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Chi sono i donatori in Italia? I numeri del settore

12 settembre 2022

Il sostegno dei donatori è fondamentale per permettere alle Onlus di svolgere le proprie attività. Ogni anno, infatti, gli individui si impegnano nel sostenere i progetti e le iniziative che le Onlus portano avanti con le proprie donazioni.

Ma chi sono i donatori italiani? Per saperne di più leggi il nostro articolo!


Il profilo dei donatori italiani

Ogni anno tantissime persone scelgono di sostenere cause che considerano importanti con le proprie donazioni. Gli italiani, infatti, si sono dimostrati negli ultimi anni estremamente generosi, raggiungendo nel 2020 una cifra di 5,683 miliardi di euro in donazioni. Per saperne di più, leggi l'articolo "Panoramica italiana delle donazioni: i dati di settore". 

C’è da chiedersi, pertanto, chi siano i donatori italiani. A tal proposito, il Global Trends in Giving Report (2020) evidenzia che il 65% dei donatori italiani sono donne, il 34% uomini e l’1% non-binary.

Inoltre, le principali generazioni che si impegnano nelle donazioni sono tipicamente quelle più adulte: in particolare, oltre il 60% dei soggetti che dichiara di aver donato appartiene alla Generazione X o a quella dei Millenials, di età compresa tra i 23 e i 55 anni. Segue poi la generazione dei Baby Boomers, che comprende soggetti di età compresa tra i 56 e i 74 anni.

Ciò non vuol dire che i giovani appartenenti alla Generazione Z siano del tutto estranei al tema delle donazioni: va però considerato che i più giovani hanno una minor capacità di spesa rispetto ai soggetti più adulti, ed è pertanto più difficile che possano scegliere di donare.

Per quanto riguarda, poi, la distribuzione delle donazioni nelle aree geografiche italiane, il rapporto “Noi Doniamo” (2022), redatto ogni anno dall’Istituto Italiano della Donazione, mette in evidenza che le regioni del Nord Italia sono quelle in cui si dona di più. In particolare, il più alto tasso di donazione si osserva nell’area del Trentino Alto Adige e del Südtirol, mentre nelle zone del Centro e Sud Italia si abbassa considerevolmente la quota dei donatori.

 

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I fattori che influenzano la propensione al dono

Esistono inoltre alcune variabili che possono influenzare la propensione al dono degli italiani: l’indagine “Donare 3.0” (2022), condotta da Doxa in collaborazione con PayPal, evidenzia che il livello di istruzione rappresenta un’importante discriminante quando si tratta di donazioni. La percentuale di soggetti che dichiarano di aver fatto una donazione negli ultimi 12 mesi arriva infatti fino all’87% per coloro che hanno un livello di istruzione alto. I diplomati e i laureati, infatti, mostrano un’attività di donazione molto più frequente.

Ma non solo: anche la miglior condizione occupazionale può aumentare la probabilità che gli individui scelgano di donare. Fra coloro che sono occupati, infatti, la quota maggiore di donatori è rappresentata da dirigenti, imprenditori e liberi professionisti.
È quindi evidente che le classi meno agiate e gli individui caratterizzati da una minor stabilità lavorativa rientrano nelle categorie meno propense a donare.

Va poi considerato che gli ultimi due anni hanno rappresentato un periodo di forte crisi per il nostro paese: l’esplosione della pandemia, la crisi economica, lo scoppio della guerra in Ucraina sono tutti fenomeni che hanno avuto un impatto estremamente forte sull’economia italiana e che hanno ridotto la capacità di spesa di tantissime persone. Ciò ha determinato una battuta d’arresto nel mondo delle donazioni non profit, che tuttavia oggi inizia a vedere i primi segnali di ripresa.
Va inoltre sottolineato che in questi momenti di crisi sono tantissimi gli enti che si sono impegnati a dare il proprio contributo per aiutare chi ne aveva bisogno. A tal proposito, UTA Onlus ha partecipato all'iniziativa di aiuto ai profughi dell'Ucraina portata avanti dalla Provincia Lombardo Veneta dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio dei Fatebenefratelli, con un'importante donazione. 

I donatori rappresentano dunque una risorsa fondamentale per le Onlus, che permette a queste ultime di svolgere le proprie attività, aiutando tantissime persone svantaggiate.

Noi di UTA Onlus siamo un’Associazione benefica che si impegna nel sostenere gli Ospedali africani di Afagnan e Tanguiéta. I nostri Progetti hanno lo scopo di combattere le patologie diffuse in questi territori, e di aiutare coloro che ne hanno bisogno. 

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