoria a breve termine e la confusione sono spesso i primi segni, e il paziente potrebbe faticare a ricordare eventi recenti, nomi o appuntamenti. I più frequenti sono:

  • Dimenticanze: la perdita di memoria interferisce con le capacità lavorative del soggetto.

  • Difficoltà ad eseguire compiti noti: problemi persistenti nell'esecuzione di compiti quotidiani come abbottonarsi o allacciarsi le scarpe, indicativi di aprassia, un deficit associato all'Alzheimer.

  • Problemi linguistici: la difficoltà frequente a ricordare il nome delle cose, segno di anomia.

  • Disorientamento spaziale e temporale: confusione riguardo al mese, la stagione, l'anno o la difficoltà a riconoscere luoghi familiari.

  • Perdita delle capacità di giudizio: comportamenti inappropriati nel vestirsi, perdita della cognizione del valore delle cose e errori di giudizio nel lavoro.

  • Difficoltà di ragionamento astratto: problemi nel compiere operazioni matematiche o logiche relativamente semplici.

  • Dimenticanza di oggetti: perdere cose comuni, come chiavi, in luoghi insoliti.

Sintomi comportamentali iniziali Alzheimer

I sintomi comportamentali possono comparire inizialmente o in una fase successiva del decorso della malattia. Essi possono includere cambiamenti nell'umore, come depressione o irritabilità, problemi di linguaggio e difficoltà a prendere decisioni. I più comuni sono:

  • Cambiamenti repentini dell’umore: variazioni improvvise e ingiustificate nell'umore.

  • Cambiamenti di personalità: comportamenti eccentrici, insoliti, sospetti, atteggiamenti aggressivi e sintomi paranoici.

  • Perdita di iniziativa: la perdita di interesse per attività quotidiane e una mancanza di iniziativa generale nei confronti delle cose che circondano il soggetto anziano.

    supporto durante i sintomi cognitivi iniziali dell'Alzheimer

Le 7 fasi dell'Alzheimer: cosa aspettarsi 


In generale, i pazienti attraversano una traiettoria simile dall'inizio della malattia fino alla fase finale. Il numero preciso di fasi può variare e dipende dalla modalità di categorizzazione. Alcuni esperti adottano un modello più semplice con tre fasi (iniziale, moderata e finale), mentre altri preferiscono una suddivisione più dettagliata per comprendere meglio l'evoluzione della malattia.

Uno dei sistemi più comuni, ideato dal Dottor Barry Reisberg - direttore clinico del Dementia Research Center presso la New York University School of Medicine, suddivide la progressione dell'Alzheimer in sette tappe. Questo quadro è stato ampiamente adottato per comprendere meglio il percorso della malattia e come questa malattia progressiva influenzi le abilità cognitive nel corso del tempo.

Fase 1: Nessuna disabilità (funzionalità normale): Non emergono problemi di memoria o altri sintomi caratteristici della demenza, e il paziente mantiene intatte le proprie abilità cognitive, continuando a funzionare normalmente dal punto di vista cognitivo.

Fase 2: Declino cognitivo molto lieve: In questa fase, si possono manifestare occasionali vuoti di memoria, come il dimenticare alcune parole o la posizione di oggetti comuni. Tuttavia, questi lapsus non sono così pronunciati da rendere la perdita di memoria facilmente distinguibile da quella tipica dell'invecchiamento. La persona continua a ottenere buoni risultati nei test di memoria, e la malattia è improbabile che possa essere rilevata dai medici o dai propri cari.

Fase 3: Declino cognitivo lieve: In questa fase, gli amici e i familiari degli anziani iniziano a percepire segnali di problemi cognitivi e di memoria. Si manifesta una leggera difficoltà nella memoria e nella concentrazione, mentre le prestazioni nei test di memoria e cognitivi cominciano a declinare, evidenziando un deterioramento delle funzioni cognitive. Le persone in stadio 3 sperimentano difficoltà in vari aspetti della loro vita quotidiana, inclusi il trovare le parole adeguate durante le conversazioni, il ricordare i nomi di nuove conoscenze, la pianificazione e l'organizzazione delle attività giornaliere, oltre a incontrare sfide nei contesti sociali o lavorativi. In questa fase, è comune anche la perdita di oggetti personali, compresi quelli di valore.

Fase 4: Declino cognitivo moderato: In questa fase della malattia, si manifestano chiaramente i sintomi caratteristici dell'Alzheimer in diverse aree. La persona sperimenta difficoltà nel ricordare eventi recenti, dimentica particolari significativi della propria storia di vita, mostra un indebolimento della memoria a breve termine al punto di non ricordare cosa ha mangiato a colazione, ha difficoltà nell'eseguire calcoli aritmetici e nell'affrontare compiti complessi come gestire le proprie finanze e pagare le bollette.

Fase 5: Declino cognitivo moderatamente grave: Nella quinta fase dell'Alzheimer, il bisogno di assistenza quotidiana diventa sempre più evidente per i pazienti, poiché la loro memoria continua a deteriorarsi. In questa fase, potrebbero dimenticare dettagli come il proprio indirizzo o la scuola superiore frequentata, ma conservano comunque ricordi significativi legati alla propria storia personale. I sintomi comuni in questa fase includono una notevole confusione, la difficoltà a ricordare informazioni semplici su di sé, come il proprio numero di telefono, e talvolta la sfida nell'indossare abiti in modo adeguato. Nonostante le sfide, i pazienti mantengono una certa indipendenza nelle attività quotidiane, come l'uso del bagno. Inoltre, solitamente riconoscono ancora i loro familiari e conservano dettagli sulla loro storia personale, in particolare legati all'infanzia e alla giovinezza.

