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Chirurgia oncologica: la parola all'Equipe dell'Ospedale Sacra Famiglia

26 settembre 2023

L'incidenza dei tumori del colon e dello stomaco rappresenta una sfida rilevante per la salute pubblica. Con migliaia di casi diagnosticati annualmente, questi tumori spesso vengono rilevati in fasi avanzate, limitando le opzioni terapeutiche e i tassi di guarigione.

Per affrontare questa sfida, un approccio multidisciplinare coinvolgendo diversi esperti medici è essenziale. Questo articolo esamina l'incidenza di tali tumori in Italia, l'importanza di un team medico integrato e le opzioni terapeutiche disponibili.

In questo articolo approfondiremo:

- L'incidenza in Italia dei tumori al colon e allo stomaco

- Gestione del tumore al colon e allo stomaco

- Preparazione all'intervento di Chirurgia Oncologica

- Equipe chirurgia oncologica Ospedale sacra Famiglia

- Il gruppo multidisciplinare dell’ospedale Sacrafamiglia Fatebenefratelli di Erba 

Il nostro Ordine Ospedaliero eroga servizi con Professionalità e Rispetto della Vita di ogni suo assistito. Nel farlo abbiamo a cuore la corretta informazione dei pazienti e dei loro caregiver per sostenerli in modo consapevole in ogni momento della loro esistenza. Abbiamo scritto una guida utile per chi deve affrontare un esame per il tumore al colon: scaricala cliccando il bottone qui sotto!

Tumore al colon guida

 

L'incidenza in Italia dei tumori al colon e allo stomaco

In Italia, si verificano circa 43.700 casi di tumori del colon-retto e 14.500 casi di tumori dello stomaco ogni anno. Purtroppo, queste malattie sono spesso rilevate in ritardo, poiché per il colon-retto oltre 8.700 casi all'anno vengono scoperti quando si sono già diffuse metastasi. Per quanto riguarda lo stomaco, solamente il 7% dei casi viene diagnosticato nelle fasi iniziali.


Il grafico qui sotto illustra l'incidenza di questi tumori in Italia:

Rango  Maschi  Femmine
Età Età
0-49 50-69 70+ 0-49 50-69 70+
Totale (n casi medio/anno) 100%
(3.061)
100%
(30.974)


100%
(77.072)

100%
(3.359)
100%
(20.794)
100%
(57.178)
Polmone 
(15%)
Polmone 
(31%)
Polmone 
(27%)
Mammella
(28%)
Mammella
(20%)
Mammella
(14%)
Sistema nervoso centrale 
(11%)
Colon-retto  
(10%)
Colon-retto  
(10%)
Polmone 
(9%)
Polmone 
(15%)
Colon-retto  
(11%)
Colon-retto  
(8%)
Fegato
(8%)
Prostata
(8%)
Colon-retto  
(7%)
Colon-retto  
(10%)
Polmone 
(11%)
Leucemie
(7%)
Pancreas
(7%)
Fegato
(7%)
Sistema nervoso centrale 
(7%)
Pancreas
(7%)
Pancreas
(8%)
Stomaco
(6%)
Stomaco
(6%)
Stomaco
(6%)
Utero totale
(6%)
Ovaio
(6%)
Fegato
(6%)

 

Gestione del tumore al colon e allo stomaco

La gestione dei tumori gastroenterici richiede la collaborazione di professionisti che lavorano insieme per definire un piano terapeutico adatto a ciascun caso specifico.

"Quando si tratta di un paziente affetto da queste patologie, diventa essenziale coinvolgere una squadra medica affiatata, un team multidisciplinare di esperti, tra cui patologi, oncologi, chirurghi, specialisti in medicina nucleare, gastroenterologi, radiologi, nutrizionisti, radioterapisti e psicologi competenti ed empatici che accompagnino il paziente lungo tutte le fasi del suo percorso." spiegano i Professionisti dell'Ospedale Sacra Famiglia.

Questo sostegno va dalla prima visita ambulatoriale di valutazione fino alle visite di follow-up, garantendo disponibilità totale nelle fasi in cui il paziente può sentirsi smarrito o confuso.

L'approccio terapeutico ai tumori del colon e dello stomaco varia in base alle condizioni generali del paziente, ai risultati degli esami ematochimici e all'estensione del tumore.

