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Il valore della Speranza cristiana nella Malattia

Con questa rubrica dedicata, Fra Marco Fabello, Priore dell’Ospedale per la Riabilitazione dei Fatebenefratelli di Veneziaci condurrà ogni mese attraverso le tematiche più complesse e gli argomenti più discussi, commentandoli e spiegandoli con chiarezza ed onestà.

Buona lettura!

 

La Giornata Mondiale del Malato: le diverse forme di malattia

Il giorno 11 febbraio abbiamo celebrato più o meno in tutto il mondo cattolico la Giornata Mondiale del Malato, la XXVIII della storia da quando San Giovanni Paolo II la istituì.

Nell’atto di riconoscere questa giornata era ben specificato che non avrebbe dovuto essere una giornata dei malati, ma per i malati con una punta di attenzione particolare agli operatori che dei malati si prendono cura e di cui devono prendersene cura coloro che ne hanno la responsabilità.

Ma credo che mai una giornata per i malati o dei malati sia stata più opportuna se immaginiamo i mali dell’umanità, i mali del mondo, i mali della società anche limitatamente al versante della malattia delle persone.

Nel mondo vigono i sistemi sanitari più diversi e anche i più restrittivi verso i cittadini. Vi sono nazioni nelle quali i malati sono curati in base al potere d’acquisto della loro carta di credito, altri che hanno molte possibilità economiche possono sfruttare i sistemi sanitari con molto egoismo.

Allora il grande malato da curare e per cui pregare in questa giornata è certamente il governo politico della salute nel mondo.

Un’altra malattia che merita di essere curata perché è una malattia grave è la corruzione nel mondo della salute.

 

Le ultime epidemie, il problema della sostenibilità e la mancanza delle vocazioni

Non possiamo poi dimenticare la realtà delle epidemie e delle pandemie che proprio in queste settimane imperversano e preoccupano il mondo intero. Epidemie più o meno volute e, forse, anche volontariamente prodotte quasi come prassi di guerre moderne che addirittura possono essere più pericolose delle guerre stesse.

Come si può constatare la Giornata Mondiale del Malato ha ben ragione di essere celebrata perché nel nostro Pianeta, malato pure lui, vivono miliardi di persone malate che attendono che qualcuno si prenda cura di loro con giustizia, amore e carità.

Ma proprio nel momento del maggiore bisogno vengono a mancare le vocazioni: alla vita, alla maternità, alla famiglia autentica, alla vocazione religiosa rivolta ai malati, la necessaria solidarietà sociale, la difficoltà di accoglienza dei più poveri, che per la loro condizione sono destinati ad ammalarsi più facilmente se non a morire nella più assoluta solitudine.

 

Il profondo valore della Speranza cristiana

L’auspicio che il Signore faccia sorgere nuovi San Giovanni di Dio, San Benedetto Menni, San Riccardo Pampuri, Beato Ollalo Valdes o Eustachio Kugler piuttosto che altri come San Camillo del Lellis, il Santo Cottolengo, come tanti altri Santi, soprattutto del 1800.

É la preghiera che dobbiamo innalzare al Cielo perché ai nostri giorni abbia a riprendere significato e forza la Speranza cristiana.

Che la speranza possa riportare fiducia agli sfiduciati, salute ai malati, e una grande onestà in tutti. Soprattutto che possano ridare animo a coloro che della sanità hanno il potere politico e amministrativo, affinché la cura dei malati non sia solo un aspetto che riguarda l’economia ma che tocchi nel profondo l’umanità dell’uomo, la sua interiorità e rispetti la sua identità religiosa.

Che la speranza possa rendere i luoghi di cura dei santuari della solidarietà e della presenza viva ed efficace del Signore, attraverso anche il grande carisma dell’Ospitalità, che vorremmo essere capaci di diffondere con maggiori forze, e con la collaborazione di molti laici, i quali abbiano il coraggio di essere cristiani per un verso e testimoni della loro fede nel segno dei valori professati da San Giovanni di Dio.

 


Fra Marco Fabello

Fra Marco Fabello

Nato a Virco di Bertiolo (UD)

Ha emesso i Voti il 29 giugno1962 e ha vissuto i primi sedici anni nel Collegio-Seminario dei Fatebenefratelli a Romano d’Ezzelino.
Successivamente si è occupato principalmente del mondo dei malati psichici, sia nelle strutture dell’Ordine che nelle Opere del Don UVA (Biseglie, Foggia, Potenza), per tre anni (1997-2000) come Amministratore Unico per mandato della Santa Sede, mentre nel 1994 era stato eletto Consigliere Generale e Direttore Generale dell’Ospedale Fatebenefratelli dell’Isola Tiberina in Roma.
Giornalista pubblicista, dirige da venti anni la Rivista “Fatebenefratelli” ed è Direttore Responsabile della Rivista “Insieme per servire” dell’Associazione di Pastorale AIPaS.

Dalla creazione collabora con il Direttore Nazionale della CEI per la Pastorale della Salute, facendo parte del gruppo di Progetto dello stesso Ufficio. Attualmente Superiore nell’Ospedale per la Riabilitazione dei Fatebenefratelli di Venezia.

Ci dedichiamo per missione ai malati e ai bisognosi coniugando l’attenzione al corpo e allo spirito nel rispetto della persona e della sua individualità.
Attraverso la promozione delle opere portiamo il Vangelo nel mondo della sofferenza e del dolore affiancando il paziente come professionisti della salute.

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