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Gastrectomia: cos’è e perché ricorrervi

16 novembre 2023

La gastrectomia, un intervento chirurgico che prevede la rimozione dello stomaco o di una sua porzione, diventa necessaria in diverse condizioni in cui l'organo può ammalarsi. Questa procedura riveste un ruolo fondamentale nel trattamento del tumore allo stomaco e talvolta può essere considerata anche per affrontare l'obesità.

Questo intervento invasivo richiede al paziente di abbracciare un nuovo stile di vita una volta completato. L'adattamento a questa significativa trasformazione diventa imperativo, poiché la gastrectomia ha un impatto profondo sulla routine quotidiana e sull'approccio all'alimentazione. Continua a leggere per scoprire di più. 

In questo articolo parleremo di:

- Il perché della gastrectomia

- Gastrectomia e le sue varianti: un approfondimento

- Vivere Dopo la Gastrectomia

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Tumore allo stomaco guida

 

Il perché della gastrectomia 

La gastrectomia trova la sua indicazione in diverse condizioni mediche. Le cinque principali motivazioni possono portare alla necessità di sottoporsi a questo intervento sono:

1. Tumori maligni allo stomaco (o cancro): queste neoplasie, spesso gravi e metastatiche, rendono difficile la cura attraverso chemioterapia o radioterapia.

2. Tumori benigni allo stomaco: in alcuni casi, l'asportazione è necessaria per precauzione, considerando che un tumore benigno potrebbe trasformarsi in una forma maligna.

3. Obesità: la gastrectomia è indicata in casi gravi di obesità, in cui la vita del paziente è a rischio o quando altri trattamenti non invasivi hanno fallito.

4. Ulcere gastriche: se le ulcere non rispondono adeguatamente ai farmaci o la condizione del paziente continua a peggiorare, la gastrectomia può diventare necessaria.

5. Tumore all'esofago: in assenza di alternative terapeutiche, la gastrectomia rappresenta l'unica soluzione. Esiste un approccio specifico per i tumori dell'esofago, noto come esofagogastrectomia.

Gastrectomia e le sue varianti: un approfondimento

La gastrectomia è comunemente praticata per l'estrazione di tumori maligni allo stomaco in uno stadio avanzato e può essere eseguita attraverso due principali approcci chirurgici: la tradizionale e la laparoscopica.

Nella chirurgia tradizionale, viene effettuata un'incisione nell'addome per rimuovere lo stomaco malato. Questo metodo è considerato ideale per i tumori poiché consente di rimuovere in modo accurato tutti gli organi e i tessuti affetti dal cancro, oltre allo stomaco stesso. Tuttavia, è importante sottolineare che la chirurgia tradizionale è molto invasiva e richiede tempi di guarigione più lunghi.

D'altra parte, la laparoscopia coinvolge l'utilizzo di tre piccole incisioni e strumentazione chirurgica avanzata. È considerata meno invasiva, con tempi di guarigione più brevi e una ridotta durata dell'ospedalizzazione. Inoltre, è importante notare che, sebbene il chirurgo osservi l'operazione su un monitor anziché direttamente sul sito, esiste un rischio potenziale di danneggiare accidentalmente organi adiacenti allo stomaco. Ecco un'immagine che illustra chiaramente il procedimento.

laparoscopia illustrazione

La gastrectomia è un intervento chirurgico che richiede l'impiego di anestesia generale. Prima di eseguire l'intervento, è fondamentale che il paziente venga sottoposto a una serie di rigorosi controlli clinici, che comprendono un esame obiettivo accurato, un'analisi completa del sangue, un elettrocardiogramma e un'attenta valutazione della sua storia clinica.

Come in qualsiasi intervento chirurgico, la gastrectomia non è esente da possibili complicazioni. Tra queste, si includono rischi come emorragie interne, infezioni, formazione di coaguli sanguigni, ictus o attacco di cuore durante l'operazione, nonché potenziali reazioni allergiche ai farmaci anestetici o sedativi.

La rimozione totale dello stomaco, in particolare, può comportare ulteriori sfide, tra cui la riduzione delle capacità d'assorbimento delle vitamine. Questa situazione può causare una serie di problemi, tra cui anemia, maggiore vulnerabilità alle infezioni, indebolimento osseo, calo di peso, sindrome da rapido svuotamento, episodi di vomito, diarrea, reflusso acido, occlusione intestinale e perdite di cibo. La consapevolezza di tali potenziali complicazioni è cruciale per garantire un monitoraggio attento e un intervento tempestivo nel caso in cui si verifichino.

La gastrectomia può assumere diverse forme, vediamole insieme. 