Chirurgia

"La chirurgia rappresenta la scelta principale per la terapia, ma spesso diventa inattuabile a causa delle frequenti diagnosi tardive. In tali situazioni, è necessario valutare il paziente per un trattamento medico sistemico che talvolta può precedere l'intervento chirurgico effettivo. Nel corso degli anni, si sono compiuti progressi significativi sia nella prevenzione che nella diagnosi precoce, oltre alla continua evoluzione delle tecniche chirurgiche di ultima generazione." affermano i nostri Professionisti.

L'obiettivo della resezione chirurgica del tumore primario del colon è l'asportazione completa della massa tumorale, dei principali peduncoli vascolari e dei linfonodi del segmento di colon coinvolto.

"L'intervento chirurgico richiede una solida conoscenza delle metodologie più avanzate e un costante aggiornamento riguardo alle ultime direttive internazionali nell'ambito oncologico. È fondamentale che il paziente arrivi all'intervento chirurgico dopo aver seguito una preparazione adeguata, comprendente sia una dieta appropriata che una pulizia intestinale nei giorni precedenti all'intervento." spiegano

L'approccio laparoscopico, come evidenziato da numerose ricerche internazionali, assicura un grado di precisione e radicalità oncologica paragonabile all'approccio chirurgico tradizionale a cielo aperto.

L'intervento chirurgico va oltre la semplice rimozione del segmento anatomico interessato dalla neoplasia; per garantire un trattamento oncologico adeguato, è necessario includere la rimozione dei linfonodi della regione drenante.

"Nel caso di interventi per neoplasie del colon, la localizzazione (destro, sinistro o retto) determina la legatura delle arterie tributarie alla base, estendendo così la sezione del colon alla zona drenante dell'arteria principale sezionata." dettagliano i nostri Professionisti.

Per quanto concerne lo stomaco, il processo comporta la rimozione dei linfonodi nelle vicinanze delle piccola e grande curvatura, nonché quelli dell'ilo epatico, della testa del pancreas e dell'arteria splenica. In alcuni casi, si può giungere alla rimozione dei linfonodi inter-aortocavali.

"Dopo l'asportazione del segmento chirurgico, si procede alla ricostruzione della continuità anatomica attraverso anastomosi, cioè sutura dei monconi residui. È preferibile eseguire queste suture su tessuto ben vascolarizzato per garantire un'adeguata tenuta. In situazioni particolari, quali comorbilità del paziente o localizzazione del tumore (soprattutto nei casi di intervento sul colon sinistro o retto), può essere necessaria la creazione di una stomia artificiale terminale." continuano.

Per i pazienti con cancro del colon metastatico non resecabile, la chirurgia palliativa (colostomia terminale, bypass) mira a migliorare la qualità della vita alleviando sintomi, come ostruzione intestinale.

Chemioterapia

Il trattamento medico, chemioterapico e/o immunoterapico, viene utilizzato per la cura dei tumori del colon in diverse fasi della malattia.

"I farmaci oggi disponibili sono molteplici e possono essere usati singolarmente o, molto più spesso, in associazione tra loro. Va sottolineato che le decisioni terapeutiche sono sempre personalizzate per ogni paziente." precisano i nostri Professionisti.

"Sulla base della stadiazione anatomo-patologica del tumore eseguita sul pezzo chirurgico, viene stabilita l’indicazione o meno a effettuare una chemioterapia postoperatoria (adiuvante) allo scopo di ridurre il rischio di una recidiva del tumore e aumentare il tasso di guarigione." 

I benefici della chemioterapia adiuvante sono stati dimostrati più chiaramente nei pazienti con malattia in stadio III (nodo-positivo): con la moderna chemioterapia si assiste a una riduzione di circa il 30% del rischio di recidiva della malattia e una riduzione del 22-32% della mortalità.

Nei casi in cui si affronta il tumore già in fase avanzata quindi con metastasi presenti a organi a distanza, la chemioterapia, eventualmente associata all’immunoterapia con nuovi farmaci biologici, diventa spesso il primo approccio terapeutico.

Radioterapia

La radioterapia postoperatoria non è solitamente utilizzata per il cancro del colon resecato completamente, ma è parte dell'approccio adiuvante nel cancro del retto.


