Le attività e iniziative che le Onlus portano avanti quotidianamente migliorano la qualità di vita di tantissime persone svantaggiate. Va però sottolineato che ciò non sarebbe possibile senza il sostegno costante dei donatori. Ogni anno, infatti, tantissime persone si impegnano nel sostenere cause sociali con le proprie donazioni. Ma quali sono i dati delle donazioni in Italia?
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In questo articolo parleremo di:
- Le donazioni in Italia
- Le modalità di donazione preferite dagli italiani: l'ascesa del mondo digitale
La vita delle organizzazioni non profit è estremamente influenzata dalle donazioni da parte degli individui che vengono loro destinate.
Oggi, infatti, sono tantissime le persone che hanno a cuore cause sociali e che si impegnano nel sostenerle attraverso le donazioni. Lo conferma il Global Trends in Giving Report (2021), che mostra come l’86% dei soggetti italiani partecipanti all’indagine si sia dichiarato donatore.
In particolare, la maggior parte dei donatori italiani sono donne con un elevato livello di istruzione. Inoltre, le donazioni con cifre più alte sono quelle effettuate dagli individui appartenenti alla generazione dei Baby Boomers: tale generazione comprende infatti le persone di età compresa tra i 56 e i 74 anni, e più del 40% di essi dona oltre i 50 euro l’anno.
Per saperne di più su chi sono i donatori italiani, leggi il nostro articolo "Chi sono i donatori in Italia? I numeri del settore".
Inoltre, secondo l’Italy Giving Report di Vita, nel 2020 le donazioni individuali da parte degli italiani ammontavano a 5,683 miliardi di euro, una cifra che mette in evidenza l’impegno da parte dei cittadini nel sostenere cause che hanno a cuore.
A tal proposito, un approfondimento effettuato dall’Istituto Italiano della Donazione circa le raccolte fondi messe in atto dagli enti non profit mostra infatti come la fonte di maggiori entrate per essi sia rappresentata in grande preponderanza da persone fisiche, seguita poi dal 5x1000.
Questi dati sono certamente rassicuranti, in quanto evidenziano il reale desiderio da parte dei cittadini di contribuire con il loro aiuto a sostenere importanti cause in cui credono. Le persone sono infatti consapevoli che le Onlus sono organizzazioni complesse, regolamentate da una precisa normativa che le rende degli enti sicuri di cui potersi fidare.
Va poi sottolineato che esistono alcune cause che gli italiani considerano particolarmente importanti e a cui vengono destinate gran parte delle donazioni. Tra queste, salute e ricerca si conferma come la causa più scelta dai donatori, fattore che viene certamente influenzato dalla crisi sanitaria che il nostro Paese ha vissuto negli ultimi due anni. Seguono poi ulteriori cause, come l’assistenza sociale o la tutela dei diritti e della pace, anch’esse considerate estremamente rilevanti.
Nonostante ciò, è però importante evidenziare che gli ultimi due anni hanno rappresentato un periodo estremamente complesso per le organizzazioni non profit: la diffusione del Covid-19 ha infatti determinato un forte aumento della generosità degli italiani ma, allo stesso tempo, ha anche portato un cambiamento negli atteggiamenti e nei comportamenti di donazione delle persone, penalizzando le Onlus.
Nel 2020 si è infatti osservato uno spostamento delle donazioni dalle cause per cui gli italiani hanno sempre donato attraverso le organizzazioni non profit verso nuovi destinatari strettamente legati alla pandemia, come la Protezione Civile e gli ospedali.
Ciò non vuol dire, però, che il dono degli italiani verso le organizzazioni non profit si sia fermato: lo conferma l’indagine Noi doniamo, realizzata ogni anno dall’Istituto Italiano della Donazione. Secondo tale indagine, infatti, nel 2020 il 53% degli enti non profit ha registrato un decremento di entrate totali a partire dalla diffusione della pandemia. Nel 2021, però, tale percentuale scende al 39%, mostrando quindi un segnale di ripresa e di un ritorno alla situazione pre-pandemica per queste organizzazioni.
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È quindi chiaro che le Onlus beneficiano costantemente dell’aiuto dei donatori, il cui supporto è fondamentale per svolgere le proprie attività. Ma quali sono le modalità di donazione preferite dagli italiani?
Negli ultimi anni si è assistito all’emergere di nuove modalità di donazione che gli individui utilizzano sempre di più per sostenere le cause che hanno a cuore.
In particolare, si osserva un utilizzo preponderante dei canali digitali. Se, infatti, il ricorso alle raccolte fondi online era già diffuso prima della pandemia, va sottolineato che quest’ultima ha accelerato in maniera estremamente rapida l’adozione degli strumenti online per fare le proprie donazioni.
L’indagine Donare 3.0 (2022), di Doxa in collaborazione con PayPal e Fondazione Rete del Dono, mette infatti in evidenza la crescita costante dell’online nel mondo del non profit: negli ultimi anni, infatti, si è vista una riduzione dei pagamenti tramite denaro contante, e un aumento dell’utilizzo di piattaforme digitali per le proprie donazioni.
A tal proposito, si sottolinea che lo strumento più utilizzato è il computer: il 71% dei soggetti rispondenti all’indagine dichiara infatti di aver utilizzato questo device per le proprie donazioni. Segue, poi, l’uso di strumenti mobile, come Tablet e Smartphone, utilizzati dal 59% dei soggetti. In particolare, sono soprattutto le generazioni più adulte che, pur essendo dotate di smartphone, preferiscono utilizzare il computer per le proprie donazioni.
È quindi chiaro che negli ultimi anni le Onlus hanno dovuto affrontare molteplici sfide, che le hanno messe a dura prova. Nonostante il contesto complesso in cui ci troviamo, va però sottolineato che il dono degli italiani non si è fermato. Sono tantissime, infatti, le persone che si impegnano nel sostenere gli enti non profit con le proprie donazioni. Gli individui sono infatti consapevoli che le Onlus sono organizzazioni sicure e trasparenti, che con le proprie attività migliorano la qualità di vita di tantissime persone svantaggiate.
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