Gastrectomia Totale

La gastrectomia totale prevede la completa rimozione dello stomaco, sorge come risposta a gravi condizioni mediche. Questo procedimento, che consiste nell'eliminare l'intero stomaco e collegare direttamente l'esofago all'intestino tenue, diventa spesso necessario quando malattie come il cancro allo stomaco raggiungono uno stadio avanzato o non rispondono ad altre forme di trattamento.

La vita dopo una gastrectomia totale comporta notevoli cambiamenti: la digestione subisce alterazioni, e i pazienti possono sperimentare variazioni nei livelli energetici e nella tolleranza alimentare. L'adattamento a un'alimentazione priva di stomaco richiede un approccio attento. I pazienti devono apprendere a gestire porzioni più ridotte e a selezionare cibi facilmente digeribili.

Questo delicato equilibrio diventa essenziale per garantire una transizione quanto più fluida possibile nella nuova realtà alimentare post-intervento.
 

illustrazione prima e dopo la gastrectomia totale

Nell'immagine, si può notare la differenza tra l'aspetto prima della gastrectomia totale a sinistra e quello dopo a destra.


Gastrectomia Subtotale

La gastrectomia subtotale, che comporta la rimozione di una porzione dello stomaco, viene generalmente raccomandata quando le condizioni mediche richiedono l'eliminazione di una parte significativa dell'organo, ma non la sua totalità.

Le implicazioni sulla salute possono variare in base alla quantità di stomaco rimosso. Sebbene la capacità digestiva sia compromessa, ciò avviene in misura minore rispetto alla gastrectomia totale.

Un recupero rapido dopo questo intervento implica una particolare attenzione alla nutrizione e al supporto medico. La reintroduzione graduale dei cibi solidi e un monitoraggio accurato possono agevolare il processo di recupero, permettendo al paziente di adattarsi più agevolmente ai cambiamenti post-operatori.

Gastrectomia Parziale 

La gastrectomia parziale, procedura che prevede la rimozione di una porzione specifica dello stomaco, è indicata per trattare condizioni come ulcere o polipi che interessano solo una parte dell'organo.

Le specifiche dell'intervento e l'entità della rimozione influenzano notevolmente il modo in cui si affronta la vita quotidiana. L'adattamento a una dieta bilanciata e a porzioni più contenute diventa essenziale. Come avviene per la gastrectomia subtotale, anche per la parziale è spesso consigliata una graduale reintroduzione di alimenti solidi per facilitare il processo di adattamento. Questo delicato approccio è fondamentale per garantire un recupero ottimale e una transizione più agevole verso una nuova routine alimentare dopo l'intervento chirurgico.

 

Vivere dopo la gastrectomia

Dopo la gastrectomia, la vita quotidiana richiede adattamenti nelle abitudini alimentari, nei livelli di energia e nell'attività fisica. Il periodo post-operatorio implica generalmente una permanenza ospedaliera di una o due settimane, con drenaggio chirurgico e alimentazione endovenosa.

La dieta post-gastrectomia impone un cambiamento radicale, con pasti moderati e inizialmente privi di fibre (cereali integrali, legumi, verdura ecc). Per seguire una dieta equilibrata, è consigliabile consumare almeno 6 pasti al giorno di dimensioni ridotte, scegliendo cibi ricchi di nutrienti. Una masticazione accurata e mantenere una postura eretta durante i pasti possono favorire la digestione.

È consigliabile ridurre l'assunzione di liquidi durante i pasti, ma è fondamentale garantire un adeguato apporto di liquidi durante il giorno. Si consiglia di consumare frutta, verdura e alimenti ricchi di calcio e vitamina D, e potrebbe essere necessario integrare ferro, acido folico e vitamina B12 per garantire un adeguato apporto nutrizionale. Nei casi di gastrectomia totale, integratori vitaminici e minerali diventano essenziali per garantire l'apporto nutrizionale.

Siccome l'assorbimento dei nutrienti è compromesso, richiedendo strategie per garantire un adeguato apporto nutrizionale. I consigli pratici per un'alimentazione salutare comprendono la preferenza per cibi facilmente digeribili, la distribuzione dei pasti durante il giorno e l'attenzione alle segnalazioni del corpo.

È fondamentale personalizzare le indicazioni dietetiche e nutrizionali in base alle specifiche condizioni e alle esigenze individuali del paziente. Inoltre, si consiglia vivamente una valutazione specialistica post-intervento per garantire un supporto personalizzato e mirato. Infine, è importante fornire un supporto psicologico ed emotivo per affrontare i cambiamenti fisici ed emotivi derivanti dall'intervento e i professionisti della salute mentale possono giocare un ruolo chiave nel facilitare questo processo. 

Il nostro team specializzato è pronto ad assistervi nelle vostre specifiche necessità. 

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