Fase 6: Declino cognitivo grave: In questa fase, le lacune nella memoria e nei processi di pensiero diventano più evidenti. Le persone hanno bisogno di una supervisione continua e frequentemente dipendono dall'assistenza di professionisti. I loro sintomi comprendono confusione o mancanza di consapevolezza dell'ambiente circostante e dei dintorni, profondi cambiamenti nella personalità e possibili problemi comportamentali, nonché la necessità di assistenza nelle attività quotidiane come l'uso del bagno e la pulizia personale. In questa fase, si manifesta anche l'incapacità di riconoscere i volti, ad eccezione di amici e familiari molto stretti, insieme alla perdita di memoria per la maggior parte dei dettagli della propria storia personale. Altri sintomi includono la perdita del controllo dell'intestino e della vescica, e il tendere a vagare senza una direzione specifica.

Fase 7: Declino cognitivo molto grave: Nella settima e ultima fase dell'Alzheimer, i pazienti si avvicinano alla morte poiché perdono la capacità di interagire con l'ambiente, comunicare verbalmente e svolgere attività quotidiane come mangiare o andare in bagno. Anche se possono ancora essere in grado di pronunciare parole e frasi, non hanno coscienza della loro condizione e hanno bisogno di assistenza per tutte le attività della vita quotidiana. La deglutizione può diventare un problema critico, e i sintomi fisici diventano sempre più evidenti.

Nota: È fondamentale tenere presente che queste fasi offrono una visione generale dell'evoluzione dell'Alzheimer, ma è cruciale ricordare che ciascun individuo è unico, e il corso della malattia può differire significativamente da persona a persona. Inoltre, le fasi possono talvolta sovrapporsi.

Esami per la diagnosi precoce dell'Alzheimer

Determinare se una persona è affetta dalla malattia di Alzheimer non è un processo semplice. Non esiste un singolo test in grado di confermare istantaneamente la presenza della malattia. La diagnosi di Alzheimer si sviluppa attraverso un processo di esclusione, che implica un'approfondita valutazione delle condizioni fisiche e mentali del paziente, anziché affidarsi a prove dirette e specifiche della malattia stessa. Per giungere a una diagnosi precoce dell'Alzheimer, è essenziale coinvolgere un professionista sanitario specializzato.
Ad oggi, gli esami includono:

Anamnesi e Visita Medica

Una diagnosi accurata dell'Alzheimer richiede una valutazione medica completa per escludere altre condizioni con sintomi simili. Il medico esegue una serie di test del sangue, effettua valutazioni neurologiche e raccoglie dettagliate informazioni sulla storia clinica del paziente. Questa fase iniziale della diagnosi coinvolge un'attenta anamnesi e una completa visita medica, durante la quale si possono richiedere dettagliate informazioni sul comportamento del paziente. Queste informazioni includono eventuali difficoltà nelle attività quotidiane come vestirsi, igiene personale, gestione finanziaria, appuntamenti, viaggi autonomi, lavoro e utilizzo di elettrodomestici. Inoltre, il paziente può essere sottoposto a una valutazione neuropsicologica per identificare possibili problemi di memoria, linguaggio e attenzione. Spesso, si utilizza il Mini-Mental State Examination (MMSE), un test che comprende domande come "Che giorno è oggi? In quale città ci troviamo? Come si chiama questo oggetto?" Altri componenti del test coinvolgono la capacità di eseguire semplici operazioni basate su istruzioni.

Esami di Laboratorio

Per escludere la presenza di altre malattie che potrebbero spiegare la demenza o che potrebbero aggravare una preesistente malattia di Alzheimer, potrebbe essere necessario effettuare una serie di esami di laboratorio, tra cui analisi del sangue e delle urine. Negli ultimi anni, sono stati sviluppati strumenti avanzati per l'osservazione del cervello che forniscono immagini in vivo, rivelando eventuali differenze tra il cervello di persone sane e quello dei pazienti affetti da Alzheimer. Pur non garantendo una diagnosi definitiva, questi strumenti contribuiscono a rafforzare l'ipotesi di una possibile o probabile malattia di Alzheimer.

Scansioni del cervello: la conferma della malattia

Gli esami strumentali rappresentano un'ulteriore fase della diagnosi di Alzheimer e comprendono:

La diagnosi di Alzheimer può essere formulata in tre modalità: possibile, probabile e certa. La diagnosi possibile si basa sull'osservazione dei sintomi clinici e sul deterioramento di due o più funzioni cognitive in presenza di una seconda malattia che non è la causa della demenza. La diagnosi probabile segue lo stesso principio ma in assenza di una seconda malattia. La diagnosi certa è possibile solo attraverso la biopsia cerebrale o l'autopsia, confermando l'identificazione delle caratteristiche placche senili e gomitoli neurofibrillari nel cervello.

 

Siamo un gruppo di Professionisti pronti ad ascoltare e supportare le persone nelle loro difficoltà quotidiane. Se hai bisogno di un consulto, non esitare a contattarci.

Siamo qui per te.

Contattaci se hai bisogno

 

Ci dedichiamo per missione ai malati e ai bisognosi coniugando l’attenzione al corpo e allo spirito nel rispetto della persona e della sua individualità.
Attraverso la promozione delle opere portiamo il Vangelo nel mondo della sofferenza e del dolore affiancando il paziente come professionisti della salute.

Guida all'alzheimer
Regolazione delle emozioni
Essere Fatebenefratello
New call-to-action

Potrebbero interessarti anche