Preparazione all'intervento di Chirurgia Oncologica

La preparazione per un intervento chirurgico finalizzato al trattamento di una neoplasia al colon o allo stomaco si divide in due fasi: una generica, comune a tutti i tipi di intervento, e una specifica, maggiormente adattata all'organo trattato.

Per la preparazione generica, che è valida sia per gli interventi eseguiti tramite approccio tradizionale che laparoscopico, sono previste le seguenti fasi:

  1. igiene personale;
  2. rasatura dei peli (tricotomia);
  3. eventuale sospensione dei farmaci assunti nella terapia domiciliare abituale (da concordare con lo specialista durante la prima visita ambulatoriale);
  4. sostituzione dei farmaci antiaggreganti, come la ticlopidina o il clopidogrel, con enoxaparina a basso peso molecolare (questo dovrebbe essere discusso con il centro trasfusionale di riferimento);
  5. sospensione dei farmaci anticoagulanti;
  6. profilassi antibiotica;
  7. profilassi della trombosi venosa profonda, sia attraverso misure meccaniche che farmacologiche.

Nel caso della preparazione specifica per l'intervento chirurgico al colon, le indicazioni sono le seguenti:

  1. Restrizioni dietetiche: evitare alimenti ricchi di fibre o che potrebbero fermentare nei 3-4 giorni precedenti l'intervento. Ciò include pane, pasta, riso integrali, frutta e cibi contenenti zuccheri semplici, che potrebbero causare gas intestinale.
  2. Preparazione meccanica del colon, soprattutto per gli interventi che coinvolgono il colon sinistro e il retto. Questa può includere l'uso di purganti per via orale o rettale.
    Le stesse indicazioni sono valide per gli interventi chirurgici allo stomaco, con l'eccezione dei clisteri o delle purghe intestinali.

Esami

Gli esami effettuati prima dell'intervento chirurgico comprendono sia una serie di test standard che specifici per l'organo coinvolto, garantendo un'analisi completa e precisa.

Per quanto concerne la parte comune, sono previsti:
  • Esami ematochimici
  • Marcatori tumorali
  • ECG di base, se non sono presenti condizioni cardiache preesistenti
  • Valutazione specialistica
  • TAC addominale e toracica con e senza mezzo di contrasto, per determinare lo stadio del tumore.
Per quanto riguarda gli esami specifici per l'organo.

Stomaco:

  • Esame endoscopico (EGDS) con prelievo di biopsie
  • TAC addominale con mdc (mezzo di contrasto) e distensione gastrica per una visione dettagliata.

Colon Destro e Sinistro:

  • Colonscopia con prelievo di biopsie e marcatura del sito
  • Eventuale clisma tac in caso di neoplasie non valicabili tramite colonscopia.

Retto:

  • Colonscopia con prelievo di biopsie e marcatura del sito
  • Eventuale rettoscopia
  • Eventuale eco-endoscopia
  • Risonanza magnetica pelvica per una visione dettagliata.

In tutti i casi, se la stadiazione del tumore lo richiede, potrebbe essere indicato un ulteriore approfondimento diagnostico con PET total body. Questo approccio completo e organo-specifico nell'esecuzione degli esami preoperatori assicura una valutazione dettagliata e mirata, contribuendo a una pianificazione accurata dell'intervento.

Scarica gratuitamente la nostra guida agli esami!

Tumore al colon guida

 

Il gruppo multidisciplinare dell’Ospedale Sacrafamiglia di Erba 

​​Come nei maggiori centri nazionali, anche presso l’Ospedale Sacra Famiglia di Erba l’approccio al cancro del colon retto è multidisciplinare e integrato fra specialisti in chirurgia, oncologia e radioterapia, e risulta fondamentale in particolare per il tumore del retto, nel quale costituisce lo standard di trattamento.

Durante le riunioni del gruppo multidisciplinare presso il nostro Ospedale, vengono analizzati casi individuali e viene sviluppato un percorso di trattamento e cura personalizzato per ciascun paziente. Questo processo si basa sulle linee guida sia a livello nazionale che internazionale. La finalità complessiva di questo approccio completo è fornire ai pazienti le migliori opportunità in termini di prevenzione, diagnosi e cura.  


Il nostro team specializzato presso l'Ospedale Sacra Famiglia è pronto ad assistervi alle vostre specifiche necessità. Prenota una visita oggi stesso!

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