In questo articolo esploriamo le diverse opzioni di cura e trattamento del tumore allo stomaco, una delle principali forme di neoplasia che colpiscono il sistema gastrointestinale.
Affrontare questa sfida costituisce un compito complesso sia per la comunità medica che per gli individui colpiti, considerando che l'incidenza di questa patologia non può, purtroppo, essere minimizzata. Secondo le statistiche di AIOM, in Italia, i principali tumori del tratto gastro-intestinale colpiscono ogni anno 78mila uomini e donne, di cui si registrano 14.500 casi di tumore allo stomaco.
Questa tipologia di tumore si pone tra le principali cause di mortalità legate al cancro a livello globale. Nonostante i progressi nella ricerca e nelle terapie oncologiche, il tumore allo stomaco può spesso passare inosservato nelle fasi iniziali, rendendo la diagnosi più difficile e limitando le opzioni di trattamento. In questo contesto, la diagnosi precoce emerge come una risorsa di inestimabile valore.
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In questo articolo approfondiremo:
- Opzioni di cura tradizionali per il tumore allo stomaco
- Cure innovative per il tumore allo stomaco
- Qualità della vita per chi soffre di tumore allo stomaco
L'intervento chirurgico noto come gastrectomia rappresenta un approccio essenziale nell'ambito della cura del tumore allo stomaco, coinvolgendo la rimozione totale o parziale dell'organo per limitare la disseminazione e preservare, per quanto possibile, l'integrità anatomica e funzionale dello stomaco.
Questa procedura può essere condotta mediante l'utilizzo delle metodologie chirurgiche convenzionali o tramite l'approccio laparoscopico. L'ampia gamma di varianti di gastrectomia, tra cui quella totale, parziale, a manica (in questo caso viene rimosso il lato sinistro dello stomaco, noto come "fondo" e parte della zona chiamata "corpo") e con rimozione dell'esofago.
Come qualsiasi intervento chirurgico, la gastrectomia non è esente da possibili complicanze, tra cui emorragie interne, infezioni, formazione di coaguli, reazioni allergiche ai farmaci anestetici, o problemi specifici legati alla rimozione dello stomaco, come ridotte capacità d'assorbimento delle vitamine e disturbi gastro-intestinali. La preparazione pre-operatoria coinvolge una serie di controlli clinici, analisi del sangue e valutazioni della storia medica del paziente.
Dopo l'intervento, il periodo di ospedalizzazione è solitamente di una o due settimane, con particolare attenzione ai drenaggi chirurgici e alla nutrizione endovenosa iniziale. Una volta dimessi, i pazienti si avvicinano a una nuova prospettiva alimentare, caratterizzata da pasti contenuti e nutrienti essenziali.
Nel panorama terapeutico del tumore gastrico, la chemioterapia si rivela come una tattica vitale nella lotta contro la neoplasia. Tramite l'impiego di farmaci citotossici o antiblastici, questo trattamento mira a interrompere la proliferazione delle cellule tumorali e a rallentarne il progresso. Questi agenti, somministrati prevalentemente per via endovenosa o in compresse, mirano alle cellule tumorali in tutto l'organismo. Il trattamento avviene attraverso cicli di somministrazione variabile, spesso in regime ambulatoriale.
La chemioterapia trova impiego in diverse fasi della malattia:
Gli effetti collaterali variano, con reazioni quali nausea, vomito, alterazioni dell'emocromo, caduta dei capelli, disturbi gastrointestinali, stanchezza, alterazioni cutanee e renali, e alterazioni cardiache.
Nell'ambito della cura dei tumori dello stomaco, la radioterapia viene considerata in casi specifici e spesso in combinazione con una chemioterapia radiosensibilizzante, al fine di potenziarne l'efficacia. È basata sull'uso di radiazioni ad alta energia per eliminare le cellule tumorali, mirando a minimizzare il danno ai tessuti sani circostanti. Questo approccio, noto come chemio-radioterapia, è comunemente impiegato dopo l'intervento chirurgico, con l'obiettivo di migliorare le possibilità di guarigione rispetto alla sola chirurgia.
In situazioni ancora più particolari, come nel caso di malattia localmente estesa, la chemio-radioterapia può essere somministrata prima dell'intervento chirurgico per massimizzare la radicalità dell'operazione. Quando il tumore è avanzato e provoca dolore, si può optare per una radioterapia a basse dosi per alleviare la sintomatologia.
L'uso strategico della radioterapia nel trattamento del cancro gastrico richiede un'approfondita valutazione dei benefici attesi e dei rischi potenziali, con l'obiettivo di ottimizzare l'esito terapeutico e migliorare la qualità di vita del paziente.
Le terapie mirate hanno rivoluzionato il trattamento dei tumori avanzati, consentendo una migliore qualità di vita e aspettative di vita più lunghe per i pazienti. Questo approccio mira a identificare le singolarità molecolari dei tumori e ad adattare le cure a ciascun paziente.
Note anche come "target therapy", agiscono su specifici bersagli molecolari responsabili della crescita tumorale e della resistenza alle terapie tradizionali. Questi farmaci possono inibire la crescita e la diffusione delle cellule tumorali, portando alla riduzione o al rallentamento del tumore e delle metastasi. Tuttavia, va sottolineato che le conoscenze sulla selezione dei pazienti che trarranno maggior beneficio da queste terapie sono ancora in evoluzione.
L'immunoterapia è un approccio che sfrutta il sistema immunitario per combattere il tumore, ovvero mira a risvegliare il sistema immunitario, affinché riconosca ed elimini le cellule tumorali.
Ciò può avvenire tramite diverse modalità:
Nella gestione del tumore allo stomaco, è essenziale considerare non solo gli aspetti medici, ma anche quelli legati alla nutrizione e alla qualità della vita. L'educazione alimentare, insieme al supporto psicologico ed emotivo, gioca un ruolo fondamentale nell'aiutare i pazienti a affrontare le sfide associate alla malattia. La collaborazione tra professionisti medici, nutrizionisti, psicologi e organizzazioni dedicate è cruciale per garantire un approccio completo e personalizzato alla cura dei pazienti con tumore allo stomaco.
Le cure palliative si concentrano sul sollievo dai sintomi, nel controllo del dolore e nel mantenimento di un buon livello di conforto per il paziente. Questo approccio considera la persona nella sua interezza, affrontando non solo gli aspetti fisici della malattia, ma anche quelli emotivi, sociali e spirituali.
Ai pazienti con tale neoplasia occorre offrire figure professionali e servizi che li educhino alla corretta nutrizione, con indicazioni sulla qualità e quantità degli alimenti e consigli pratici importanti. A ribadire l’importanza dell’educazione alimentare è un “Quaderno” dedicato, realizzato da Fondazione AIOM, ROPI, SINuC e l’Associazione “Vivere senza stomaco si può!”.
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